San Cristóbal de Las Casas, 21 giugno 2003

DENUNCIA PUBBLICA

La Rete dei Difensori Comunitari per i Diritti Umani denuncia la persecuzione dell'Esercito messicano contro gli abitanti dell'Ejido Emiliano Zapata, municipio di Tila, Chiapas, azioni che sono state denunciate all'esecutivo statale senza ottenere però alcuna risposta tanto che la persecuzione continua.

FATTI:

  1. Il 13 maggio scorso intorno alle 6 del pomeriggio, un sottotenente ubriaco e drogato, che fa parte del distaccamento situazione nell'Ejido di Emiliano Zapata, municipio di Tila, sparava all'impazzata con la sua mitraglietta mettendo in pericolo la vita degli abitanti della comunità. Queste azioni dell'esercito hanno generato uno stato di tensione e di insicurezza tra gli abitanti di questa comunità perché le donne della comunità non vengono rispettate e le persecuzioni sono costanti.
  2. Il 17 maggio, alle 4 del mattino, lo stesso sottotenente di nuovo sparava con la sua arma. Allora il 29 maggio la comunità si è riunita in assemblea ed ha concordato di denunciare ufficialmente i fatti al governatore costituzionale dello stato del Chiapas, Pablo Salazar Mendiguchia, chiedendo il ritiro immediato dei militari dal proprio Ejido. La denuncia della comunità, però, è stata ignorata ed i militari continuano a restare nei distaccamenti nell'ejido.
  3. Vista la mancanza di risposta da parte delle autorità, gli abitanti di Emiliano Zapata hanno deciso nella loro Assemblea Generale, di denunciare nuovamente la costante persecuzione al Segretario di Governo della Regione VI Selva, Yajalon, Chiapas, chiedendo il ritiro immediato dell'esercito, in data 13 giugno scorso.

A tutt'oggi l'Esercito messicano continua a perseguitare la comunità violando il diritto della comunità di vivere in pace oltre che minacciandola con spari di armi da fuoco, portando prostitute che si comportano scandalosamente davanti ai bambini senza contare che il distaccamento militare si trova proprio dentro la comunità, molto vicino alla scuola ed i militari importunano le alunne della scuola disturbando le attività quotidiane della popolazione che vive in un clima di insicurezza.

Davanti a questi fatti, la Rete dei Difensori Comunitari per i Diritti Umani chiede al governo dello stato che si impegni a risolvere il grave problema della militarizzazione delle comunità indigene. Chiediamo inoltre al governo federale, il ritiro immediato dell'esercito, soddisfacendo così ad una delle condizioni per la ripresa del dialogo con l'EZLN in quanto le costanti denunce delle comunità indigene di persecuzione militare, dimostrano la mancanza totale di interessa da parte del governo federale di offrire una soluzione pacifica al conflitto in Chiapas.

Distintamente

Rete dei Difensori Comunitari per i Diritti Umani

ENLACE CIVIL, A. C. - 20 de Noviembre no. 36 - Barrio de Mexicanos - C.P. 29240 - San Cristobal de las Casas, Chiapas
telefono/fax: (967) 6782104 - http://www.enlacecivil.org.mx - enlacecivil@laneta.apc.org


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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