La Jornada - Venerdì 8 agosto 2003

Difesa della terra
Indigeni del DF e dell'Edomex si alleano

ROSA ROJAS

Esercitando "nei fatti" la loro autonomia, autorità delle comunità indigene di Tepexoyuca, Atlapulco, Huixquilucan e Coapanoaya, dello Stato del Messico, hanno creato l'Unione dei Popoli per la Difesa della Montagna Otomí-Mexica (UPDMOM), "per difendere il territorio che rivendicano come padroni in realtà e di diritto, concesso con una risoluzione presidenziale ed un piano definitivo da tempi immemorabili". Inoltre, hanno concordato di "sollecitare alle dipendenze che prima di porre in esecuzione le decisioni di governo si consulti i proprietari e padroni della terra": così ha dichiarato il presidente del commissariato dei beni comunali di San Pedro Atlapulco, Roberto Villela.

Con una lunga storia di organizzazione in difesa delle loro risorse naturali (tre decenni fa hanno buttato fuori dai forestieri che avevano acquistato terre comunali; nel 2001 hanno tagliato l'acqua delle condutture al municipio di Lerma, che si rifiutava di pagare una quota per servizi ambientali; hanno sporto denuncia contro le riforme in materia di diritti e cultura indigeni e un'altra contro un accordo della Segreteria di Salute che restringe l'uso delle piante medicinali). Atlapulco - parte del cui territorio si trova nel Distretto Federale - partecipa anche all'Alleanza del Monte delle Croci.

Le comunità hanno presentato la loro preoccupazione per il grave deterioramento ecologico del loro territorio - nella zona boscosa del DF - ed hanno richiesto di discutere con autorità locali e federali una strategia per affrontarlo.

Nell'intervista collettiva - a cui hanno partecipato il segretario del commissario di beni comunali, Julio Jiménez Peñaloza, il tesoriere Felipe Baltazar Negrete ed il presidente del consiglio di vigilanza, Guillermo Díaz Tovar - hanno comunicato che nel caso risultino infruttuose le azioni intraprese dalla comunità di fronte ai tribunali (visto che ci sono già stati dei precedenti) denunceranno questa violazione ai diritti comunali alle istanze internazionali come l'Organizzazione Internazionale del Lavoro o la Corte Interamericana dei Diritti Umani.

Le autorità agrarie di Atlapulco - indigeni ñañús - hanno spiegato che una delle principali ragioni per cui si è formata la UPDMOM è "per frenare gli interessi imprenditoriali nella regione".

Tutte le comunità che vi partecipano hanno avuto problemi con la loro vicina comunità di Acazulco, dove "alcune persone si prestano per aggredire le altre comunità ed il suo avvocato, Ruanova Zárate, è stato segnalato come vicino al gruppo Atlacomulco".

Villela Solano ha spiegato inoltre che Atlapulco "si è congiunto con Xalatlaco e con Ajusco", comunità che nei giorni passati hanno avuto seri problemi tra di loro. "Vogliamo fare un appello ai nostri vicini perché ci sia serenità, perché si risolvano i problemi secondo la legge e si accetti ciò che i tribunali hanno deciso". Ha segnalato che "ci sono cinque sentenze sfavorevoli nei confronti di Xalatlaco".


Chiedono una soluzione in Yosotatu, Vista Hermosa e Yosonotú

Gruppi mixtecos invieranno una delegazione per partecipare ai festeggiamenti zapatisti

Il Fronte delle Comunità Mixtecas (FCM) di Oaxaca ha dichiarato che invierà una delegazione ad Oventic, Chiapas, per partecipare ai festeggiamenti zapatisti e per denunciare la mancanza di soluzione - da parte dei governi federale e statale - dei problemi di San Pedro Yosotatu e San Isidro Vista Hermosa, agenzie municipali di Tlaxiaco, così come del municipio di Santa Catarina Yosonotú.

In un comunicato, il fronte ha affermato che l'iniziativa zapatista di invitare la società civile alla installazione delle "giunte del buon governo", così come alla creazione dei Caracoles, "rappresenta un'opportunità per riunirci tra tutti, di conoscerci e di costruire un cammino di unità per affrontare i problemi di tutti i popoli e delle comunità indigene di Messico".

Denunceranno la mancanza di soluzione allo sgombero delle terre ejidali di San Pedro Yosotatu da parte degli abitanti di San Sebastián Nopalera, Putla, Oaxaca, "aizzati" dall'Unione Contadina Democratica e chiederanno il castigo dei responsabili e il pagamento dei danni subiti.

Così come, la risposta nulla allo sgombero delle terre comunali di Santa Catarina Yosonotú da parte degli abitanti di Santa Lucía Monteverde, anche loro "aizzati" dall'Unione Contadina Democratica.

Inoltre non c'è stata risposta alle richieste di: castigare le autorità ed i vicini di Santa Cruz Nundaco ed i membri del Fronte Nazionale Indigeno e Contadino per le aggressioni contro le autorità e gli abitanti della comunità di San Isidro Vistahermosa; riconoscere le loro autorità elette democraticamente e rispetto degli impegni di opere sociali contratti dal governo statale con ognuna delle comunità.

"Rispondiamo all'appello zapatista con il cuore nella mano per estenderlo a tutti i compagni che camminano su vie simili alla nostra, convinti che l'unità sia necessaria per raggiungere i nostri obiettivi. Speriamo di trovare orecchie ricettive", afferma l'organizzazione.

ROSA ROJAS


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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