La Jornada - Domenica 14 settembre 2003
Liberano gli indipendenti che avevano plagiato
Ancora desaparecidos i due zapatisti sequestrati dalla CIOAC ufficiale
Di nuovo aggressioni priiste contro comunità indigene

HERMANN BELLINGHAUSEN

I due indigeni zapatisti sequestrati dalla Centrale Indipendente degli Operai Agricoli e Contadini (CIOAC) ufficiale e che si presume reclusi nella comunità chiapaneca di Saltillo (Las Margaritas) non sono ancora riapparsi.

Familiari di José Luis Solís López e Oscar Lorenzo Méndez, accompagnati da visitatori del Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas e della Rete dei Difensori Comunitari per i Diritti Umani, si sono recati in quella comunità, però nessuno ha saputo dir loro dove si trovavavo l'autista e il suo aiutante. Invece si trova in Saltillo la camionetta del municipio autonomo San Pedro di Michoacán a bordo della quale sono stati sequestrati Solís López e Méndez.

Intanto, ieri sono stati liberati i componenti della CIOAC Indipendente che si trovavano nelle mani delle frazione ufficiale della stessa centrale contadina (di filiazione perredista).

I liberati sono Vicente Calvo, Otoniel Pérez Martínez, Octavio Suárez Culebro e Antelmo León Guillén.

In quanto a Armín Morales Jiménez, arrestato dalla Giunta del Buon Governo Verso La Speranza, un portavoce del municipio autonomo San Pedro di Michoacán ha confermato che sta nel Caracol de La Realidad.

Ha aggiunto che sta bene, in attesa che la sua famiglia paghi il valore di un camion che Armín (membro della CIOAC ufficiale) ha rubato al signor Rigoberto (della CIOAC Indipendente).

Di fronte all'impotenza, o all'indifferenza, del sindaco di Las Margaritas, Jorge Luis Escandón, le truppe del deputato locale perredista Luis Hernández Cruz hanno desaparecidos due lavoratori del municipio autonomo e coprono un ladro.

Nei mesi recenti, il deputato Hernández Cruz si era riempito la bocca di dichiarazioni pro zapatiste. Ha salutato le giunte del buon governo, ha innalzato la bandiera che le basi zapatiste partecipassero alle proteste di Cancún contro l'Organizzazione Mondiale del Commercio. Mai prima lo si era visto tanto entusiasmato per i suoi vicini zapatisti. Però gli è durata poco la "buona volontà".

Paz y justicia attacca di nuovo

Intanto, la Giunta del Buon Governo Nuova Seme che Produrrà ha denunciato oggi fatti successi in differenti comunità della zona nord del Chiapas, "per la collocazione di cartelli su strade, uscite o entrate di differenti municipi autonomi".

Il 6 settembre, due priisti della comunità Jol Pokityoc (municipio ufficiale di Tila), Eliseo López Sánchez e José López Sánchez, "molestati per la collocazione del cartellone, sono andati dal signor Alfonso Sánchez Jiménez, base d'appoggio zapatista: sono entrati in casa sua e lo hanno picchiato dappertutto".

Fatti similari sono accaduti nell'ejido Paraíso (municipio ufficiale di Sabanilla) il 7 e gli abitanti dell'ejido La Revolución hanno ricevuto minacce dai priisti di Pasijá Morelos e Misopá (Tila). "In tutti i casi ci sono state minacciate di sgombero".

La Giunta del Buon Governo della zona nord ha denunciato anche le minacce contro Pueblo Nuevo Usumacinta (municipio ufficiale di Palenque). "Questa comunità è di basi d'appoggio zapatisti che sono in resistenza". "Il 3 settembre il maestro della comunità, di nome Marcelino, è passato per le case per riempire i questionari di Progresa e Opportunidades. Gli abitanti si sono rifiutati ed hanno deciso di licenziare il maestro".

"Il 4 sono arrivate due persone che lavorano nella Segreteria di Sviluppo Sociale e un'altra dell'ejido Linda Vista, che non si sono presentate. In un'assemblea hanno proposto che non si licenziasse il maestro assicurando che 'non serve a niente essere zapatista'. Hanno cercato di convincere la comunità dicendo che aumenteranno l'importo di Progresa. Hanno anche minacciato di portar via tutta l'attrezzatura della scuola se i bambini non ritornano. La comunità ha ribadito d'essere in resistenza e che nulla le farà cambiare la sua decisione".

Dal Caracol Che Parla Per Tutti, gli zapatisti hanno reso noti questi fatti, "dato che come popoli indigeni abbiamo diritto alla libera determinazione ed all'autonomia, riconosciuta internazionalmente dal trattato 169 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIT). Mentre in Messico si violano questi diritti, con l'approvazione di una legge nel settembre 2002 che nega i nostri diritti. Per tale ragione non ci aspettiamo nulla dal governo ed invece noi stessi dobbiamo esercitare l'autonomia, dato che è un diritto che ci appartiene come popoli indigeni e non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno": questo ha dichiarato la Giunta del Buon Governo del Caracol di Roberto Barrios.

La stampa locale intanto informa che dirigenti di Desarrollo, Paz y Justicia, "l'organizzazione contadina più grande della regione Selva-Nord", hanno denunciato "persecuzioni e provocazioni di basi zapatiste e militanti perredisti".

Aggiunge, ignominiosamente: "Nuovamente risorge la tensione nelle comunità di Tila, Tumbalá e Sabanilla, hanno segnalato leader di Paz y Justicia in Sabanilla" e le riunioni di Paz y Justicia con la senatrice Arely Madrid Tovilla la settimana passata hanno dato il via alle aggressioni contro le comunità autonome choles e tzeltales.

Nei fatti si sta armando uno scenario di "conflitti intercomunitari" contro le Giunte del Buon Governo propiziato dalle organizzazioni priiste in Tila, Sabanilla, Palenque, Tumbalá, Pantelhó, Chenalhó e Cancuc e in Las Margaritas da parte della CIOAC del deputato Hernández Cruz.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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