La Jornada - Mercoledì 21 maggio 2003

Ci sono 26 comunità ubicate "irregolarmente"

Le Autorità lacandone chiedono l'allontanamento degli "invasori" nei Montes Azules

ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTE

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 20 maggio - Il presidente del commissariato dei beni comunali lacandoni, David González Chan Kin, ha chiesto al governo di dare risposta alla sua richiesta di sgombero dei villaggi ubicati in modo irregolare nella riserva della biosfera dei Montes Azules. Ha ribadito che "gli invasori stanno tagliando molti alberi nella selva".

Ha detto che la comunità lacandona aspetta la risposta del governo sulla sua richiesta di riubicazione o sgombero degli "invasori".

Ha segnalato che per ora non hanno fatto nessun ultimatum a coloro che sono ubicati nella zona affinché se ne vadano.

"Adesso non abbiamo dato un termine perché stiamo aspettando la risposta del governo, vediamo che fa. Aspetteremo per due mesi", ha affermato González Chan Kin, che ha ricordato che in aprile avevano dato un periodo di tempo di otto giorni agli "invasori" prima di attaccarli.

"Gli invasori dicono di essere zapatisti, però non credo che lo siano, perché lo zapatismo è un'altra cosa, loro sono nei loro territori e li rispettano".

"Non credo che il governo voglia risolvere il problema delle invasioni; è difficile perché è già da 25 anni che stiamo lottando e adesso nessuno nelle comunità vuole cooperare perché le autorità viaggino fino a Tuxtla Gutiérrez o a Città del Messico per chiedere appoggio al governo. La comunità si è già stancata" e ha insistito: "vogliamo che il governo ci dia una mano per mandar via questa gente".

David González ha detto che alcuni giorni fa ha sorvolato la zona di Boca Lacantún e Nueva Cristalina, dove "stanno tagliando più di 60 ettari di bosco ed è una pena". Ha aggiunto che "lo stesso stanno facendo in Laguna Yaqui, in Suspiro, Ocotal e in Ojos Azules".

Sono 26 i villaggi ubicati "in modo irregolare" nei Montes Azules, vari di loro da molti anni.

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