La Jornada - Venerdì 12 settembre 2003
Priisti minacciano le basi dell'EZLN di Santa Catarina
HERMANN BELLINGHAUSEN - INVIATO

San Cristóbal de La Casas, Chis., 11 settembre - Basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) del municipio autonomo di Santa Catarina (Pantelhó) sono state minacciate ed aggredite con spari d'arma da fuoco da un gruppo di priisti nella comunità San Francisco del Triunfo: questo hanno denunciato oggi il consiglio ribelle e la Giunta del Buon Governo Cuore Centrico degli Zapatisti Davanti al Mondo (Snail tzobombail yu'un lekil j'amteletik ta o'olol yo'on zapatista ta stuk'il sale yelob sjunul balumil), nella regione di Los Altos.

Ancora una volta i programmi governativi servono da pretesto per minacciare le comunità in resistenza. Ancora una volta un municipio ufficiale priista appoggia ed ispira queste azioni e promuove tentativi di espulsione. Santa Catarina (Pantelhó) si ubica nella zona più lontana di Los Altos, tra Chenalhó e Cancuc. In tutta questa porzione delle montagne tzotzil-tzeltales si stanno inasprendo negli ultimi mesi le azioni dei gruppi paramilitari.

Il problema in San Francisco del Triunfo è cominciato il 18 agosto, quando, riferiscono gli indigeni, "è iniziato un censimento generale sull'educazione. I compagni basi d'appoggio dell'EZLN si sono messi d'accordo per non iscrivere più i loro figli (nella scuola ufficiale), perché hanno visto che c'erano dei problemi con il fatto di esigenza di accettare degli alimenti per gli alunni".

Così "hanno iniziato ad arrabbiarsi i priisti, che sono andati a lamentarsi alla loro presidenza municipale in Pantheló, chiedendo poliziotti e l'Esercito federale per minacciare i compagni, basi d'appoggio zapatiste. Inoltre si stanno lamentando anche in altre dipendenze chiedendo armi al presidente municipale".

Il 7 settembre, alle 22, "hanno preso con loro delle armi calibro 22". Quella stessa notte hanno tirato pietre contro le case "e dopo hanno sparato con le armi da fuoco per spaventare i fratelli zapatisti. Dicono i priisti che gli zapatisti non hanno forza e coraggio, che non hanno autorità".

La Giunta del Buon Governo ed il consiglio autonomo, "insieme con i nostri popoli basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale", chiedono che i loro compagni siano rispettati nei loro diritti, "così come quelli che non sono basi d'appoggio meritano il rispetto da tutti. Non vogliamo che ci siano problemi tra indigeni poveri. Tutti meritiamo di vivere in tranquillità".

Indicano in seguito: "I nostri compagni che sono molestati sono nella resistenza. Speriamo che sia arrivata nelle loro mani la nostra denuncia perché conoscano i problemi che si stanno dando nella nostra comunità in lotta e che fra tutti ci aiutiamo per andare avanti".

Dal Caracol Resistenza e Ribellione per l'Umanità, di Oventic, firmano la denuncia Fredi Juárez Pérez e Abraham Sánchez Pérez in nome della Giunta del Buon Governo, e Mariano Sánchez López per il consiglio municipale autonomo di Santa Catarina.

Il 20 luglio passato, il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno - Comando Generale (CCRI-CG) dell'EZLN aveva reso noto un incremento "dell'attività di bande paramilitari, in particolare nei municipi di Chenalhó, Pantelhó e Cancuc. I paramilitari si trovano in un'attività febbrile con piani di aggressione imminente".

In modo inatteso, il CCRI-CG dell'EZLN rivelava: "L'ambiente è adesso molto simile a quello che si viveva nei giorni precedenti al massacro di Acteal" e nell'indifferenza di polizie e militari che invece dicono: "non abbiamo sentito nulla". Il Comando Generale assicurava che: "L'EZLN ha già avvertito i capi di quei paramilitari che questa volta non rimarranno impuniti".

Denunce recenti confermano quel comunicato, che precedeva l'annuncio dei nuovi caracoles.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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