LA JORNADA 11/02/03

Eduardo Galeano

PER DIRE NO

Per la manifestazione del 15 febbraio

Il presidente del pianeta annuncia il suo prossimo crimine in nome di Dio e della democrazia.

Così calunnia Dio. E calunnia, anche, la democrazia, che a dura pena è sopravvissuta nel mondo nonostante le dittature che gli Stati Uniti stanno seminando in tutte parti da più di un secolo.

Il governo di Bush, che più che governo pare un oleodotto, vuole impadronirsi della seconda riserva mondiale di petrolio che giace sotto la terra dell'Iraq. Inoltre, vuole giustificare tutto il denaro delle sue spese militari e deve esibire sul campo di battaglia gli ultimi modelli dell'industria delle armi.

Di questo si tratta. Gli altri sono pretesti. Ed i pretesti per questa prossima carneficina offendono l'intelligenza.

L'unico paese che ha usato armi nucleari contro la popolazione civile, il paese che ha scaricato le bombe atomiche che hanno distrutto Hiroshima e Nagasaki, pretende di convincerci che l'Iraq è un pericolo per l'umanità.

Se il presidente Bush ama tanto l'umanità e davvero vuole scongiurare la più grave minaccia che sovrasta l'umanità, perché non bombarda se stesso, invece di pianificare un nuovo sterminio di popoli innocenti?

Immense manifestazioni invaderanno le strade del mondo questo 15 febbraio. L'umanità è stufa che i suoi assassini la schiavizzino. Ed è stufa di piangere i suoi morti alla fine di ogni guerra: questa volta vuole impedire la guerra che la va ad uccidere.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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