NO ALLA GUERRA CONTRO QUALSIASI POPOLO

NON NEL NOSTRO NOME

San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, Messico

Gli Stati Uniti hanno deciso d'iniziare un'escalation militare senza precedenti contro il popolo iracheno spiegando, senza prove reali, che il governo di Iraq non ha rispettato le leggi sulla produzione e sulla portata delle armi. Siamo contro un'azione militare "preventiva" che continuerà solo a distruggere un popolo che ha già avuto 200 mila morti nella guerra passata e che, in conseguenza delle sanzioni imposte dopo la sua sconfitta, ha sofferto un altro milione di morti. Sappiamo che il motivo reale di questa guerra è il controllo del petrolio: Iraq possiede la seconda riserva mondiale di petrolio e gli Stati Uniti la vogliono.

I principali motivi per i quali il governo degli Stati Uniti vuole iniziare questa guerra sono:

È MENZOGNA

Gli Stati Uniti non ha prove sull'armamento dell'Iraq

Le presunte prove di possesso d'armi nucleari da parte dell'Iraq che sono state presentate dagli Stati Uniti e da Gran Bretagna sono state smentite categoricamente dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica e dall'ONU.

Le relazioni con cui gli Stati Uniti e Gran Bretagna "dimostrano" che l'Iraq viola gli accordi di disarmo, si basano su informazioni vecchie e per nulla certe. Si è dimostrato che hanno copiato una tesi di 12 anni fa e tre articoli di giornale. Non è giusta una guerra che si presenta come unico mezzo per distruggere delle armi di distruzione di massa che gli ispettori delle Nazioni Unite non hanno trovato fino ad ora.

Né gli Stati Uniti né l'ONU hanno diritto d'iniziare la guerra

Non esiste precedente nella legge internazionale per l'uso della forza come misura preventiva quando non ci sia stato un attacco di fatto o imminente, l'Iraq non sta minacciando gli Stati Uniti, non esiste dimostrazione evidente che possa o abbia intenzione di farlo. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non può autorizzare una guerra d'aggressione perché violerebbe la Carta delle Nazioni Unite, la legge internazionale e le convenzioni contro crimini di guerra. La Carta delle Nazioni Unite chiede che le dispute internazionali che mettono in pericolo la pace siano risolte con mezzi pacifici. La Costituzione degli Stati Uniti stabilisce che i trattati internazionali ratificati sono "legge suprema del paese", per cui il suo governo non può autorizzare azioni che, come le guerre di aggressione, violino la Carte delle Nazioni Unite. Non è giusta una guerra che viola le leggi che reggono le organizzazioni ed i governi che li dirigono.

La guerra non vuole né può ristabilire la democrazia

La guerra distrugge e impoverisce solo i popoli

Gli interventi capeggiati dagli Stati Uniti in Vietnam, America Centrale, Panama, Iraq, Ex Jugoslavia, Somalia e Afganistan, hanno provocato la perdita diretta di circa 5 milioni di vite. In America Latina i due paesi che hanno più sofferto per l'intervento militare degli Stati Uniti, Haiti e Nicaragua, sono diventati i più poveri dell'emisfero. Nel caso del Nicaragua la democrazia non è stata ristabilita ma rovesciata. In Iraq, dopo la sconfitta, muoiono da 5 a 6 mila bambini al mese per l'impatto delle sanzioni. Il governo dell'Iraq è dittatoriale, viola i diritti umani e reprime la popolazione, però dopo la prossima guerra, l'Iraq sarà governato da un militare nordamericano, non da un presidente eletto democraticamente. L'autentica intenzione di Gli Stati Uniti è riconolizzare l'Iraq.

Gli Stati Uniti sono coloro che appoggiano il terrorismo internazionale. Afganistan e Iraq, i primi paesi nella lista del terrorismo degli Stati Uniti, sono stati armati ed equipaggiati dagli Stati Uniti, da loro hanno ricevuto denaro ed armi, armi chimiche e biologiche che sono stati usate contro civili ed i cui effetti nel lungo periodo continuano a provocare morte ancora ad oggi. I governi del mondo che hanno più violato i diritti umani nell'ultimo decennio sono quelli che hanno ricevuto più armi dagli Stati Uniti: Turchia, Colombia e recentemente, Algeria; stati terroristi che torturano ed assassinano coloro che dissentono.

Questa guerra non è per l'armamento iracheno, non protegge la pace, non è per la democrazia, non è contro il terrorismo.

QUESTA GUERRA È PER IL PETROLIO

QUESTA GUERRA È PER FARLA FINITA ED OPPRIMERE I POPOLI

QUESTA GUERRA È PARTE DI UNA STRATEGIA MONDIALE

QUESTA GUERRA È PER IL TERRITORIO

QUESTA GUERRA CI SVILISCE TUTTE E TUTTI

MANIFESTA CONTRO LA GUERRA

Esigi dal governo del Messico che non sia complice

Il voto del Messico nell'ONU può aiutare a fermare la guerra

Noi crediamo che le persone e le nazioni abbiano diritto a determinare il loro destino, liberi da qualsiasi coercizione militare delle grandi potenze. Questa è la tradizione della politica estera messicana.

Ci rivolgiamo al governo messicano per dirgli che non può avallare col suo voto nel Consiglio di Sicurezza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, la guerra che gli Stati Uniti ed i suoi alleati pretendono di scatenare contro il popolo ed il governo dell'Iraq. L'articolo 89 della Costituzione afferma i principi secondo quali deve reggersi la politica internazionale messicana, e tra questi c'è la ricerca della soluzione pacifica dei conflitti.

Questa tradizione storica ha evitato che il Messico prendesse parte delle diverse iniziative belliche imperiali degli Stati Uniti.

Richiediamo al governo di Messico il rispetto della Carta delle Nazioni Unite

Richiediamo al governo di Messico che rispetti l'articolo 89 della Costituzione Politica degli Stati Uniti Messicani

Che il governo messicano non passi sopra alla volontà del popolo

COORDINAMENTO DELLA SOCIETÀ CIVILE IN RESISTENZA. ZONA ALTOS, NORD, SELVA DELLA FRONTIERA, CENTRO, COSTA, MARQUÉS DE COMILLAS, FRONTIRA TACANÁ, K'INAL ANTZETIK

San Cristóbal de Las Casas, Chiapas

[Coordinamento della Società Civile in Resistenza: coordaltos@laneta.apc.org]


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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