La Jornada - Giovedì 25 settembre 2003
Vogliono liberare Armín Morales e l'EZLN si urterà con noi
La CIOAC viola i diritti umani attaccando i cioacisti indipendenti

HERMANN BELLINGHAUSEN - INVIATO

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 24 settembre - La Centrale Indipendente degli Operai Agricoli e dei Contadini (CIOAC), che si vanta di essere una componente dell'organizzazione internazionale Via Campesina, ha firmato degli accordi in materia di diritti umani che, almeno nella regione Selva della frontiera del Chiapas, non rispetta, come ha dimostrato due settimane fa sequestrando e picchiando membri della frazione indipendente, così come sequestrando e facendo sparire per 10 giorni due indigeni basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).

José Antonio Vázquez Hernández, dirigente della CIOAC ufficiale, ha fatto ieri delle nuove dichiarazioni ed ha richiesto ancora una volta la liberazione di Armín Morales, arrestato dalle autorità autonome di San Pedro di Michoacán accusato di furto. Vázquez ha fatto capire che la sua organizzazione non scarta l'ipotesi di un "riscatto" di Armín, che si trova a la Realidad aggiungendo che "l'EZLN si urterà con noi".

All'origine c'è un problema di giustizia, dovuto allo scontro fra gli iter giudiziari viziati del governo (specialmente quello municipale) e la giustizia dei governi autonomi, ma la CIOAC ufficiale lo ha stravolto in un "problema politico", anche se man mano sono venute alla luce le sue stesse irregolarità interne riguardanti problemi di trasporto e conflitti con contadini ed indigeni di altre organizzazioni regionali.

Anche se i cioacisti accusano il governo statale di "non risolvere il problema", loro stessi fanno parte del governo municipale e statale. Sono "ufficiali". Hanno perfino un deputato.

Inoltre la CIOAC appartiene al Partito della Rivoluzione Democratica e a Via Campesina, insieme ad altre organizzazioni messicane, come: l'Associazione Nazionale di Imprese Commerciali di Produttori del Campo, l'Associazione Messicana di Unioni di Credito del Settore Sociale, il Coordinamento Nazionale Plan de Ayala e l'Unione Nazionale delle Organizzazioni Regionali Contadine Autonome. Tramite queste si arriva ai raggruppamenti dell'America del Nord, come National Farmers Union e Union Paysanne del Québec del Canadá e la National Family Farm Coalition degli Stati Uniti.

Queste organizzazioni rurali hanno firmato di recente un documento molto significativo, durante la terza conferenza internazionale di Via Campesina, in preparazione delle mobilitazioni in Cancún contro l'Organizzazione Mondiale del Commercio. In questo documento, la CIOAC ufficiale riconosce "che i principi fondamentali che governano i diritti umani sono universali".

La violazione di questi diritti, si aggiunge, danneggia in primo luogo la popolazione rurale. "I massacri, le sparizioni forzate, gli arresti arbitrari, gli sgomberi forzati, l'esilio, le torture e i maltrattamenti crudeli, la criminalizzazione dell'attività sociale e la protesta, sono tutti drammi che vivono milioni di contadini/e, così come indigeni e popoli di colore in tutto il mondo. Questa situazione peggiora in quei paesi con conflitti interni armati".

Nel documento si aggiunge che "ci sono problemi anche dentro Via Campesina e le sue organizzazioni, che potrebbero essere definiti come carenza di diritti umani. Come esempio c'è discriminazione verso la donna rurale nell'accesso ad opportunità di sviluppo o nella partecipazione politica effettiva".

Via Campesina considera, "inalienabili e imprescrittibili", tutti quei diritti "che riguardano la problematica sociale, di genere, politica, economica e culturale nelle comunità rurali in tutto il mondo". I raggruppamenti e le centrali delle diverse parti del mondo s'impegnano ad adottare "proposte di azioni circa i nuovi strumenti legali in relazione ai diritti umani", ed assicurano che appoggeranno "azioni di giustizia alternativa per situazioni private, tali come i reati contro l'umanità commessi contro la popolazione rurale".

Tra i lineamenti che stabilisce il documento s'include "un programma di documentazione che registri la natura sistematica delle violazioni di diritti umani contro i contadini, con un'attenzione speciale all'aumento delle violazioni dei diritti umani in relazione a conflitti che riguardano la terra e la tendenza a criminalizzare la lotta dei contadini".

Si riconosce pure "che un'organizzazione come Via Campesina, che ha una partecipazione internazionale di organizzazioni e l'esperienza della vita reale", ha bisogno di un progetto "realmente significativo" per i lavoratori dei campi. "L'agricoltura è più che un'industria, è una maniera di vivere. È una cultura, una storia e l'esistenza della maggiore parte degli abitanti di questo pianeta. I contadini e le contadine sono i custodi legittimi di un ambiente ricco, diverso e non inquinato. E per questa ragione è necessaria una legislazione speciale che veneri e protegga i diritti dei contadini".

Le organizzazioni appartenenti a detto movimento internazionale si impegnano ad "appoggiare gli sforzi di soluzione politica nei conflitti armati, usando il negoziato con la partecipazione della popolazione civile, in modo autonomo e indipendente". Ed a "stabilire azioni, dentro ai movimenti, che implichino la partecipazione reale delle basi sociali delle organizzazioni nella loro leadership". Per farlo, propongono "azioni affermative, così come la creazione di un 'codice di condotta' che stabilisca i criteri e gli impegni di base per i membri di Via Campesina".


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



logo

Indice delle Notizie dal Messico


home