LA JORNADA - Mercoledì 7 maggio 2003

Zapatisti denunciano aggressione dell'ARIC

Si moltiplicano le minacce in diversi municipi autonomi di questa regione chiapaneca

HERMANN BELLINGHAUSEN - INVIATO

Municipio Autonomo Primero de Enero, Chis., 6 maggio - Le basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) della comunità Santo Tomás Axim hanno denunciato aggressioni contro la scuola autonoma ed un terreno agricolo di proprietà comunale da parte di membri della Associazione Rurale d'Interesse Collettivo (ARIC Indipendente, perredista).

Questi fatti si aggiungono a quelli di alcune settimane fa in altre regioni ribelli. A Jataté, nel municipio Ernesto Che Guevara, c'è stato un attacco da parte di membri dell'ARIC Ufficiale (priista). In Miguel Hidalgo, persone delle comunità Santa Rosalía e La Floresta (dove opera il gruppo paramilitare Los Puñales) hanno minacciato di morte ed espulsione le famiglie autonome.

Nella sede municipale di Primero de Enero, il consiglio autonomo dichiara: "I fratelli dell'ARIC stanno provocando la scuola autonoma. Avevamo un murales ed hanno iniziato a cancellarlo ed hanno scritto il nome della loro organizzazione. Hanno occupato la nostra scuola e portato dei maestri del governo".

"Noi non stiamo provocando, anzi", aggiunge e mostra alcune foto della scuola, prima e dopo la distruzione del murales e la spogliazione dell'immobile. Al posto di cieli stellati, leggende maya, un volto di Zapata, indigeni mascherati e scene comunitarie, oggi le pareti esterne della scuola sono di un bianco Comex che ha dovuto senz'altro richiedere varie "mani". Vicino al tetto, a lettere piccole e brutte, si legge: "Proprietà dell'ARIC Indipendente, Ocosingo".

Il rappresentante del municipio aggiunge: "Abbiamo citato i dirigenti di quei fratelli. Non accettano di liberare la scuola". Questo, nonostante che in Santo Tomás Axim vivano solo 4 famiglie dell'ARIC; il resto del gruppo fondatore di Santo Tomás che sono passati all'ARIC è ritornato a Tush'akihá (Oxchuc), loro comunità d'origine, e da là sono venuti per gli attacchi.

Questo fine settimana è scoppiato un presunto "problema agrario", spiegato così dal rappresentante zapatista: "I nostri compagni hanno un accordo di lavoro comunitario ed il municipio autonomo consoce le necessità di lavoro collettivo in queste terre: 200 compagni hanno ripulito un terreno il 12 aprile. Il 2 maggio siamo andati a bruciare le sterpi in 50. Lì c'è stato il problema".

Mentre parla lo accompagnano altri membri del consiglio (uomini e donne) e vari anziani che a volte pensano in tzeltal, affinando ciò che i loro portavoce ci dicono. Un secondo rappresentante dell'autorità autonoma prosegue la relazione dei fatti: "Quelli dell'ARIC Indipendente hanno organizzato delle donne per venire a dire, con in mano machete e bastoni, che la terra è loro. Questo non è vero e dato che i compagni non le hanno ascoltate, loro hanno tirato pietre e usato i machete; ma i nostri compagni, dato che sono uomini, non rispondono.
Le sorelle dell'ARIC sono tornate al villaggio, dove si sono organizzate con altri dei suoi e vogliono mettersi nelle case dei nostri compagni. Come li abbiamo visto arrivare con bastoni, abbiamo aspettato. Loro con la forza volevano entrare e distruggere il sentiero che va al campo (in disputa)", continua il secondo portavoce. "Tre basi donne sono state colpite. I compagni si sono difesi dentro le loro case".

Ieri l'ARIC Indipendente ha accusato pubblicamente gli zapatisti di attaccare contadini della sua organizzazione. Il portavoce degli zapatisti replica: "È stato esattamente il contrario. I fratelli dell'ARIC sono loro quelli che hanno fatto l'attacco. Un giorno prima era venuta la loro dirigenza e avevamo dato loro il compito di non provocare, ma non l'hanno rispettato".

È necessario spiegare che Santo Tomás Axim è stato fondato nel 1994, visto che erano state "recuperati" molti latifondi per l'allevamento nella regione di Ocosingo. Tutti uniti si sono organizzati nel municipio autonomo Primero de Enero. Col tempo e per i rigori della militarizzazione e della resistenza, "alcuni compagni si sono tolti dai servizi della comunità come organizzazione zapatista". Alcuni si sono affiliati all'ARIC Indipendente e sono ritornati ad Oxchuc; altri sono passati all'Organizzazione Regionale dei Coltivatori di Caffè di Ocosingo.

Dopo aver affermato che il municipio autonomo conserva la maggioranza nella comunità, aggiunge: "Sono ex compagni che nemmeno ringraziano di aver la terra grazie alla sollevazione". Un abitante di Ernesto Che Guevara mi commenterà più tardi: "Si tratta di una strategia. I gruppi sono consigliati dal governo statale per arrestare l'autonomia che sta prendendo sempre più forza".


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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