La Jornada - Venerdì 10 ottobre 2003
L'attore è un alleato di Pete Wilson, promotore di leggi antimmigrati
Con Terminator ritornerà l'ostilità contro i messicani in California
"In Washington credono che noi siamo pazzi: siamo la barzelletta di tutto il paese"
JORGE CORNEJO, RUBEN VILLALPANDO E ERNESTO MARTINEZ - CORRISPONDENTI

Il parlamentare democratico Bob Filner, che rappresenta le comunità della frontiera del sud della California, ha detto che l'ascesa di Arnold Schwarzenegger al governo di quello stato potrebbe avere conseguenze negative per i messicani residenti lì.

Intervistato dal quotidiano "Frontiera", ha detto che il processo di destituzione contro il governatore Gray Davis ha fatto sì che in Washington lo stato di California fosse visto come un'entità instabile e poco seria. "In Washington credono che noi in California siamo pazzi e dicono che il processo di destituzione è un barzelletta; siamo la burla di tutto il paese in questo momento".

"Di Schwarzenegger sappiamo molto poco, però una delle cose che sappiamo è che il suo principale alleato politico è Pete Wilson, il governatore di California che ha promosso la legge 187 che chiaramente attentava contro la comunità migrante".

Il trionfo di Schwarzenegger significa che la regione ritornerà al clima di ostilità che si è vissuto durante l'era di Pete Wilson al potere.

Filner non ha scartato la possibilità che i democratici inizino a promuovere un movimento di destituzione contro l'immigrato d'origine austriaca. "I repubblicani ci hanno insegnato il percorso della destituzione e non vedo perché noi pure non lo dobbiamo seguire. Soprattutto se si proveranno le accuse delle donne che dicono esser state molestate da Schwarzenegger". Inoltre "Schwarzenegger non sa niente di politica e molto difficilmente otterrà consensi fra i parlamentari con cui dovrà lavorare".

Da parte sua, la Rete del sudest per la giustizia ambientale ed economica - formata da più di 50 organizzazioni civili degli Stati Uniti e del nord del Messico - ha richiesto una frontiera giusta che permetta il movimento libero della gente e dei lavoratori, non solo di beni e capitali.

Cipriana Jurado, portavoce di questa organizzazione, ha dichiarato in Città Juárez, Chihuahua, che devono cessare le pratiche razziste, xenofobe e di persecuzione nella regione per lasciare il passo all'uguaglianza, alla fiducia, alla solidarietà ed all'amicizia, visto che i "senza documenti" non sono delinquenti e non devono essere trattati in questo modo perché vanno solo in cerca di migliori condizioni di vita.

Elorduy Walther: Schwarzenegger deve rendersi conto della dignità dei migranti

Il governatore della Baja California, Eugenio Elorduy Walther, ha manifestato la sua preoccupazione per una politica di rispetto della popolazione dei migranti. "Gli chiedo (a Schwarzenegger) che si renda conto della dignità dei migranti, della necessità di rispetto a questa dignità, visto che sono persone che svolgono una parte importante nell'economia della California".

Elorduy Walther ha detto che membri dell'equipe di transizione dell'attore statunitense hanno già preso contatti con funzionari della sua amministrazione e spera di arrivare presto ad una riunione di lavoro. Ha ribadito che cercherà una relazione di lavoro simile a quella che ha avuto con il governatore Gray Davis, che è stato destituito martedì scorso.

In Michoacán, il governatore Lázaro Cárdenas Batel ha definito preoccupante l'arrivo di Arnold Schwarzenegger al governo della California, dove risiedono più di un milione di michoacani.

"Anche se si tratta di un problema interno agli Stati Uniti è qualcosa che ci tocca direttamente, perché si tratta di una popolazione (quella degli emigrati) che è prioritaria per noi e ci preoccupa non solo che esista un'autorità poco sensibile alle necessità e alla realtà dei migranti, ma che possa anche diventare ostile verso questa fetta di popolazione".

Ha aggiunto che confida che il resto dei politici dello stato della California, così come l'organizzazione dei migranti, riescano ad affrontare qualsiasi avversità e facciano valere il loro peso. "Se è così non ci sarà governatore che possa imporsi loro né che possa ledere i loro interessi".

Ha segnalato che i governi federale e statali devono spingere il rafforzamento delle organizzazioni dei migranti perché possano difendersi e far valere i loro diritti, anche se presso un'autorità che probabilmente non è la più affine a loro.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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