La foja coleta
Numero 1184 - giovedì 25 settembre 2003
E d i t o r i a l e
SCHIAVO E PADRONE

25 settembre - Gli Stati Uniti, "il paese più potente", non ce la fa a sopportare da solo gli alti costi economici e politici della invasione a Iraq. È schiavo delle sue ambizioni e padrone della sua influenza sulle Nazioni Unite (ONU).

Il governante attuale pensava che sottraendo il petrolio del paese invaso sarebbe riuscito a pagare i costi della guerra ed averne d'avanzo; però il popolo "sconfitto" attacca e sparisce. Il vento del deserto nasconde qualsiasi impronta ed aumenta i costi in sangue e in dollari. Il popolo "gringo" non è disposto a pagarli.

Questa settimana quel governo ha convocato una riunione all'ONU per presentare una fattura con conti molti alti. I membri si sono mostrati apatici perché non hanno mai autorizzato né l'invasione né quei costi. Gli Stati Uniti chiedono aiuto, però non cedono il comando né fissano una data per abbandonare l'Iraq.

I padroni d'altri tempi, come Francia e Germania, si oppongono a questa condotta USA; ciononostante, quel paese ha potere, influenza e il diritto di veto per qualsiasi questione si faccia al padrone attuale.

Al governo "gringo" preoccupano le elezioni dell'anno entrante, Bush vuole continuare a comandare; però il suo stesso popolo si rifiuta di pagare il costo in vite e in dollari di questa invasione.

George W. Bush conta solo con la comunità ebrea internazionale. Israele è il segnale della presenza politica ebrea e George Bush è ostaggio di Israele. Il cancro che si è installato nel deserto vicino alla Palestina dopo la seconda guerra mondiale, risulta così caro come il suo soggiorno adesso in Iraq.

George Bush cerca con chi condividere i costi. I nordamericani si rifiutano. Bush mette insieme l'ONU per obbligarla a condividere, però più che apatia c'è il fondato timore di affogare tutti in una avventura privata ebrea e di Bush che, non ha recuperato petrolio sufficiente e non sa come uscir fuori dal problema.

Il padrone e signore del pianeta sta ed essere schiacciato dalle sue ambizioni e adesso è schiavo di se stesso.

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