La Jornada 21 aprile 2003

DENUNCIATE INSTALLAZIONI DI POSTI DI BLOCCO NELLA ZONA ZAPATISTA

JUAN BALBOA - Corrispondente

San Cristóbal de Las Casas, 20 aprile - Autorità del municipio autonomo di San Juan de la Libertad hanno denunciato oggi l'installazione di nuovi posti di blocco militari ne Los Altos del Chiapas e nella zona di conflitto nella selva Lacandona ed affermano che le mobilitazioni militari vogliono intimidire i simpatizzanti dell'Esercito Zapatista di Liberazione nazionale (EZLN).

"Respingiamo le azioni militari all'interno del nostro municipio, perché intimoriscono gli abitanti" dichiarano in un comunicato.

A metà del presente mese, i militari hanno installato un nuovo posto di blocco a soli 300 metri dalla comunità di San Antonio El Brillante. I militari fermano tutti i veicoli e perquisiscono le persone "provocando inquietudine tra la popolazione". Il 16 aprile scorso, l'Esercito messicano ha realizzato nuovi pattugliamenti nelle comunità abitate da simpatizzanti zapatisti. Due giorni dopo hanno installato i posti di blocco militari.

Altri due municipi autonomi hanno denunciato recentemente l'incremento dei movimenti dell'Esercito messicano. Le autorità di San Manuel confermano l'aumento dei pattugliamenti via terra e via aerea nella selva Lacandona e nuove incursioni nelle comunità abitate da zapatisti.

I militari pattugliano principalmente le vallate della Selva Lacandona, installano nuovi posti di blocco ed entrano nelle comunità con il pretesto di spegnere incendi. Ci sono conferme che la presenza dell'Esercito messicano è aumentata nella regione di Las Tacitas, nel municipio di Ocosingo, così come i sorvoli sono diventati sempre più costanti.

Secondo le informazioni del municipio autonomo di San Manuel, in marzo, 30 elementi dell'Esercito messicano hanno pattugliato i sentieri ai piedi del picco di San Jeronimo. Nel frattempo, altri 15 elementi pattugliavano la strada all'incrocio che porta a Estrella e Rancho Dolores. Lo stesso giorno, altri gruppi di militari hanno percorso la strada tra gli ejidos Avellanal e Las Tazas.

Le autorità autonome hanno chiesto al governo federale di smettere di utilizzare l'Esercito per realizzare "provocazioni nelle comunità" zapatiste, e ritengono il presidente Vicente Fox responsabile di quanto potrà accadere.

Da parte sua, il vescovo di San Cristóbal de Las Casas, Felipe Arizmendi, ha espresso la sua preoccupazione per gli scontri interni alle comunità indigene ed ha affermato che gli omicidi, le aggressioni, la violenza e le espulsioni generano "un clima di incertezza" in Chiapas.


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



logo

Indice delle Notizie dal Messico


home