LA JORNADA - 8 AGOSTO 2003

Ampie aspettative di organizzazioni indigene per l'incontro di Oventic

I municipi ufficiali, fantasmi di fronte al nuovo vigore dell'autonomia india

HERMANN BELLINGHAUSEN - INVIATO

Municipio Autonomo San Andres Sakamch'en de Los Pobres, Chis., 7 agosto - L'incontro indigeno si addensa in Oventic col passare delle ore, nella vigilia dell'inizio di una nuova tappa dei municipi ribelli del Chiapas, una volta che hanno provato la loro esistenza, viabilità e forza. Tra oggi e domani si aspetta l'arrivo di circa 60 zapatisti italiani in più (ce n'è già almeno una decina), mentre arrivano in numero considerevole simpatizzanti ed osservatori da diverse parti del paese, così come dagli Stati Uniti, dal Canada e dallo stato spagnolo.

Simultaneamente, in Los Altos del Chiapas si rivela la portata reale dei governi autonomi. San Andrés, Polhó, San Juan de La Libertad e Magdalenas La Paz (in primo luogo) sono una dimostrazione di fin dove sono arrivati i governi di coloro che obbedendo comandano.

L'incontro di Oventic ha creato aspettative in altre organizzazioni indigene dello stato, specialmente in quelle indipendenti, però non mancano quelle ufficiali. Membri del PRI si stanno trasferendo già da Oxchuc, Huixtán e dalla frontiera con il Guatemala per essere presenti: anche loro vogliono un governo fatto da loro stessi.

In San Cayetano, la base militare più vicina all'Aguascalientes-Caracol di Oventic (a 5 chilometri di strada) mostrava questo pomeriggio una singolare attività. Un gruppo di soldati rinforzava la barriera di filo spinato a spirali che protegge quella posizione militare. Nelle basi di San Andrés, Santiago El Piñata e Porto Caté, le truppe sono ferme dentro le caserme.

In testa il capoluogo

In questa piazza centrale è sorta la richiesta di autonomia indigena durante i dialoghi di San Andrés, quando gli zapatisti l'hanno ricevuta dagli indigeni di tutto Messico e l'hanno resa nazionale. Allora esisteva già il municipio zapatista di San Andrés Sakamch'en. Non è casuale che San Andrés sia l'unico municipio ribelle le cui autorità occupano il palazzo municipale del capoluogo ufficiale. Il governo fantasma, naturalmente priista, che riceve risorse e programmi dall'erario statale, occupa una stanza in una casa ed esercita la sua autorità nel vuoto. Ci sarà chi si domanda dove va a finire tutto il denaro governativo che la maggioranza della comunità non accetta?

Costretto a dar segnali di vita adesso che la convocazione ribelle ha messo Oventic nuovamente sul palcoscenico del mondo, il governo municipale "costituzionale" ha seminato questa settimana annunci metallici su sfondo verde alla periferia di Jolnachoj. Come si ricorderà, in quella comunità vicino a Oventic si trovavano una base militare e un posto di blocco fin dagli inizi del 2001 e si sono ritirati come risposta dell'allora nuovo governo di Vicente Fox ad una delle condizioni dell'EZLN per riprendere il cammino del dialogo. Le altre condizioni, come si sa, non sono state rispettate ed i "15 minuti" della campagna foxista sono arrivati quasi ai tre anni e non si vedono soluzioni in arrivo.

Adesso il "municipio" ufficiale pubblicizza la costruzione di 119 latrine e di una fossa settica nella comunità priista di Jolnachoj. Costo dell'opera: un milione 564 mila 837 pesos. Il municipio ribelle non ha questa somma per costruire le latrine né per nient'altro…

In questo stesso paese di San Andrés (ufficialmente Larráinzar) si localizza una delle basi militari più importanti di Los Altos. E uno si domanda se il fantasma del "governo costituzionale" potrebbe esistere senza la presenza delle truppe federali.

Oggi si è registrato il ritiro degli effettivi castrensi in Los Altos. In San Andrés, San Pedro Polhó e San Juan de La Libertad: le truppe sono chiuse dentro le loro caserme, il che, nel secondo e nel terzo caso, risulta straordinario, dato che passano normalmente il tempo pattugliando comunità e accampamenti di profughi.

Le installazioni municipali autonome da vari giorni non aprono qui, dato che tutta l'azione si è spostata nella comunità di Oventic. Cosa strana, le strade centrali di San Andrés sono bloccate da opportune "opere" governative che agiscono come barricate di un luogo che nuota nel vuoto che si merita lo spurio municipio ufficiale.

Clima e attesa

"Autogoverno!" s'intitola provocatoriamente il mitico Tiempo di San Cristóbal de Las Casas ("che informa e orienta") nel suo numero speciale 102, che ieri è uscito di nuovo. Concecpión Villafuerte e Amado Avendaño hanno riprodotto la serie intera di comunicati zapatisti che hanno annunciato nel mese di luglio l'evoluzione della autonomia ribelle in Chiapas.

Lungo il pendio che scende al Caracol di Oventic ricevono gli ultimi ritocchi lo Spaccio Cooperativo Che Guevara e l'Ufficio delle Donne, vicino allo Spaccio del Filo La Democrazia, dove le artigiane ribelli mostrano la loro maestria tessile.

Al fondo, il grande palcoscenico del ex Aguascalientes riluce ringiovanito e pronto. Nelle sue vicinanze sbocciano le tende delle "società civili" e una fila di piccole postazioni di indigeni in attesa della grandissima festa.

Un trasporto di nuovi e fiammanti frigoriferi di coca cola sorprende gli osservatori civili internazionali, di nuovo sconcertati di fronte ad alcuni aspetti dell'eclettismo zapatista, che non si inquieta per l'invasiva "scintilla di vita". Alla periferia di Oventic, i giornalisti provano i loro trasmettitori satellitari sul tetto delle loro automobili. Anche se i numerosi incappucciati, che a partire da oggi controllano l'accesso al Caracol, ribadiscono che la stampa non avrà il permesso d'entrare prima di sabato, giornalisti, cameraman e fotografi si affollano all'entrata.

In altre regioni si sono registrate minacce e provocazioni che rivelano il nervosismo di gruppi vincolati con la strategia antiguerriglia e paramilitare. In Altamirano, mani interessate provocano incidenti in Nueva Galilea, Nuevo Altamirano e nell'ejido Morelia da dieci giorni. La comunità di K'anak'il, nel municipio autonomo Olga Isabel, è minacciata dalla banda di Los Aguilares. Di notte si odono spari nei dintorni. I trasportatori priisti di Ocosingo cercano di ostacolare il passaggio delle basi zapatiste. Eppure, come direbbe Galileo, i Caracoles si muovono.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



logo

Indice delle Notizie dal Messico


home