La Jornada - Lunedì 28 luglio 2003

Andranno alla riunione per discutere le strategie di lotta contro il neoliberismo

Le organizzazioni contadine appoggiano l'appello dell'Esercito Zapatista

VICTOR BALLINAS

Diverse organizzazioni contadine hanno risposto all'appello dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) e hanno annunciato che saranno presenti, in agosto, alla riunione convocata dal gruppo insurgente per discutere nuove strategie di lotta contro il neoliberismo e ribadire che il Messico richiede un cambiamento del suo modello economico.

"Siamo totalmente d'accordo con il subcomandante Marcos sul fatto che è fondamentale che tutto il movimento sociale del paese si unifichi; dobbiamo complementarci e non scontrarci in questo sforzo", hanno dichiarato dirigenti dell'Unione Nazionale dei Lavoratori Agricoli (UNTA), di El Barzón, dell'Unione Nazionale delle Organizzazioni Regionali Contadine Autonome (UNORCA), del Congresso Agrario Permanente (CAP) e della Centrale Contadina Cardenista (CCC).

Intanto, il senatore priista José Antonio Aguilar Bodegas, componente della Commissione Affari Indigeni, ha detto che il fatto di che Marcos abbia rotto il silenzio "deve vedersi come un punto favorevole e il governo federale deve cercare la maniera affinché questa comunicazione si traduca nel ristabilimento del dialogo".

Bisogna disarticolare i gruppi paramilitari

Ha detto che i problemi che mette sul tappeto il capo insurgente sono molti, però la denuncia che fa rispetto all'esistenza di gruppi paramilitari deve essere investigata dalla Procura di Giustizia dello stato del Chiapas e del governo federale.

"Dobbiamo occuparci immediatamente della denuncia dei gruppi paramilitari e delle nuove condizioni di insicurezza nella regione fatta dall'EZLN. Nel caso che si comprovi l'esistenza di quei gruppi si deve procedere alla loro disarticolazione, arresto e castigo. E, se la denuncia non ha fondamento, bisogna dirlo in tutta chiarezza, perché non è conveniente per il Chiapas né per le comunità indigene che siano danneggiate per omissione o per silenzio, dato che la delinquenza organizzata può attuare protetta dalla presunta esistenza di gruppi paramilitari".

Intanto, Alfonso Ramírez Cuéllar, leader di El Barzón, ha affermato che attualmente nessun gruppo può ostentare d'essere l'avanguardia del movimento sociale nel paese. In questo senso ha assicurato che la convocazione zapatista fa parte di una "strategia più ampia" per contenere il neoliberismo, una strategia che tenta di risolvere i problemi come la disoccupazione e di sviluppare un cambio nella politica economica e nelle relazioni fra governo e sindacati, contadini e società in generale.

Alvaro López Rios, dirigente dell'UNTA, ha sostenuto che i contadini che compongono questa organizzazione "fanno parte di questo appello a trasformare gli Aguascalientes in Caracoles", come ha annunciato Marcos, e ha aggiunto che "la prima risposta contro il processo di globalizzazione deve partire dalla campagna messicana".

I portavoce del CAP e della CCC hanno dichiarato che anche se si occuperanno prioritariamente della mobilitazione nazionale contadina programmata per il prossimo 8 agosto - nella quale ci saranno delegazioni statali delle segreterie di Agricoltura, Medio Ambiente, Sviluppo Sociale ed Economia - sui ritardi nella consegna di appoggi per la commercializzazione di prodotti agricoli, entrambe le organizzazioni invieranno contingenti in Chiapas per rispondere all'appello dell'EZLN.

(CON INFORMACION DI JG)


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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