La Jornada 27 ottobre 2003
Abitanti di San Manuel temono l'invasione dei priisti in qualsiasi momento
CONTADINI DEL TRICOLORE VOGLIONO APPROPRIARSI DI PODERI DELLE BASI DI APPOGGIO DELL'EZLN
A Nuevo Jerusalén Le autorità autonome hanno rilasciato una persona accusata di rubare bestiame
HERMANN BELLINGHAUSEN - Inviato

Municipio Autonomo Francisco Gomez, Chiapas 26 ottobre - La comunità San Manuel, ai bordi della strada Ocosingo-Altamirano, ha proprio di fronte a sé quelli che sono diventati priisti ed hanno ribattezzato il loro insediamento Nueva Providencia. Il governo ha già costruito loro una scuola (si chiama "Juan Rulfo"), ed altre opere.

Separate solo dalla striscia di asfalto, le case delle famiglie zapatiste continuano ad essere le più povere. Di legno e lamiera. Nella casa grande color cannella che in precedenza era servita da magazzino del ranch, oggi si trovano le strutture comunitarie.

Le terre oggetto della disputa, che sono sempre state lavorate da quelli di San Manuel, si trovano su entrambi i lati della strada, il che complica la faccenda. L'espansionismo dei priisti si basa su un disconoscimento degli accordi ed è alimentato da progetti e programmi governativi.

La giunta di buon governo (JBG) Camino del Futuro, nel caracol Hacia un Nuevo Amanecer -con sede a La Garrucha-, ha già denunciato che lo scorso 13 ottobre gruppi di contadini priisti avevano iniziato a lavorare e pretendevano di appropriarsi di terre dell'abitato di San Manuel, appartenente al municipio autonomo Francisco Gómez.

In un podere di San Manuel, denominato dai priisti La Providencia, questi ultimi hanno iniziato a zappare la milpa delle basi d'appoggio zapatiste.

Queste terre, vicine al fiume Jataté ed alla città di Ocosingo, erano state "recuperate" dopo la sollevazione del 1994. In precedenza formavano l'azienda San Jacinto, proprietà di un allevatore di Ocosingo, il cui nome gli indigeni oggi non sono stati in grado di ricordare. Una dimenticanza quasi freudiana degli antichi peones che sono in ribellione da 10 anni.

Si tratta di una nuova disputa intorno alla proprietà, comunale o privata, dei poderi "recuperati". Un gruppo, certo maggioritario, ha rotto l'accordo fondativo del Nuovo Centro Abitato San Manuel ed ha deciso di occupare e pretende eventualmente l'intestazione dei terreni che essi ora chiamano Plan de Iguala e Nueva Providencia. Poi si sono affiliati all'organizzazione priista Coalizione dei Ranch e Ejidos per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (CREPDDIC), prima sorella dell'Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini e di altre organizzazioni di profilo contrainsurgente, orientate in maniera esplicita alla "difesa" (che in Guatemala si chiamava di "autodifesa") dei villaggi "leali" all'Esercito.

Di fronte ad un centinaio di persone, in un concentramento realizzato questo sabato di fronte al palazzo municipale di Ocosingo, Nicolás Hernández Flores, presidente della CREPDDIC, ha accusato le basi di appoggio zapatiste di "invadere" poderi e "commettere arbitrarietà". In seguito i rappresentanti priisti si sono riuniti con Germán de la Rosa, delegato di Governo nella regione.

La JBG de La Garrucha la settimana scorsa ha avvisato che avrebbe mobilitato le basi zapatiste "per appoggiare i compagni di San Manuel e - ha avvisato - agiremo e difenderemo le terre recuperate da qualsiasi provocazione dei priisti".

Gli abitanti di San Manuel continuano a lavorare i terreni in disputa ma temono che in qualsiasi momento si presentino nuovi problemi ed attacchi dei priisti.

Liberano una persona accusata di abigeato

Nel frattempo, un rappresentante della comunità Nuevo Jerusalén, municipio ribelle Primero de Enero, ha comunicato a La Jornada che ieri è stato liberato dalle autorità autonome, il signor Pedro Argüello, detenuto dal lunedì scorso perché accusato di furto di bestiame. Sebbene il furto fosse stato provato, un gruppo di priisti di Ocosingo ha minacciato di riscattare Argüello surriscaldando gli animi.

A quanto pare, il detenuto ha solo comperato gli animali, di proprietà della comunità zapatista, dal vero ladro del bestiame. Trattandosi di altra persona, come ha assicurato il presunto "proprietario", non si conosce l'identità del vero colpevole. D'accordo con la comunità, Argüello ha riparato il danno e pagato una multa.

A 100 metri scarsi dal quartiere militare di Toniná, i rappresentanti di Nuevo Jerusalén hanno smentito ancora la versione secondo la quale il signor Pedro "è stato detenuto a casa sua" nella città di Ocosingo. "Lo hanno convocato per testimoniare. È venuto. È rimasto detenuto fino a quando ha riparato il danno. Noi non abbiamo provocato nessuno ed ora egli è libero".


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" di Bergamo)



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