La Jornada 8 gennaio 2003

LA COCOPA CHIEDE ALL'EZLN DI STABILIRE UNA DATA PER LA RIPRESA DEI NEGOZIATI

ANDREA BECERRIL

Dopo quasi due anni dall'ultimo incontro con il subcomandante Marcos e la dirigenza dell'EZLN, i membri della Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa) stanno cercando un avvicinamento con i ribelli chiapanechi. Ieri, dopo una riunione plenaria, l'organismo legislativo ha convocato gli zapatisti ad un incontro in cui si definisca "la logistica per la ripresa del dialogo".

Il presidente in turno della Cocopa, il deputato del PAN Fernando Pérez Noriega, ha reso noto il comunicato indirizzato agli zapatisti. È un documento di soli tre paragrafi in cui la commissione "riconosce ed accoglie l'atteggiamento positivo della comandancia dell'EZLN di riprendere la via del dialogo quale cammino per la ricerca di una pace degna, giusta e duratura".

Pérez Noriega e i deputati del PT José Narro Céspedes e Félix Castellanos ritengono opportuno rivolgere questa esortazione all'EZLN affinché si incontri con la Cocopa perché "le condizioni sono cambiate" in quanto, negli ultimi giorni dell'anno scorso e nel primo giorno del 2003, durante le mobilitazioni realizzate dagli zapatisti a San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, ci sono state dichiarazioni a favore del dialogo.

In questo senso, hanno affermato, la Cocopa è a disposizione dell'EZLN per lavorare alla ripresa dei negoziati con il governo federale.

Nel comunicato rilevano che la commissione "per legge ha l'obbligo di promuovere il processo di pace e favorire le condizioni necessarie affinché le parti del conflitto possano concordare i termini di un accordo di pace con giustizia e dignità".

Viste le condizioni, "la Cocopa invita l'EZLN ad una riunione per definire gli aspetti logistici di questo ritorno al dialogo".

Quindi, chiede "rispettosamente" agli zapatisti di fissare data, luogo ed ora per l'incontro con i parlamentari che compongono l'organismo di coadiuvanza.

Sebbene l'attuale Cocopa abbia avuto una sola occasione di incontrare la dirigenza dell'EZLN, i suoi membri sono fiduciosi su questo avvicinamento.

Ieri, durante la plenaria, i membri della Cocopa hanno analizzato la nuova congiuntura dopo la riapparizione dei comandanti dell'EZLN.

Alla fine, il petista Narro Céspedes ha precisato che ritengono che le condizioni politiche siano cambiate e che l'EZLN abbia espresso la volontà di partecipare e di godere di spazi di dialogo con il resto della società, "e la Cocopa si mette a sua disposizione".

Pérez Noriega, da parte sua, ha rilevato che alla fine dell'anno scorso e il 1° gennaio 2003 "i comandanti dell'EZLN hanno rotto il silenzio, che è stato interpretato dalla Cocopa come un segnale per riprendere il cammino alla ricerca della pace".

Il panista ha precisato che nella riunione non si è parlato delle critiche da parte dell'EZLN dell'incaricato per la pace, Luis H. Alvarez, perché non è materia di competenza della commissione. Il loro compito è invece collaborare affinché zapatisti e governo federale ritornino al tavolo dei negoziati.

"All'interno della Cocopa stiamo studiando un modo per riprendere il dialogo e la forma dello stesso".

Pérez Noriega ha ricordato che "non è una novità che l'EZLN squalifichi qualche interlocutore, ma ha sempre cercato una soluzione per continuare con i dialoghi".

È evidente, ha affermato, che la Cocopa debba "segnalare la sua totale disponibilità a riunirsi con l'EZLN. È altresì evidente che non era opportuno che fossimo noi a stabilire le condizioni per l'incontro".

"La Cocopa continuerà ad insistere ed adotterà tutta la pazienza necessaria per sostenere efficacemente il processo di dialogo", ha concluso Pérez Noriega.


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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