La Jornada - Giovedì 22 maggio 2003

Il combattimento fu in Corralchén: i soldati arrivarono ad un accampamento zapatista

A dieci anni dal primo scontro con l'EZLN

ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTE

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 21 maggio - Questo giovedì è il decimo anniversario del primo scontro armato tra soldati dell'Esercito Messicano e membri dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN). Il combattimento avvenne nella sierra di Corralchén, ubicata nel municipio di Ocosingo, dove l'EZLN aveva uno di suoi principali accampamenti di addestramento, che fu distrutto. Allora non si sapeva ancora pubblicamente dell'esistenza del gruppo ribelle, che sette mesi dopo, il primo gennaio del 1994, ha dichiarato guerra al governo messicano.

Il primo scontro armato tra le allora sconosciute forze zapatiste e l'Esercito Messicano avvenne quando - secondo la versione ufficiale - elementi della truppa stavano realizzando nella zona "esercitazioni di addestramento militare".

L'informazione ufficiale

Secondo una lettera che il 31 maggio 1993 il tenente colonnello José Guadalupe Rodríguez Olvera, capo dell'ufficio stampa della Segreteria della Difesa Nazionale (Sedena), inviò all'allora direttore de La Jornada, Carlos Payán Velver, dal 14 maggio di quell'anno, personale del 83° Battaglione di Fanteria, con sede in Rancho Nuevo - a 10 chilometri da San Cristóbal, dove adesso si ubica la 31° Zona Militare - stava "facendo addestramento nei terreni sulle aeree disabitate del municipio di Ocosingo".

E mentre si trovavano nella zona i militari "sono stati aggrediti con spari da un gruppo indeterminato di individui che presumibilmente realizzava attività illegali". Risultò morto un ufficiale e altri due rimasero feriti. "Respingendo l'aggressione, ha perso la vita una persona civile non identificata (nel 1994 si saprà che si trattava di un ufficiale dell'EZLN), che portava un fucile mini-14 calibro .223…".

Il portavoce della Sedena ha affermato che "come risultato di ciò che era successo, si procedette alla ricerca degli aggressori nelle aree disabitate in vicinanza al luogo dello scontro, intercettando 10 individui, tra i quali due guatemaltechi, che portavano armi di fuoco e cartucce di diverso calibro".

Il 23 maggio 1993, un giorno prima dell'assassinio del arcivescovo di Guadalajara, Juan Jesús Posada Ocampo, ci fu un secondo scontro tra soldati e zapatisti, mentre questi cercavano di uscire dalla zona. Questo giorno risultò ferito un altro ufficiale dell'Esercito Messicano. I morti sono stati il sottotenente José Luis Vera de Jesús e Librato Santís Gómez, della truppa. I feriti: Mauro García Martínez e Lucio Hernández Xolo.

L'informazione su questi scontri ha cominciato ad essere nota il 25 maggio.

In seguito agli scontri ed alla scoperta dell'accampamento zapatista, l'Esercito Messicano immise nella zona migliaia di soldati. Il centro delle operazioni si stabilì in Nazaret, dove la Messicana Petroli aveva delle installazioni. Le operazioni sono state dirette dall'allora titolare della Sedena, il generale Antonio Riviello Bazán.

La zona era occupata dai militari, disposti a farla finita con gli "aggressori". La Jornada presentò gli scontri in articoli di prima pagina per due giorni consecutivi. "Ampia operazione militare in Chiapas", diceva il titolo principale de La Jornada del 31 maggio. "Chiapas: l'Esercito chiude il cerchio", ha intitolato La Jornada il primo giugno. Rispetto da quest'ultimo articolo, il subcomandante Marcos commentò dopo, in un'intervista che concesse a questo giornale nel 1994: "Quando si pubblicava che l'Esercito stava completando l'accerchiamento (una settimana dopo il primo scontro), noi eravamo già fuori dalla zona".

Aveva detto ancora che se in quell'occasione l'Esercito avesse inseguito ed attaccato gli zapatisti, la guerra sarebbe cominciata in quel momento e non il primo di gennaio, come previsto. Sul ritrovamento dell'accampamento dell'EZLN, Marcos ha fatto due ipotesi: una che poteva essere il risultato di una "soffiata" da parte di uno zapatista, o che i militari lo avessero trovato fortuitamente. Ha anche detto che Salinas ordinò il ritiro delle truppe con l'idea che nel gennaio del 1994, con il Trattato di Libero Commercio dell'America del Nord in vigore, si poteva intraprendere un ampio operativo castrense nella selva del Chiapas col pretesto di combattere il narcotraffico, e con questa operazione si sarebbe riusciti ad annientare l'EZLN.

A 10 anni dal primo scontro, il conflitto armato nella regione non è stato risolto dal governo federale ed entrambi le forze, l'EZLN e l'Esercito Messicano, rimangono quasi fianco a fianco nelle comunità della selva, de Los Altos e del nord del Chiapas.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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