20 novembre 2003
IN RELAZIONE ALLE UCCISIONI ED ALLA SCOMPARSA DI DONNE A CIUDAD JUAREZ, MESSICO
PER LA CREAZIONE DI UN FRONTE INTERNAZIONALE CONTRO IL FEMMINICIDIO

La crescita allarmante del massacro di donne nei paesi "poveri" - cioè impoveriti dal colonialismo- sta avanzando a mano a mano che le società civili perdono potere di fronte alla barbarie dei governi che sono al servizio delle grandi multinazionali.

Il femminicidio non è che un sintomo dell'elevato livello di degrado sociale generato dalle imprese, corporazioni e consorzi che arrivano al grado estremo di sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori e nello stesso tempo all'eliminazione di milioni di esseri umani con la disoccupazione, la fame, lo sfruttamento del lavoro, le farmacodipendenze, le guerre, le malattie fisiche causate dalla denutrizione o psichiche per lo stress, tra altre cause.

Il neoliberismo o "privatizzazione della ricchezza sociale e della vita" a sostegno della Globalizzazione Selvaggia, ha fatto del femminicidio un'industria del piacere e dell'ottenimento di organi. Da una parte il sesso necrofilo è diventato una grande attrazione per gli uomini, soprattutto, per soddisfare clienti stranieri che usano donne dei paesi poveri. D'altra parte la vendita di organi si è trasformata in una fonte di esorbitanti guadagni per le multinazionali mediche e ospedaliere dei paesi "ricchi" - come dire, arricchiti sullo sfruttamento dei paesi che hanno colonizzato.

Ma il femminicidio non è solo costituito da crimini in serie, dal sesso necrofilo, dal traffico di organi, dallo sport della caccia alle donne e dal narcosatanismo, ecc., ma anche dai crimini domestici e passionali che giorno dopo giorno aumentano contro le donne, fenomeno di massa in aumento che risponde precisamente alle politiche economiche neoliberiste che hanno sottoposto la popolazione dei paesi poveri a condizioni lavorative disumane.

Al fenomeno del femminicidio appartengono tutte le donne "scomparse" i cui cadaveri non si sono ancora trovati; così come tutte le madri di famiglia e famigliari che sono perseguitati dalle autorità giudiziarie e di polizia che impediscono loro di fare pressione e che si svolgano indagini sugli omicidi o che si cerchino le donne scomparse.

Fanno parte di questo femminicidio anche quelle organizzazioni e attivisti che stanno lottando contro il massacro e la scomparsa di donne che sono attaccati dai gruppi paramilitari pagati dai governi statali e federali.

La perdita di potere della classe dei lavoratori e dei settori popolari ha permesso l'avanzata delle forze politico-economiche più distruttive della società sostenute da governi che non rispondono alle necessità e interessi della popolazione, delle società civili, delle lavoratrici e dei lavoratori, delle donne e dei settori vulnerabili, ma rispondono all'ingordigia di un minuscolo gruppo di uomini che a livello internazionale si sono appropriati della ricchezza sociale e quindi della vita degli esseri umani.

L'industria sessuale è inevitabile che avanzi attraverso una tecnologia ogni volta più sofisticata e audace e parte di questa tecnologia fornisce il sesso con bambine, bambini e neonati, il sesso con violenza e tortura, con animali, il cinema necrofilo (ottenere piacere e orgasmo uccidendo una persona). Si tratta di società multinazionali molto potenti che controllano grandi settori dei governi per poter operare.

La lotta contro il femminicidio è parte della lotta contro i nuovi controlli imperiali: i trattati commerciali, contro la mercificazione e disumanizzazione degli esseri umani, contro la distruzione dell'ambiente e l'ecologia, contro lo sfruttamento selvaggio della classi lavoratrici internazionali e contro l'eliminazione delle popolazioni indigene o native e le loro culture.

Ciudad Juárez [in Messico] rappresenta il simbolo o la punta dell'iceberg del femminicidio globale e punto di partenza per integrare un fronte di paesi poveri, o le zone povere dei paesi avanzati, dove si sta sviluppando l'industria del femminicidio nascosto, come succede con il narcotraffico.

Programma:

- Lotta e denuncia del femminicidio: massacro e scomparsa di donne.

- Difesa delle madri e famigliari dagli attacchi governativi.

- Difesa delle organizzazioni e attivisti che difendono le madri e famigliari di vittime dagli attacchi delle istituzioni governative.

- Difesa degli organismi dei diritti umani che difendono le organizzazioni e attivisti che difendono madri e famigliari che lottano contro il femminicidio.

- Denuncia di autorità e istituzioni del governo direttamente coinvolti nel femminicidio.

- Campagne di prevenzione del femminicidio.

- Potestà della società civile e delle donne. Potestà delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il movimento per la vita e antifemminicidio deve fare parte della lotta contro la scomparsa sistematica di bambini, la schiavitù sessuale cui sono sottomesse le emigranti, la tratta di bianche, il ratto e il sequestro a scopo di ricatto, la pornografia infantile, il traffico di organi di giovani e bambini, il bombardamento pornografico in Internet, la caccia o safari di bambini (Brasile) e di emigranti (frontiera USA-Messico), le campagne di alcolizzazione e drogazione dei giovani, ecc.

Prima riunione: domenica 23 Novembre, 12:00, Club de Periodistas de México
(Filomeno Mata # 8, Centro, Metro Bellas Artes, dietro Correo Mayor )
Mexico City Yan Maria Yaoyólotl Castro


(tradotto e trasmesso da Margherita)



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