San Cristóbal de Las Casas, Chis., 26 gennaio - L'organizzazione statunitense Pastori per la Pace è incominciata la distribuzione delle dieci tonnellate di aiuti umanitari che per più di un mese erano stati bloccati alla frontiera nord dal governo messicano che non autorizzava l'entrata nel paese.

Rappresentanti del gruppo hanno detto che grazie alla pressione di diverse organizzazioni e di persone, il presidente Vicente Fox ha finalmente autorizzato che le dieci tonnellate di aiuti entrassero nel paese. Così, martedì scorso il carico trasportato in due autobus ha potuto entrare nel paese.

La carovana, nella quale sono presenti otto membri dei Pastori per la Pace, con alla testa Corrine Kohut, è entrata in Chiapas venerdì scorso passando da Palenque, dove hanno consegnato tre tonnellate - incluse delle macchine per un'officina tessile - alle madri della congregazione di San Francesco.

Le religiose, che si occupano degli abitanti di 142 comunità di questa regione, aspettano per il prossimo fine di settimana un équipe di dieci/quindici medici e infermiere degli Stati Uniti per lavorare in un programma di salute.

La carovana è arrivata qui ieri, nel pomeriggio, ed ha iniziato la distribuzione a diverse organizzazioni e comunità della zona de Los Altos. Tra le organizzazioni che riceveranno aiuti, ci sono la Cáritas e Enlace Civil.

Nelle dieci tonnellate di aiuti sono comprese medicine - come antibiotici e vitamine -, equipaggiamento medico e scolastico, macchine da cucire, computer, eccetera.

Secondo i portavoce dell'organizzazione, questa è la prima volta in quindici anni che il governo messicano ha fatto "tanti problemi" per dar il permesso d'entrare con aiuti umanitari nel paese. Perciò, il direttore del gruppo, il reverendo Lucius Walker, ha spiegato che il fatto che sia stato finalmente autorizzato l'entrata delle dieci tonnellate "è una vittoria della lotta di molte persone e organizzazioni di Stati Uniti, Canada, Messico e di altri paesi".

Lo scorso mese di dicembre, di fronte all'impossibilità di consegnare le dieci tonnellate che trasportavano dagli Stati Uniti, i Pastori per la Pace avevano distribuito 20 tonnellate di viveri che avevano comprato qui in città, dato che "non potevano arrivare con le mani vuote".

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