La Jornada 23 novembre 2003 - Masiosare
Non esiste tutela legale a loro protezione
I Profughi Interni in Chiapas

Emilio Zebadua*

Dal 1994, centinaia di famiglie sono state espulse dalle loro comunità. Fornire loro aiuti e garnatire il rispetto dei diritti umani sono condizioni base, sostiene l'autore, per permettere la ricostruzione del tessuto sociale e per la creazione di nuove condizioni di convivenza sociale e di riconciliazione.

In conseguenza del conflitto armato del 1994 nello stato del Chiapas, si sono avuti un gran numero di sgomberi interni di persone in situazioni di rischio in diversi municipi dello stato (Yajalón, Chilón, Las Margaritas, Ocosingo, Marqués de Comillas, Tila, Sabanilla, Salto de Agua, tra altri). Negli anni successivi, ci sono stati altri sgomberi motivati da diverse ragioni. Questi sgomberi presentano una gran complessità per la natura dell'origine dei conflitti intercomunitari.

Nel nostro paese non esiste una legislazione particolare per l'attenzione e su come trattare i profughi interni, la loro copertura e protezione da parte dello Stato, il che mette a rischio l'integrità delle persone in situazione di sgombero interno.

È il diritto pubblico internazionale che si prende carico del trattamento di questo complesso fenomeno in quanto per questo esistono strumenti internazionali avocati alla definizione e regolamentazione dei profughi interni, che trovano precedenti nei Trattati di Ginevra e nei Protocolli Facoltativi e nella Dichiarazione di Cartagena sui Rifugiati del 1984, tra gli altri. Il loro trattamento è esplicitamente definito nella Dichiarazione di San José sui Rifugiati ed i Profughi del 7 dicembre 1994 e nei Principi che Regolano i Profughi Interni del Rappresentante del Segretario Generale dell'ONU per i Profughi Interni.

Nell'ambito del diritto pubblico internazionale e degli strumenti giuridici studiati per tale obiettivo, deve essere fatto obbligo allo Stato messicano di difendere i diritti e le garanzie delle persone in situazione di sgombero interno, così come della loro protezione ed assistenza a garanzia della loro integrità fisica e dei loro diritti elementari.

Tra le diverse tipologie di sgombero forzato, quelle che realmente sono socialmente più trascendenti nella prospettiva della protezione e della garanzia dei diritti umani, sono gli sgomberi avvenuti a partire dal 1994 e la sequela di violenza generalizzata in diverse regioni dello stato, in particolare tra il 1994 e il 2000.

La diversità di condizioni in cui sono avvenuti gli sgomberi e la grande dispersione geografica, trasforma questi gruppi di popolazione, in maggioranza indigeni, in un obiettivo fondamentale per la ricostruzione del tessuto sociale e per la creazione di nuove condizioni di convivenza sociale e riconciliazione.


In mancanza di istituzioni espressamente vincolate al trattamento di questo fenomeno, la Commissione Nazionale per lo Sviluppo dei Popoli Indigeni dovrà assumere questa responsabilità poiché, in conformità con quanto stabilito dall'articolo 2 della Costituzione Politica degli Stati Uniti Messicani, è suo compito orientare, promuovere, appoggiare, sostenere, dare seguito e valutare programmi, progetti, strategie ed azioni pubbliche per lo sviluppo integrale e sostenibile di questi popoli e comunità. In conformità a quanto stabilito nella legge, è compito della Commissione fornire strumenti e realizzare programmi ed azioni per lo sviluppo dei popoli indigeni.

In Chiapas, attraverso diversi meccanismi istituzionali sui generis, si portano avanti processi di negoziazione, diagnosi e attenzione dai quali, fondamentalmente, sono nate diverse linee di azione per accogliere le richieste dei gruppi di rifugiati, così come i processi di negoziazione e riconciliazione necessari per il ristabilimento della convivenza e, in alcuni casi, il ritorno di un importante numero di famiglie, che ha permesso di stabilire le basi dello sviluppo sociale nella regione. I tre perni fondamentali di attenzione sono: l'aiuto umanitario e l'accesso al benessere; la sicurezza sulla proprietà della terra e i processi penali e amministrativi pendenti che devono essere risolti.

Senza dubbio, la difficoltà maggiore per concretizzare risposte e soluzioni, è la mancanza di risorse finanziarie, circostanza che si aggrava se consideriamo che ci sono altri gruppi di profughi a causa di disastri naturali, conflitti religiosi e politici e dispute per la terra, prodottisi prima e durante il periodo di sgombero.

Per rispondere a questa problematica, è indispensabile che ci sia una decisa volontà politica da parte dello Stato messicano - che dovrà prendere impegnarsi ad utilizzare gli strumenti internazionali -, il coinvolgimento deciso delle organizzazioni internazionali multilaterali e la partecipazione della società civile per fornire risorse e sforzi per arrivare alla soluzione migliore di queste situazioni ed alla prevenzione di nuove tensioni che compromettono la pace sociale.


Il quadro seguente fornisce una sintesi degli sgomberi avvenuti nel periodo che va dal 1994 al 2000. Sono indicati i municipi colpiti da situazioni di sgombero interno, i municipi di origine, il numero di famiglie, l'anno dello sgombero e la ragione che ha portato a questo evento.

Un esempio

La situazione di sgombero interno ha ripercussioni in tutti gli ambiti della vita sociale e comunitaria dei municipi. Solo per illustrare questa problematica, sono riportate di seguito le caratteristiche di alcuni casi specifici di sgombero nel municipio di Tila - uno dei più colpiti dalla violenza -, e le implicazioni sociali, politiche ed economiche che questo porta con sé.

Tila Origine: Colonia Paraíso. Insediamento attuale: Nueva Revolución. Numero di famiglie: 22. Anno di sgombero: 1997. Motivo: Politico. Situazione attuale: 19 famiglie risiedono nel nucleo abitato La Revolución, Tila, e tre nella colonia Nueva Asunción Huitiupán, Sabanilla. Hanno chiesto di tornare alla loro comunità, ma fino ad oggi non si giunti a nessun accordo tra l'organizzazione UCIAF e le autorità della comunità El Paraíso.

Tila Origine: Ejido Quintana Roo. Insediamento attuale: Nueva Revolución. Famiglie: tre. Anno di sgombero: 1997. Situazione attuale: Il 22 aprile 2002, la Commissione Statale dei Diritti Umani ha richiesto provvedimenti precauzionali e cautelari per salvaguardare l'integrità fisica dei catechisti cattolici dell'Ejido Quintana Roo, a seguito delle minacce di morte e persecuzioni da parte di presunti paramilitari di Paz y Justicia e dalla UCIAF.

Profughi tra il 2000 e 2002

Nei primi anni del nuovo secolo sono avvenuti alcuni sgomberi interni di comunità indigene, in particolare per motivi di tipo politico o agrario. La natura degli sgomberi mostra caratteristiche diverse da quelli avvenuti nella seconda metà degli anni '90. È importante segnalare che in gran parte degli sgomberi non ci sono state situazioni di violenza e che nello stesso tempo è stato poi possibile il ritorno di diversi gruppi di indigeni organizzati (Società Civile Las Abejas) alle proprie comunità di origine.

Il municipio di Ocosingo mostra una particolare complessità. Qui coesistono organizzazioni prozapatiste, diversi municipi autonomi ed organizzazione apertamente contrarie allo zapatismo, la qual cosa provoca una difficile convivenza tra i diversi gruppi che si disputano il potere politico, economico e territoriale.

Di seguito si riportano alcuni casi particolari di sgombero in questo municipio:

Ocosingo Origine: Chamizal. Insediamento attuale: Sono sparsi. Numero di famiglie: 12. Anno di sgombero: Novembre 2001. Motivo: Politico. Situazione attuale: Nessuno è tornato.

Dodici famiglie della ORCAO (Organización de Cafeticultores de Ocosingo) furono sgomberate dalle basi dell'EZLN. Provvisoriamente era stato proposto il loro ricollocamento nel podere San Miguel così come alcune azioni per la costruzione di case da parte del governo dello stato. Era stato proposto l'acquisto di un podere ad uso agricolo e la fornitura temporanea di aiuti alimentari mentre si stavano stabilendo in maniera formale. Questo gruppo è arrivato come un invasore a Chamizal. Non ottenendo una risposta soddisfacente, questi si sono sparsi e molti di loro sono già tornati ai luoghi di origine.

Ocosingo Origine: Achlum Monte Líbano. Insediamento attuale: Capoluogo municipale. Numero di famiglie: sei. Anno di sgombero: 2001. Motivo: Altro. Situazione attuale: Nessuno è tornato.

Autorità ejidales ed il rappresentante dei profughi si sono incontrati ma senza arrivare a nessun accordo, perché i profughi chiedono il risarcimento dei loro beni. Al momento hanno deciso di non ritornare e l'unica cosa che chiedono è un indennizzo per i loro poderi e proprietà.

Ocosingo Origine: Benito Juárez Bulva. Numero di famiglie: due. Anno di sgombero: 2001. Motivo: Altro.

Nel luglio del 2001 sono state arrestate due persone accusate di stregoneria e, a causa di questo, le loro famiglie sono state espulse, hanno perso il bestiame, i beni e i terreni.


Sulla base di quest'analisi e tenendo conto dei criteri precedenti, è stato chiesto - alla Camera dei Deputati - che la Commissione per gli Affari Indigeni definisca un percorso critico che abbia come obiettivo quello di arrivare alla creazione di un ambito giuridico che regoli la protezione e l'assistenza da parte dello Stato messicano dei profughi interni in Chiapas ed in altre entità della Repubblica. Questa nota comprende:

I.- Analisi del problema

Obiettivo: Determinare il numero di persone colpite da espulsione o abbandono volontario delle proprie comunità di origine a causa di imminente rischio di violenza, e conoscere il luogo di rifugio e le misure precauzionali o azioni realizzate dai governi federali, statali e municipali competenti.

Azioni:

A) Informativa del governo federale.
Sulla base del punto primo della proposta presentata alla Camera dei Deputati il 28 ottobre dell'anno in corso, la Commissione dovrà nel più breve tempo possibile richiedere il rapporto segnalato alla Commissione nazionale per lo Sviluppo dei Popoli Indigeni.

B) Udienza a ONG vincolate al seguimento dei casi.
Approvare un'agenda di lavoro per l'udienza di organizzazioni non governative e rappresentanti di gruppi di profughi interni.

C) Informativa Croce Rossa Internazionale-ONU.
Sollecitare, attraverso la presidenza della Commissione per gli Affari Indigeni, alla Segreteria delle Relazioni Esterne l'informativa sui profughi interni elaborata dal rappresentate speciale dell'Alto Commissariato per i Diritti Umani dell'ONU, Francis Deng, quale risultato della sua visita nel nostro paese nel mese di ottobre del 2002. Così come richiede alla Croce Rossa Internazionale l'informativa sulle comunità assistite nel suo Programma di Aiuti ai Rifugiati.

D) Informativa dei governi dei municipi in cui si trovano le comunità espulse e che accolgono gruppi di profughi interni.
Attraverso il presidente degli Affari indigeni, sollecitare un'informativa sui casi specifici di espulsi interni che si trovano nel suo territorio.

II.- Valutazione degli ambiti giuridici federale e statale per l'assistenza ai profughi interni

A) Principi dell'ONU

Conoscere l'ambito legale internazione relativo ai profughi interni. Opinione degli specialisti.
Realizzare una serie di consultazioni con specialisti sui temi dell'immigrazione e dei conflitti dei profughi interni per l'elaborazione degli aspetti concettuali relativi in particolare al nostro paese.

III.- Iniziativa di legge

Sulla base dell'analisi generale e dell'ambito giuridico internazionale e delle attribuzione delle competenze dell'Esecutivo federale, elaborare un progetto di legge per l'assistenza urgente ai profughi interni nel nostro paese che permetta di stabilire le misure precauzionali necessarie e fornire immediatamente aiuti umanitari indispensabile per salvaguardare l'integrità delle persone colpite dai conflitti intercomunitari e garantire i diritti umani.

Profughi 1994-2000

Municipio Numero famiglie Anno di sgombero Motivo
Altamirano 5 1994 Intolleranza religiosa
Escuintla 11 1995 Agrario
Huixtán 32 1996 Intolleranza religiosa
La Trinitaria 4 1994 Intolleranza religiosa
Nicolás Ruiz 226 1998 Politico agrario
Ocosingo 160 1994,1996,1997 Politico, politico agrario
Sabanilla 131 1996, 1997 Politico
Salto de Agua 13 1997 Politico
Socoltenango 6 2000 Poltico
Tenejapa y Jiquipilas 20 + 3 1993 Agrario
Tila 38 1997 Politico
Venustiano Carranza 142 1995, 1996, 1997, 1999 Politico agrario
Villa Corzo 15 1998 Agrario
Totale famiglie 806    

Profughi 2000-2002

Municipio Numero famiglie Anno di sgombero Motivo
Altamirano 43 2001, 2002 Politico Agrario
Cintalapa 7 2001 Politico
Comitán 126 2001 Intolleranza Religiosa
Huitiupán 26 2001 Politico
La Trinitaria 14 2001 Agrario
Ocosingo 35 2001 Politico
Palenque 20 2001 Agrario
Sitalá 5 2002 Agrario
Tenejapa 21 2001 Politico
Las Margaritas 8 2001 Politico
Totale famiglie 305    

 


*L'autore è deputato federale (PRD) già segretario di Governo dello stato del Chiapas (2000-2003)


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" di Bergamo)



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