La foja coleta

Numero 1050 - Giovedì, 13 marzo 2003

In cattedrale pregano per la Pace in Iraq

Carlos Herrera - San Cristóbal de Las Casas, Chis. 12 Marzo - Partecipando alle Giornate di Orazione per la Pace, indigeni di decine di comunità della zona di Los Altos del Chiapas hanno chiesto al governo degli Stati Uniti che fermi la sua intenzione di attaccare l'Iraq perché colpirebbe migliaia di innocenti.

Gli indigeni tzotziles, provenienti di 12 municipi della regione, si sono riuniti mercoledì nella Cattedrale di San Cristóbal, dove insieme ad altri religiosi e diaconi, hanno partecipato ad una messa celebrata dal sacerdote Pedro Arriaga, della parrocchia di Chenalhó.

Un indigeno del municipio di San Andrés Larráinzar ha detto che, nei 42 municipi dove è presente la diocesi di San Cristóbal, mercoledì 5 marzo c'è stata la Giornata del Digiuno e della Preghiera, che ha dato inizio alle Giornate di Orazione per la Pace, che si concluderanno venerdì 14 con un pellegrinaggio in questa città.

Le voci degli indigeni, che hanno pregato e collocato candele sull'altare maggiore della Cattedrale, si sono unite ai reclami di milioni di persone che nel mondo chiedono la pace dinanzi all'imminente impresa bellica che gli Stati Uniti vogliono scatenare contro l'Iraq.

"Oggi chiediamo la pace per il mondo intero, non vogliamo più sangue sparso da giovani soldati né da famiglie innocenti, né dell'Iraq né degli Stati Uniti o dei loro Alleati".

Secondo gli indigeni, è necessario che "frenino i loro piani di guerra i governanti ed i generali degli eserciti, non vogliamo più inganni per giustificare la vendita di armi, o per dominare altri paesi sulle spalle dei poveri, perciò chiediamo che si rispetti il diritto alla libertà".

Hanno ricordato che nella zona esiste un conflitto non risolto e che nelle ultime settimane gli scontri politici, sociali, religiosi hanno provocato morti, feriti e profughi nei municipi di San Juan Chamula, Zinacantán e Venustiano Carranza.


E d i t o r i a l e

IL RITORNO DI NERONE

13 Marzo - Nerone è stato l'imperatore romano che per la sua crudeltà ed istrionismo è stato annoverato nelle pagine più buie della storia.

Il suo stesso suicidio è stato un teatro, che liberò Roma. George W. Bush appare due mila anni dopo reincarnando il sinistro personaggio, lanciando minacce e buttando bombe per terrorizzare il mondo.

Nerone è arrivato all'impero mandando ad assassinare Britannico, legittimo erede di Claudio.

Ha assassinato Agrippina, sua madre, e Ottavia sua moglie; dopo la sua concubina Poppea.

A suo tempo si incendiò Roma e ebbe il pretesto per perseguire con crudeltà i cristiani.

Ha mandato ad assassinare Seneca, sua maestro, e Lucano perché lo considerava "suo rivale letterario".

Alla sollevazione di Vindex e Calva, Nerone è fuggito da Roma e si è dato morte pugnalandosi.

Le pazzie rivivono due mila anni dopo nel procedere e nell'istrionismo di George W. Bush.

Il suo arrivo al potere degli Stati Uniti è avvenuto dopo aver tradito la volontà degli elettori dello stato della Florida.

La sua illegittimità "al trono" gli genera paranoie.

Non è chiaro se l'incendio di Roma fu provocato da Nerone, o se le Torri Gemelle siano un autoattentato per accusare i cristiani (o gli islamici) però ha intrapreso la guerra contro l'Afganistan dove sono morti bambini e donne ed altri innocenti, senza esser riuscito a saziare la sua sete di sangue.

La guerra unilaterale contro Saddam Hussein, può scatenare la forza terribile dei fondamentalisti mussulmani, per le quali morirà sua moglie (la sua patria) e sua madre (patria) l'Inghilterra.

A parte la disintegrazione dell'Organizzazione Mondiale di Nazioni che, dalla seconda guerra mondiale, aveva cercato di evitare ecatombi in varie parti del mondo.

Dopo la distruzione dell'ONU, George W. Bush dovrà fuggire dal pianeta perché non avrà più garanzie di sicurezza.

Perciò si suiciderà cercando di nascondersi da se stesso.

Nessuna persona, né Nerone né Hitler, può sopravvivere dopo aver causato tanta disgrazia.


La foja coleta è una pubblicazione di: EDITORA DE MEDIOS DE COMUNICACIÓN DEL SURESTE S.C.

DIRECTORA: Concepción Villafuerte

EDITOR: Amado Avendaño Figueroa

COLABORADORES: Carlos Herrera, Heriberto Velasco, Manuel Martínez López

OFICINAS en Calle Venustiano Carranza # 26, Barrio de San Diego, C. P. 29270, Apartado Postal 156, Telefono 67 8-90-62

E-mail: fojacoleta@yahoo.com,mx - web: http://www.lafoja.com - San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, Mèxico



(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



logo

Indice delle Notizie dal Messico


home