La Jornada 27 maggio 2003

I RIBELLI SOSTENGONO CHE LA COSTRUZIONE DELLE STRADE IN CHIAPAS É PARTE DI UN PIANO DI CONTROINSURREZIONE

HERMANN BELLINGHAUSSEN - Inviato

Ocosingo, 26 maggio - "Quello che vogliono non è realizzare strade per le comunità ma saccheggiare il legname dei boschi e penetrare con queste strade nelle comunità zapatiste", hanno dichiarato oggi a La Jornada i portavoce dei municipi autonomi Primero de Enero, 17 de Noviembre, Ernesto Che Guevara, Olga Isabel e Miguel Hidalgo. "Fa tutto parte del loro piano di controinsurrezione".

I municipi autonomi di questa regione limitrofi a Los Altos, stanno sperimentando ostilità e conflitti che sebbene possano sembrare isolati, obbediscono ad uno stesso disegno: dove non s'impone una nuova strada che i municipi autonomi rifiutano, si mette in discussione la proprietà della terra.

Si innescano continue tensioni, come ora, da parte delle comunità priiste Nazareth, Santa Rosalía o Gabino Barrera, contemporaneamente a confronto con le basi d'appoggio zapatiste di Primero de Enero, Miguel Hidalgo e 17 de Noviembre.

I tre nuclei del conflitto condividono alcune caratteristiche: i priisti (o altre organizzazioni) violano accordi firmati con gli autonomi e godono dell'appoggio e della consulenza dei sindaci di Ocosingo, Altamirano, Chanal, Comitán, Chilón e Las Margaritas.

Un'altra caratteristica in comune tra gli ex della OCEZ di Santa Rosalía, i priisti di Gabino Barreda e quelli di Nazareth, è la loro vicinanza con i candidati priisti dei rispettivi distretti elettorali.

Almeno nel caso di Santa Rosalía (dove, secondo le denunce opera la banda Los Cholos), gli autonomi dichiarano che il candidato del PRI, Mario Carlos Culebro, ha consigliato ai suoi adepti di non rispettare gli accordi presi con gli autonomi di Miguel Hidalgo (e quindi di spostarsi sulle terre che un gruppo di 72 ejidatari posseggono nel municipio La Trinitaria). "Ha detto loro di prendersi la terra", dice uno dei portavoce autonomi. E "da allora i problemi sono peggiorati".

Denunciano complicità di perredisti con candidati del PRI

Tutte queste potrebbero anche essere manovre di destabilizzazione pre-lettorale, in particolare da parte del PRI, ma non si può ignorare la complicità dei sindaci del PRD di Comitán e di Las Margaritas nella questione della strada che attraverserebbe Miguel Hidalgo.

"Pensano di farla arrivare a Justo Sierra, comunità priista dove si fermano sempre i soldati. Quello che vogliono è una strada per andare a prendere illegalmente il legname dei boschi e per puro utilizzo da parte dell'esercito federale", dichiara uno dei portavoce dei municipi autonomi.

Venerdì scorso, 23 maggio, si è verificato un incidente sulle rive del torrente Tzaconejá, nell'ejido Gabino Barreda (municipio ufficiale di Altamirano) quando un gruppo di famiglie prriste hanno occupato (di comune accordo con il municipio autonomo 17 de Noviembre) delle terre "recuperate" dopo la sollevazione del 1994. Adesso pretendono di ottenere dei titoli di proprietà individuale della maggior parte del 324 ettari del podere.

Questo venerdì, oltre duecento indigeni, basi d'appoggio dell'EZLN, hanno recintato e contrassegnato la superficie di proprietà comunale.

L'assemblea del gruppo priista, a detta degli autonomi, aveva accettato i termini dell'accordo, ma il commissario di Gabino Barreda ed altri contadini del gruppo "sono diventati dei provocatori ed ora chiedono l'intervento dell'esercito federale e della Pubblica Sicurezza".

Circa un mese fa gli zapatisti hanno bloccato la costruzione di una strada nel municipio ribelle Olga Isabel.

La settimana scorsa hanno fatto lo stesso a Primero de Enero. Hanno bloccato la strada anche tra La Hierbabuena e Chanal, che attraverserebbe il municipio autonomo Miguel Hidalgo.

Le autorità di Olga Isabel sono minacciate e sono perseguitate dalla polizia.

Qualche settimana fa, un rappresentante autonomo è stato aggredito e colpito nella città di Chilón da agenti che lo hanno minacciato di arresto.

Anche i membri del municipio ribelle Miguel Hidalgo sono continuamente controllati e le autorità sono minacciate di arresto.

Continua la mobilitazione di truppe

Nel frattempo, l'Esercito Messicano ha continuato a mobilitare truppe verso questa città. Diversi convogli di veicoli con truppe, arredi, materassi, provviste, materiale medico e di comunicazione sono arrivati ad Ocosingo fin dal fine settimana.

Nel pomeriggio, questo inviato, ha verificato di persona il passaggio dei convogli militari verso questa città.

Uno di questi convogli era composto di dieci camion che trasportavano truppe (circa 150 effettivi) ed abbondante equipaggiamento. Un altro era formato da cinque veicoli da campo. Inoltre, sono stati visti camion militari vuoti lasciare Ocosingo per fare ritorno a San Cristóbal de las Casas ed a Rancho Nuevo.

In questo contesto di militarizzazione e provocazioni e con il fantasma elettorale in azione, in pompa magna è stato annunciato per oggi, martedì, un messaggio "in diretta" del governatore Pablo Salazar Mendiguchia, in cui farà diversi annunci ai cittadini chiapanechi.


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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