La Jornada - Lunedì 11 agosto 2003

Devono esser messi in pratica i diritti dei popoli indios
Il CNI risponde all'appello dell'EZLN per promuovere l'autonomia indigena
Le giunte del buon governo ritrovano la loro ragione d'essere negli accordi di San Andrés

JESUS RAMIREZ CUEVAS - INVIATO

Oventic, Chis., 10 agosto - I rappresentanti di organizzazioni, comunità e popoli appartenenti al Congresso Nazionale Indigeno (CNI) che hanno partecipato all'inaugurazione formale dei Caracoles e delle giunte del buon governo zapatiste, hanno annunciato che si uniscono all'iniziativa dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) di promuovere l'autonomia indigena in tutto il paese e quindi applicheranno, nella pratica, i diritti dei popoli indios.

In un comunicato diffuso questo pomeriggio, le delegazioni indigene che sono venute alla celebrazione ribelle in questa regione de Los Altos del Chiapas, hanno affermato che "con l'appello dei nostri fratelli dell'EZLN, è iniziato il tempo di rafforzare e approfondire i nostri processi di autonomia indigena nei più diversi ambiti e livelli, così come lo stabiliscono gli accordi di San Andrés Larráinzar e l'iniziativa della Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa)".

A nome di un centinaio di rappresentanti indigeni del Chiapas, Oaxaca, Guerrero, Puebla, Veracruz, Guanajuato, Distretto Federale, Stato del Messico e Chihuahua, la commissione di continuazione del CNI ha manifestato che con il processo che si apre a partire di oggi "dovremo dar più vita ai nostri popoli e metteremo uno stop ai meccanismi del neocolonialismo che vogliono sottometterci ai suoi disegni. Oggi la resistenza ancestrale dei nostri popoli acquisisce senso e dovrà transitare verso la ricostituzione integrale con l'esercizio della autonomia nei fatti".

Il Congresso Nazionale Indigeno ha celebrato "con umiltà e speranza il gran passo che hanno fatto i nostri fratelli dell'EZLN, nella consolidazione e nell'approfondimento del loro processo di autonomia" con la creazione dei Caracoles e delle giunte del buon governo, "che dovranno essere le istanze regionali che rendono possibile l'esercizio concreto della loro autonomia e della libera determinazione, in conformità con quanto stabilito negli accordi di San Andrés e nella iniziativa della Cocopa", che è stata bocciata dal Congresso dell'Unione.

I componenti del CNI, istanza che raggruppa buona parte del movimento indigeno nazionale, hanno dichiarato che "con questa iniziativa l'EZLN riafferma la sua vocazione democratica e pacifica e ci mostra nuovi cammini e nuove modalità" che rendono possibile esercitare "il diritto alla libera determinazione dei popoli indigeni". Questo passo, hanno aggiunto, è "un importante contributo alla difesa della sovranità nazionale, che giorno dopo giorno è consegnata dallo stato, nella pratica e nelle leggi, agli interessi della globalizzazione neoliberale". Gli indigeni hanno considerato che "l'iniziativa zapatista delle giunte del buon governo" è "la migliore risposta possibile al tradimento dello stato messicano che persistentemente si è rifiutato di riconoscere costituzionalmente i diritti indigeni plasmati nell'iniziativa della Cocopa".

Rispondendo alle critiche verso i governi regionali zapatisti recentemente costituiti, il CNI ha assicurato che coloro che "parlano di illegalità della giunte del buon governo dovrebbero ricordarsi che trovano la loro ragione d'essere negli accordi di San Andrés e nelle modalità di organizzazione e di autogoverno indigeni che non hanno voluto riconoscere".

Hanno aggiunto che le dichiarazioni di diversi politici che minimizzavano gli effetti della creazione dei governi regionali ribelli, sono "una reiterazione a non voler riconoscere costituzionalmente l'autonomia. A loro vogliamo dire che non stiamo chiedendo elemosina 'legaloide', la loro insistenza non fa altro che elevare la proposta zapatista di esercitare il nostro diritto nella pratica, a giusto cammino per i popoli indigeni del Messico".


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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