La Jornada - Giovedì 22 maggio 2003

Terrorismo e sabotaggio: ci sarà l'appello

Pene fino a 30 anni agli indigeni di Oaxaca dell'EPR

VITTOR RUIZ ARRAZOLA - CORRISPONDENTE

Oaxaca, Oax., 21 maggio - Sei indigeni processati e reclusi dal 1996 nel penale di Santa María Ixcotel, accusati dei reati di tentato omicidio, terrorismo, sabotaggio e di appartenere all'Esercito Popolare Rivoluzionario (EPR), sono stati condannati oggi a pene di 30 anni per quattro di loro e per i restanti a 25 e 11 anni e mezzo, ha informato il loro avvocato difensore, Israel Ochoa Lara.

Quelli condannati a 30 anni, sono stati anche multati di 13 mila 906 pesos e 50 centesimi.

L'indigeno monolingüe Juan Díaz Gómez dovrà rimanere in carcere 25 anni, mentre Delfino Matías Juárez, oltre alla condanna ad 11 anni e sei mesi, è stato multato di 12 mila 500 pesos per reato di terrorismo.

L'avvocato, che è riuscito a liberare più di 50 indigeni della regione Loxicha per mancanza di prove, ha spiegato che si applellerà contro la sentenza.

I sei nativi appartengono alla regione Loxicha (localizzata nella sierra sud di Oaxaca) e sono stati catturati nel 1996, dopo che l'EPR aveva fatto la sua apparizione in territorio oaxaqueño.

Nel penale di Santa María Ixcotel, ubicato nell'oriente di questa città, si trovano altri otto indigeni della regione Loxicha condannati a 25 e 30 anni di arresto, accusati degli stessi delitti.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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