ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE

MESSICO

Calendario della Resistenza


GIUGNO: QUERETARO, LA SESTA STELE

( Il PAN ed il Messico del Cambiamento. Parte I: Sì, mio caro, dire "un imbecille di destra" è una ridondanza, e dire "un corrotto di destra" è un progetto di paese)

La mano e lo sguardo si uniscono per arrivare alla metà del calendario. Insieme contemplano un mese, GIUGNO, e una parola, QUERETARO.

Querétaro. Quasi un milione e mezzo di abitanti nel 2000, secondo l'INEGI, e più di 25 mila con più di 5 anni di età, parlano lingue indigene. Indigeni otomíes-hñahñús, mazahuas, nahuas, pames, huastecos, zapotecos, totonacas e purépechas sopravvivono in terre in cui comandano il razzismo e la prepotenza e la stupidità è assurta a programma di governo.

Giugno. Querétaro. La pietra è di nuovo candida nuvola. Vola alta. Non perché tema la stupidità che imperversa nel palazzo del governo. È per apprezzare meglio quello che qui accade. Querétaro è uno dei migliori esempi di quello che il Partito di Azione Nazionale (PAN) può fare... beh, sarebbe meglio dire "disfare", come governo.

La nuvola arriva fino alla cosiddetta "Sierra Gorda". Dall'alto individua Toluquilla, chiamata pure "Cerro del Jorobado" e riposa in uno dei suoi due giochi della pelota. Come a Ranas, qui vicino, nelle terre del Cerro del Jorobado, abbonda il solfato rosso di mercurio o cinabro, allora molto apprezzato in Mesoamerica perché era un simbolo di vita ed era chiamato "sangue della terra".

Da qui, la nube può vedere la comunità contadina "La Veracruz" che, ogni 15 giorni manda una commissione alla capitale dello stato, Querétaro, per seguire un ricorso giuridico contro l'INAH, perché l'INAH ha espropriato a queste persone diversi ettari e vorrebbe pagarglieli 20 centesimi (2 centesimi di euro) l'ettaro.

Sì, 20 centesimi. Il lettore tenti di trovare il simbolo dei centesimi in una calcolatrice o in una macchina per scrivere (qualcuno forse si ricorderà come si scrive a mano), o meglio ancora, cerchi di vivere con un indennizzo di 20 centesimi. I contadini dei dintorni di Toluquilla chiedono, inoltre, di essere essi stessi a lavorare, far fruttare e preservare questa zona.

Ma a Querétaro, la capitale, governano l'intolleranza ed il razzismo. Nell'ottobre dell'anno scorso, membri del gruppo Kurinit hanno denunciato alla Commissione Statale per i Diritti Umani, che il delegato del Centro Storico del municipio di Querétaro, Francisco Javier Contreras Rancel, ha proibito loro di eseguire le loro danze in una piazza pubblica con il pretesto che "danneggiavano l'immagine urbana" della capitale. Anche le bande punk sono perseguitate dal "buon governo" di Querétaro. Ma le bande non si fanno intimidire, perseguono la loro cultura e resistono e si legano ad altri movimenti e gruppi.

Querétaro non è solo l'immagine patetica del PAN al governo. E' anche, e soprattutto, l'immagine di speranza di una resistenza dai molti nomi e molti volti: Unión de Mujeres Indígenas y Campesinas de Querétaro (UMIC), Unidad Cívica Felipe Carrillo Puerto, Asociación Nacional de Mujeres Organizadas en Red-Querétaro, Asociación Nacional de Productores de Bovinos y Caprinos Delegación Querétaro, Frente Independiente de Organizaciones Sociales, Asociación Queretana Independiente de Promoción y Defensa de Derechos Humanos AC.

In questa città c'è un quartiere chiamato "Nueva Realidad". Il quartiere indigeno è famoso perché le manifestazioni e la lotta per quelle terre, furono capeggiate dai membri del consiglio indigeno del Frente Independiente de Organizaciones Sociales (allora FIOS, ed oggi FIOZ). Nonostante l'arresto dei suoi leader nel 1998 e i tentativi di instillare divisioni, a "Nueva Realidad" si sta tentando il recupero di manifestazioni culturali tutt'ora presenti nelle loro comunità d'origine (municipio di Amealco). Stanno nascendo gruppi per il recupero delle feste, dei costumi, della musica e, insieme ai ricercatori dell'Università Autonoma di Querétaro, per la conservazione e diffusione della lingua parlata e scritta.

La mancanza di attenzione alle rivendicazioni sociali ed il carattere repressivo sempre più spudorato da parte del governo, ha favorito la nascita di una folta rete di organizzazioni e gruppi della società civile che confluiscono intorno ai diritti umani. È necessario far fronte all'alto grado di repressione e di impunità di molte autorità e gruppi di polizia. Questo vergognoso stato repressivo e cinico non si rivolge unicamente contro le organizzazioni o i gruppi indipendenti: le denunce vengono anche da membri dei partiti di opposizione. Ordini di cattura conservati per intimidire, controlli nelle attività pubbliche e perfino private, minacce telefoniche, danni alle case ed alle automobili, blocco di risorse e bassi finanziamenti (come nel caso dell'Università Autonoma di Querétaro), "bastonate" pubblicizzate dalla stessa autorità, sono alcuni esempi dello "stato di diritto" promosso da Azione Nazionale.

C'è enorme scontento sia tra i contadini sia tra gli operai. La mancanza di sostegni e di programmi per la produzione, l'emigrazione verso gli Stati Uniti, l'alto grado di disoccupazione (negato dai dati ufficiali) e le scarse opportunità di lavoro, sono la costante. Inoltre, l'uso di programmi di governo e di opere "assegnate" a imprese di funzionari o di famigliari, ha generato malcontento. I mezzi di informazione e i deputati che hanno presentato le denunce, sono comprati o minacciati. Sono insistenti le voci dell'invio di assegni del governatore al Congresso per bloccare informazioni o approvare le iniziative dell'esecutivo.

Nel frattempo, nel Centro di Recupero Sociale (carcere) di San José El Alto, due civili zapatisti, Sergio Gerónimo Sánchez e Anselmo Robles, trasformano la loro detenzione in resistenza. Questi due uomini sono prigionieri solo per la superbia del firulais che ruba nel palazzo del governo.

La nuvola sale per meglio guardare ciò che avviene nella casa del Potere. Laggiù c'è la capitale del Querétaro, governata dal famoso Firuláis Loyola. La storia di questo scarto del casting del film La carica dei 101 ("è troppo grigio", hanno detto i produttori) è degna di figurare nella memoria del Partito di Azione Nazionale e nella sua piattaforma di governo.

"(...) Nelle elezioni del 1997, il PAN scommette sulla conquista della capitale dello stato. Quindi, per il municipio di Querétaro, presenta il suo candidato più forte, Francisco Garrido Patrón, e per il governo dello stato lancia un completo neofito della politica e poco dotato di intelligenza e senso comune, Ignacio Loyola Vera, ingegnere agronomo dell'Istituto Tecnico di Monterrey, più vicino, fino a quel momento, a settori priisti che panisti. Loyola è sposato con la cugina di Fernando Ortiz Arana (candidato per il PRI nelle elezioni in cui concorre anche Loyola) e, secondo alcuni giornalisti, Ignacio Loyola, in gioventù ha militato in un'organizzazione priista. A queste elezioni il PAN non solo vince la poltrona di sindaco a Querétaro e riconquista San Juan del Río, ma conquista anche il governo statale ed il più stupito di questo è proprio Loyola..." (Rubén Lugo Sánchez, "Potere e Videocrazia in Messico, il caso Querétaro". Terzo Congresso Virtuale di Antropologia 2002. "Ciudad Arqueológica" www.naya.org.ar).

Il trionfo di Azione Nazionale ha veramente modificato il panorama di questo stato. Sì, adesso Querétaro e San Juan del Río sono pieni di cerimonie che annunciano "le grandi conquiste" del PAN, cioè, aiuole fiorite e bidoni della spazzatura!

Le stupidaggine del Firuláis Loyola sono già diventate leggenda. A settembre del 2001, il "signor governatore" fece quello che sembrava impossibile: sorprendere il Messico ed il mondo con una scoperta già diventata programma di governo delle amministrazioni paniste. Dimostrando di essere uomo, pardon, cane parlante, Loyola dichiarò durante la trasmissione radiofonica Avances: "Ricorderò agli amici che mi ascoltano che io dissi ai tanti giornalisti che mi chiedevano quanto avrei guadagnato in caso di vittoria elettorale che avrei guadagnato il 20% in più di quanto guadagna il direttore meglio pagato dell'industria di stato. Ma mi ero tenuto basso. Manterrò questo impegno preso in campagna elettorale e vi dirò quanto guadagnerò io, il vostro ragazzo che diventerà grande. Credo di aver mantenuto l'impegno e di aver dimostrato che posso vincere, se un direttore d'impresa guadagna una certa somma, credo che il governatore debba guadagnare di più come ho promesso durante la mia campagna (Notimex, 24 settembre 2001).

Il Firuláis (che dovrebbe stare in un circo perché un cane che sa contare è sempre un'attrazione) fece i suoi calcoli ed annunciò: 360 mila pesos (36.000 euro) al mese. Poi condiscendente ha aggiunto: "360 mila pesos, meno le tasse, probabilmente ne restano circa 200 mila, e non è molto (...), nessun politico ha più responsabilità di me e invece ci sono dei politici che guadagnano di più ed esentasse".

"Guadagnano di più"? Chi sta scrivendo non è un cane ma sa far di conto: 200 mila pesos netti al mese, al cambio di 10 pesos per un dollaro sono 20 mila dollari al mese, 240 mila dollari all'anno (senza contare premi, benefits e chissà quante altre cose, ma il Firuláis lo sa bene). Lo studio "I salari degli alti funzionari in Messico da una prospettiva comparativa", dei ricercatori del CIDE Laura Carrillo Anaya e Juan Pablo Guerrero A., riporta che il presidente degli Stati Uniti, nel 2002 percepiva un compenso netto di 243 mila 600 dollari l'anno. Quindi, questo è l'ordine di grandezza di Loyola che guadagnerebbe quasi come Bush (forse perché hanno lo stesso quoziente intellettivo e più di quello che guadagnano, insieme, i presidenti di Argentina, Brasile, Cile e Spagna).

La "modestia" del Firuláis non finisce qui. Per un evento di 15 giorni, Loyola ha speso 63,9 milioni di pesos per la costruzione dell' "Ecocentro Expositor" (meglio noto come "Egocentro"). Tutta l'operazione d'appalto puzza. Il Parlamento dello stato verificò che l'appalto era stato concesso a Oliver SA de CV senza nessun concorso. Alle richieste di chiarimento, il Firuláis rispose che era per il bene del popolo. Nella città di Querétaro, che durante la stagione delle piogge subisce inondazioni, il governo panista spese 210 mila pesos non per un miglior drenaggio delle acque, ma per comperare un mezzo anfibio che, ovviamente, non serve a niente (cfr. Rubén Lugo Sánchez, op. cit).

Nella capitale dello stato si promuove il "Messico del Cambiamento" che vuole il PAN. L'installazione di posti di blocchi della polizia in pieno centro città (che violano la Costituzione che, paradossalmente (!) è stata firmata proprio qui), insieme all'esibizione di poliziotti d'élite in motocicletta e lussuose pattuglie che hanno la nobile missione di proteggere industriali e turisti, definiscono chiaramente il progetto panista di nazione.

Non c'è niente come la famiglia che ti aiuta a governare. Il fratello del governatore è il proprietario della filiale locale di TV Atzeca e, insieme ad altre stazioni radio ed alcuni periodici, le "birbonate" di Loyola vengono rapidamente occultate.

Ma anche così, c'è chi non si lascia controllare. Quella che segue è una nota di Reforma che al giornalista autore dell'articolo costò il furto dell'auto all'interno di casa sua:

"Si sospettano distrazioni di fondi da parte di Loyola. L'arricchimento dell'attuale governatore di Querétaro è inspiegabile. Di Fernando Paniagua /Grupo Reforma. Querétaro, Messico (30 gennaio 2003). Il deputato locale indipendente Marco Antonio León Hernández ha reso noto che il governatore Ignacio Loyola Vera, per i lavori di costruzione della sua casa, ha acquistato marmo importato dalla Francia per una spesa di 6 milioni di pesos, per cui si sospetta un probabile inspiegabile arricchimento. Intervistato dal notiziario locale Enlace, León Hernández ha confermato "Qui c'è un dato preciso e concreto: in questi giorni gli è arrivata dalla Francia una fornitura di marmo per 6 milioni di pesos" (Grupo Reforma Servicio Informativo).

E prima, in ottobre, è apparsa la seguente notizia riguardo una specie di castello che si sta costruendo di nascosto: "Loyola sta costruendo la sua casa ad immagine e somiglianza di Los Pinos. Francisco Flores Hernández, El Financiero, 2 ottobre. Con l'obiettivo di costruirsi una casa di campagna, il governatore Ignacio Loyola Vera ha invaso 20 ettari di terre ejidali nella comunità di Ajuchitlancito, nel municipio di Pedro Escobedo, come denunciato dagli ejidatari del posto. Oltre alla sottrazione di terre di cui sono stati oggetto, 20 ejidatari sono stati denunciati penalmente dal governatore Ignacio Loyola Vera con l'accusa di aver sottratto 100 ettari di terreno. Nella conferenza stampa, Braulio Alvarez Botello, a nome dei 216 ejidatari coinvolti, ha mostrato documenti che provano la loro proprietà delle terre ed ha raccontato che persone non identificate li hanno informati che i terreni presumibilmente invasi appartenevano al governatore Ignacio Loyola Vera".

Non è tutto. Nel luglio del 2001, nel bel mezzo della scandalo sullo spionaggio scoperto nello Stato del Messico, il Firuláis ammise che anche in Queretaro si realizzava lo stesso tipo di spionaggio per "la sicurezza dello stato". Sulla spinta delle denunce pubbliche intervenne la PGR invitandolo a dichiararsi pubblicamente ed al suo rifiuto, gli inviarono un questionario al quale, secondo alcuni media locali, rispose per iscritto. Fino ad ora la PGR si è rifiutata di rendere pubbliche le risposte.

Riassumendo: Loyola è così popolare che a suo carico ha solo otto procedimenti politici.

Il Firuláis è un fenomeno isolato dentro Azione Nazionale? Parrebbe di no. Le sue arroganze da reuccio e le sue corruttele si ripetono tra deputati, senatori, governatori e presidenti municipali di questo partito. A confermarlo è Diego Fernández de Cevallos.

Il dibattito sulla lotta interna al PAN tra i dottrinari (seguaci di Manuel Gómez Morín) ed i Barbari del Nord è una farsa. Non esiste nessuno, oggi, in Azione Nazionale che realmente rivendichi il pensiero di Gómez Morín. Lo studio e la sistematizzazione del pensiero di Gómez Morín è stato affidato a Rodríguez Prats (senatore plurinominale del PAN per il Tabasco ed artefice del mantenimento del PRI al governo di questo stato) che fino al 1993 è stato dirigente del PRI. Questo signore, noto per la sua totale mancanza di ideologia panista e che è stato arruolato nelle file del PAN da Fernández de Cevallos, ha scritto un libello intitolato: "La grande eredità della dottrina del PAN". Egli è incaricato di formare (presumibilmente) i quadri politici del PAN "nell'ideologia" di Gómez Morín. Tempo fa, questo provocò il disgusto di José Angel Conchello, che se ne andò arrabbiato da uno di questi corsi di "formazione" rimproverando la direzione panista di aver assegnato questo compito ad un avventizio.

L'unica e vera dottrina del PAN attuale è la religione del potere e del denaro. Questo è stato un processo che si sviluppa da diversi anni. In questo processo una persona è stata chiave: Diego Fernández de Cevallos. Egli è riuscito, replicando la dea Kalì, ad allungare le sue braccia sugli uomini e le donne del denaro, ed inserirsi nella classe politica di tutti i partiti, tra i governatori di tutti i partiti, nei settori della Chiesa che contano, tra i suoi consimili i capi del narcotraffico ed anche, all'interno del PAN. Diego Fernández de Cevallos (Città del Messico, 1942) ha iniziato la sua carriera politica nel gruppo universitario di estrema destra MURO, fondato da Abascal padre. Questo gruppo di ispirazione fascista, fu utilizzato dalle autorità universitarie fino al 1966 come strumento di repressione e controllo all'interno dell'università. Nel 1968 era dirigente della gioventù panista e cercò di mostrare una certa vicinanza con il movimento che non andò però oltre ad alcune dichiarazioni. Quando Pablo Emilio Madero divenne dirigente del PAN, Diego venne congelato e per alcuni anni la sua stella si eclissò. Fu ripescato da Luis H. Alvarez e sotto la sua ombra iniziò a costruire il suo potere personale.

Dal punto di vista professionale, egli eredita il portafoglio clienti di Manuel Gómez Morín (tutti uomini molto potenti). Inizia così a tessere una relazione con i proprietari del denaro che diverrà il suo trampolino di lancio.

Dopo un breve scontro con Carlos Castillo Peraza, Cevallos diventa capo del PAN controllando la base della sua struttura burocratica, con un portafoglio clienti che approfittano di informazioni riservate per vincere cause contro lo Stato, con il controllo di settori importanti di senatori e deputati di altri partiti (non si deve dimenticare che quando fu approvata "fast track" la controriforma indigena, il deputato del PRI Rocha Cordero disse ai panisti presenti: "Dite al Capo Diego che è servito").

Solo i priisti chiamano "Capo" Diego Fernández de Cevallos. Nei circoli delle procure gli hanno trovato un soprannome più adatto che, inoltre, lo raffigura molto bene: La Coyota [la sciacalla] (appellativo che pare non piacergli per niente perché si è sempre dato arie di gran "maschietto".

Alcuni esempi che dimostrano le influenze de La Coyota: Il caso della società Del Valle che vinse una causa contro il Ministero delle Finanze per il pagamento dell'IVA, sostenendo che il suo prodotto era succo naturale e che quindi la frutta era esente dall'IVA. La cosa incredibile è che la "giustizia" obbligava il Ministero delle Finanze a rimborsare l'IVA di vari anni a questa società. Ma risulta che l'IVA non fu pagata dalla società ma dai consumatori, eppure si decide di rimborsare il denaro alla società. Chi era il rappresentante legale di questa società? Diego Fernández de Cevallos. Quanto intascò La Coyota? Circa un milione e seicentomila pesos. La famiglia Ramos Millán vince una causa per questione di terre contro la Segreteria di Riforma agraria, il che significa che questo ente deve pagare una somma superiore a tutto il suo bilancio annuale. Chi era il suo rappresentante legale? Diego Fernández de Cevallos. Quanto va a La Coyota? Un milione duecentoquattordicimila pesos. Se a questo aggiungiamo quanto si prende per il "salvataggio" della banca Atlántico-Bital (circa 13 milioni di pesos), La Coyota, il "Capo" dei priisti, si è comodamente intascato più di 15 milioni di pesos (dati rilevati da "Dinero". Enrique Galván Ochoa. La Jornada. 12 luglio 2002).

Inoltre, La Coyota Fernández de Cevallos ha acquistato 20 ettari di terra di fronte al Nuovo Aeroporto Intercontinentale di Querétaro, che sta costruendo il suo cucciolo, il Firuláis Loyola. Per questi terreni, La Coyota ha pagato "solo" un milione cinquecentomila pesos (Notimex, 2 agosto 2002), cioè qualcosa come 75 mila pesos per ettaro (una "piccola" differenza rispetto ai 20 centavos pagati per ettaro ai contadini di Toluquilla, Querétaro).

Il Signore dei Cieli, Amado Carrillo, è ricoverato nell'ospedale Santa Elena. Muore presumibilmente in questo nosocomio dopo una liposuzione. Chi è il rappresentante legale di questo ospedale? Diego Fernández de Cevallos. Quanto intascò per "l'incarico" e quanto per la "morte" del narcotrafficante? È un mistero. Lo stesso capo del narcotraffico fu vegliato con una cerimonia funebre il cui rappresentante legale era Fernando Gómez Mont (socio e figlio putativo di Fernández de Cevallos).

Alcuni anni fa, la PGR accusò la Finanziaria Anáhuac (proprietà a quell'epoca del figlio di Miguel de la Madrid e di suo nipote) di essere un luogo di lavaggio di denaro sporco del narcotraffico. Il suo rappresentante legale? Diego Fernández de Cevallos.

Questi sono alcuni dei "clienti" de La Coyota. Questo portafoglio clienti lo ha fatto diventare uno degli uomini più ricchi del Messico senza che i riflettori vengano puntati sulla sua fortuna e sui suoi tranelli di avvocato.

L'obiettivo di Fernández de Cevallos, da Carlos Salinas de Gortari fino ad oggi, sembra sia stato quello di diventare il secondo uomo più importante del paese senza essere presidente del Messico, cioè, senza i fastidi che questo comporta. La Coyota è stato fondamentale per eliminare la pressione sociale nei confronti di Salinas de Gortari, promuovendo l'incendio delle schede elettorali del 1988; è stato l'artefice dell'idea che "Salinas era un presidente illegittimo che si poteva legittimare con le proprie azioni" anche se era qualcun altro ad esercitarle. È stato incaricato di promuovere e votare tutte le iniziative politiche ed economiche del periodo salinista che smantellavano la ricchezza nazionale e la consegnavano nelle mani di un pugno di avventurieri, che dalla notte alla mattina diventarono ultramilionari (tutti clienti di La Coyota).

Parallelamente, è riuscito ad inserire diversi suoi peones nelle maglie del potere, così Fernando Gómez Mont fu consulente di Ernesto Zedillo per la modifica della legge sulla giustizia, in particolare per quanto concerne il pensionamento di una buona parte dei vecchi giudici della Corte Suprema. Durante la discussione della legge, per i deputati ed i senatori del PAN, la sorpresa fu che all'altro lato del tavolo si trovava il loro correligionario Gómez Mont. Quando se ne lamentarono con Fernández, questi ha semplicemente sorriso astutamente.

Anche un altro dei suoi peones, Fauzi Hamdan, fu consulente di Zedillo nell'Assemblea del DF. Più recentemente è venuta alla luce l'importanza che ha avuto questo individuo nel gruppo "gli Amici di Fox". Il punto sarebbe sapere per chi ha lavorato. Oggi come oggi, nessuno, neppure l'IFE possiede tante informazioni sugli "Amici di Fox" come Fernández de Cevallos. Da qui la reazione violenta di Lino Korrodi. Egli è venuto a sapere che Diego sapeva e sa di non voler essere il capro espiatorio delle lotte (tragedie? Farse?) di palazzo. Un suggerimento gratuito all'IFE ed alla PGR: investigate sul rapporto Hamdan-Fernández de Cevallos e mettetelo in relazione con "gli Amici di Fox" (consiglio l'uso di mascherine per naso e bocca, perché quello che incontrerete puzzerà).

Non sarebbe avventato pensare che Fernández de Cevallos vuole introdurre nel paese una riedizione del callismo (il "cevallismo"). Un potere pratico da dietro il trono. Un potere al servizio degli uomini e delle donne del denaro, con una corte che lo riverisce o che, simulando opposizione, non sono altro che i suoi buffoni. In ultima istanza, questo individuo è il ritratto vivo e fedele del sistema politico messicano.

Se in una certa epoca questo fu rappresentato da Saturnino Cedillo, poi da Gonzalo N. Santos, e quindi da Rubén Figueroa e Carlos Hank González, oggi, in camicia bianca ed abito Armani, nella sua Jaguar dai sedili di cuoio, il sistema politico messicano è disegnato da un individuo di bassa specie di nome: Diego Fernández de Cavallos, alias La Coyota.

Il Firuláis Loyola e La Coyota Fernández de Cevallos non sono tutto il PAN. Ma sono gli elementi più scandalosi che il PAN offre come programma di governo.

Perché la corruzione e l'imbecillità non solo generano denaro per coloro che si "allineano", ma diventano un modo di fare politica, la politica del "governo del cambiamento".

Brandendo la stupida intolleranza della destra cattolica e con argomenti "filosofici" da rivista dei parrucchieri, il PAN è governo.

Carlos Monsiváis, non a caso l'analista più lucido ed incisivo che descrive l'avanzata della destra in Messico, nel deserto mediatico (riguardo la critica politica) del 2000, lanciava un avvertimento su ciò che sarebbe diventato il paese con l'allora "governo della vittoria culturale" (o anche "governo di centro-sinistra" per i fautori del "voto utile"), ed oggi "governo del cambiamento". Insieme a Jenaro Villamil, nella rubrica ora scomparsa Por mi madre, bohemios, Monsiváis sezionava, in quell'epoca, il cadavere del sistema politico messicano e quello che prevedeva allora, oggi è terrore quotidiano nelle terre messicane. Ecco alcuni esempi di quello che trovò nei giorni dell'euforia del "cambiamento":

- "inviterò il mio gruppo di lavoro le migliori persone di Aguascaliente. Non mi importa di che partito siano, non mi importa di che religione, ma non inviteremo omosessuali". Sindaco eletto di Aguascalientes, Luis Armando Reynoso Fermat, alcuni giorni prima dell'insediamento nel 1998. Citato dal leader priista Armando López Campa. Notizia di Mario Luis Ramos Rocha. Pagina 24, 26 agosto 2000.

- Chi è colpevole di uno stupro? È forse colpevole il bimbo che deve nascere? Allora, perché lo uccidono? Che castrino il violentatore." (Ma se gli strumenti più efficaci sono quelli preventivi, che lo si faccia prima che violenti qualcuno) Vescovo Onésimo Cepeda. Notizia di Diego Badillo. Unomásuno, 7 settembre 2000.

- "Le autorità educative del governo panista della Bassa California, hanno reso effettivo un regolamento che proibisce, tra altre cose, di utilizzare il trucco nelle scuole secondarie o indossare minigonne o scarpe con tacchi alti per evitare rilassatezza di costumi (Chiaro, i tacchi obbligano ad ondeggiare, l'ondeggiamento provoca l'occhiata, e l'occhiata sfocia nell'ateismo. La R). I maschi non possono presentarsi con i capelli lunghi perché contravviene al principio dei buoni costumi della scuola secondaria" (Compagni del voto utile, la storia vi dà ragione anzitempo). Notizia di Jorge Alberto Cornejo, La Jornada, 21 settembre 2000.

- "La scultura di Sebastián per ricevere il nuovo millennio e sviluppare l'arte urbana (Sic che si congela in posa di ammirazione) è importante quanto l'acqua potabile in un quartiere". (Meno, perché l'acqua potabile manca di forma artistica duratura). Consigliere del PAN Eduardo Rosales, contrario al finanziamento per un monumento di Sebastián, citato da Juan José Doñán, Público, 30 settembre 2000. All'inizio il progetto, secondo il PAN di Guadalajara, non sarebbe costato un centesimo al municipio perché sarebbe stato finanziato da patrocinatori attraverso un concorso. Poi, il lavoro venne assegnato direttamente a Sebastián per il "suo grande prestigio" e perché "non chiedeva compenso per il lavoro" e se non si era presa in considerazione l'opinione degli abitanti di Guadalajara, era perché "l'autorità non può consultare ogni cittadino". Fino ad ora, il costo ha sfiorato i 21 milioni di pesos, sostenuto quasi completamente dal governo.

- Dal repertorio del governatore Fernando Canales Clariond (oggi segretario Economico): "Gli incendi si susseguono. Non sono un pompiere. (Riguardo all'esplosione del Cydsa con oltre sessanta feriti). Le donne ed i bambini si gasano, si autogasano. Non ci andrò. Non so rattoppare serbatoi, il problema è loro e non mio, non sono un esperto, non si tratta di dar spettacolo. Gli abitanti di Nuevo Leon non hanno bisogno del Viagra, in questo senso c'è abbastanza vigore".

- "Per prima cosa bisogna capire che l'organizzazione di un governo o di una serie di istituzioni non è che un mezzo per raggiungere un fine. In quanto al resto, era evidente che gli aggiustamenti erano una necessità imperativa. E' come se hai un'utilitaria ed ora hai deciso che vuoi una Ferrari o se sulla tua auto hai dei pneumatici normali e vai sulle strade sterrate. È chiaro che c'è bisogno di aggiustamenti!... (Ma non raccomandiamo di fare qualcosa di indebito per avere un'utilitaria. La pratica R.) In questo lavoro devi capire che tu non sei un fiore, ma un fioraio (Sic, che si moltiplica fino alla potenza). Il fioraio non deve essere più bello del fiore. Per questo devo concentrarmi ed essere aperto all'ascolto, ascoltare e ascoltare. Quando esprimi un'opinione, è perché hai già ascoltato tutti". (Sic, ma è andato dall'otorino?) Ramón Muñoz, conduttore della consulta nazionale per eleggere gli uomini migliori di Vicente Fox. Intervista di Alberto Aguirre. Milenio Diario, 13 novembre 2000.

- "Prima di negoziare l'aumento dei minimi salariali, si deve definire il modello di paese che vogliamo (Attonita per la sorpresa, la R. capisce solo adesso che il governo del presidente Fox non ha mai definito il modello di paese che vogliamo. D'altra parte, non è ancora andata in pensione la Costituzione che all'articolo 123 dice qualcosa riguardo ai salari). Se si vogliono alti indici di inflazione, torniamo al vecchio schema di offrire aumenti di emergenza, aumenti folli di manica larga (D'accordo con la R.: meglio promuovere ribassi sensati per infondere rispetto alla scarsezza patriottica), e questa strada ha già dimostrato il suo fallimento". Segretario del Lavoro, Carlos Abascal. Notizia di Armando Flores. Reforma, 30 novembre 2000.

C'è più del PAN, molto di più... La nube ha già ripreso il suo candido volo e, portata da un vento che canta con José Alfredo Jiménez "Fummo nuvole che il vento spostò / fummo pietre che sempre cozzarono / gocce d'acqua che il sole asciugò / sbornie che non terminarono ", arriva a Luglio e se ne va verso Guanajuato...

Dalle montagne del Sudest Messicano

Subcomandante Insurgente Marcos

Messico, gennaio 2003


(traduzione del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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