Centro de Derechos Humanos Fray Bartolomé de Las Casas, A.C.
San Cristóbal de Las Casas, Chiapas

20 dicembre 2003

COMUNICATO STAMPA

Questo Centro per i Diritti Umani informa l'opinione pubblica di aver ricevuto durante questa settimana diverse denunce riguardo ad aggressioni e movimenti intimidatori di gruppi identificati come paramilitari, arrivati a minacciare e perseguitare comunità delle zone Nord, Los Altos e Selva del Chiapas.

Ad Unión Hidalgo, Municipio di Sabanilla, l'8 dicembre del 2003 membri di Paz y Justicia hanno minacciato di cacciare un gruppo di indigeni: sebbene lo sgombero non sia poi avvenuto, gli aggressori hanno distrutto la Casa di Salute e la Cooperativa di Consumo.

A Chulum Juárez, Municipio di Tila, Paz y Justicia ha minacciato di sgombero tra il 20 dicembre ed il 1° gennaio, 80 famiglie che sono in resistenza. È importante segnalare che si sono registrate aggressioni contro queste famiglie negli ultimi mesi, con la distruzione delle reti di recinzione che proteggevano il deposito di ghiaia di proprietà degli aggrediti.

Cinquantacinque famiglie di contadini del villaggio Nueva Revolución, Municipio di Tila, sono stati minacciati di sgombero da famiglie che sono d'accordo sulla regolarizzazione del podere.

Il Municipio Autónomo San Manuel ha ricevuto minacce da gruppo priisti riguardo a una loro mobilitazione tra il 20 dicembre ed il 1° gennaio 2004, per occupare le terre su cui si trova questo Municipio Autonomo.

Nella regione Altos a San Andrés Larrainzar ci sono notizie di movimenti di paramilitari, soprattutto nelle comunità di Magdalena de la Paz, Potobtic, Cotsilnam, Aldama e Tepeyac, dove si dice anche che questi gruppi armati si addestrano di notte. Abitanti di Cotsilam e Aldama ci hanno informato che è stato loro impossibile raggiungere la festa del villaggio a causa del blocco delle strade imposto dai paramilitari. Sono anche apparse diverse scritte che minacciano di morte i diaconi della regione.

Questo Centro per i Diritti Umani rivolge un appello urgente alle autorità federali e statali a non sottovalutare tutte le minacce e le vessazioni che mettono a rischio la sicurezza, l'integrità e la libertà degli abitanti di queste regioni, inoltre chiediamo che si adottino tutte le opportune misure di prevenzione.

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