La Jornada 13 ottobre 2003
Ha pagato Tuxtla Gutiérrez
LA GIUNTA DEL BUON GOVERNO LIBERA UN DETENUTO

ELIO HENRIQUEZ - Corrispondente

San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, 12 ottobre - Il dirigente della Central Independiente de Obreros Agrícolas y Campesinos (CIOAC-oficial) Miguel Angel Vázquez Hernández ha comunicato che la Giunta del Buon Governo Verso la Speranza, domenica scorsa ha liberato Armín Morales Jiménez, che era detenuto dal 2 settembre scorso, accusato del presunto reato di abuso di fiducia.

Per telefono, il dirigente tojolabal ha dichiarato che il suo compagno è stato rimesso in libertà alle ore 17 probabilmente dopo che il governo statale aveva versato gli 80 mila pesos richiesti dal consiglio autonomo di San Pedro de Michoacán come risarcimento di un camion di proprietà di Gilberto Hernández, base d'appoggio zapatista, che Armín Morales avrebbe venduto ad un'altra persona.

Ha aggiunto che la CIOAC-ufficiale "non è d'accordo sul fatto che il governo abbia pagato gli 80 mila pesos, perché è un precedente e se si ripeteranno casi come questo, chiederanno ancora denaro. Non siamo assolutamente d'accordo, ma se il governo lo ha già fatto, ci penserà lui".


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" di Bergamo)


Pablo Salazar: rispetto della resistenza, formula per convivere in pace con lo zapatismo
Creel: sono state rispettate le condizioni per il dialogo con l'EZLN
Non è nelle mie mani sedersi con Marcos a negoziare, dice il governatore chiapaneco
ALONSO URRUTIA - INVIATO

Tuxtla Gutierrez, Chis., 12 ottobre - In visita in queste zone, il segretario di Governo, Santiago Creel, ha sostenuto che il governo federale sta aspettando la risposta dei congressi statali in relazione alla riforma costituzionale in materia indigena "per fare una valutazione" e determinare la presentazione di un pacchetto di iniziative di legge al Congresso dell'Unione.

Alla domanda durante una conferenza stampa sulle azioni che intraprenderà il governo foxista per risolvere il conflitto indigeno, Creel ha dichiarato che "c'è una politica che non è cambiata dall'inizio dell'amministrazione, che ha incluso la presentazione dell'iniziativa Cocopa, la scarcerazione di detenuti vincolati con l'EZLN, la riubicazione di sette basi militari ed il rispetto totale delle due disposizioni che regolamentano la situazione del conflitto".

Con il rafforzamento dei programmi sociali si è riusciti ad arrivare alle condizioni che erano state sollecitate per il dialogo in questi tre anni e alle quali "si è adempiuto".

- C'è da dare un altro passo ancora?

- Siamo in piena disponibilità al dialogo affinché si raggiunga.

Più esplicito è stato il governatore del Chiapas, Pablo Salazar Mendiguchía, che ha riconosciuto che gli sforzi dell'EZLN creando le giunte del buon governo "sono interessanti" e che rappresentano uno "splendido segnale di reinserimento nella vita della comunità". Ha precisato che questa iniziativa ha rappresentato un esercizio di autocritica dello zapatismo, col quale "hanno riconosciuto che la creazione dei loro municipi autonomi non era quell'ideale che pretendevano".

Il governante ha commentato che le giunte del buon governo "sono adesso parte della organizzazione zapatista e non alterano la vita degli organi costituzionali, delle municipalità e nemmeno del governo dello stato".

Ha aggiunto che per affrontare la situazione sociale si sono intensificati i programmi sociali, "ma non in direzione dell'antiguerriglia". Se prima il governo dello stato era parte del conflitto, adesso si è mantenuto rispettoso delle decisioni delle comunità zapatiste.

"In alcuni casi le comunità non accettano ancora nessun tipo d'appoggio del governo né federale né statale né municipale. Non ci piace che succeda questo, però nel rispetto della resistenza di quelle comunità abbiamo trovato una formula per convivere pacificamente con l'EZLN e le sue basi".

- Che succede con il subcomandante Marcos? Quando vi siederete a negoziare? - gli ha domandato un giornalista.

- No, no. Non è nelle mie mani sedere con nessuno, né col subcomandante né con i comandanti - ha risposto Salazar.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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