LA JORNADA - Mercoledì 6 agosto 2003

Dovranno attenersi strettamente alla Costituzione
Creel: il governo federale rispetterà le azioni indette dall'EZLN
Se ci sarà qualche discrepanza rispetto a quanto stabilisce la legge "agiremo di conseguenza"

ALONSO URRUTIA

Le azioni indette dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) saranno rispettate dal governo federale visto che esistono la libertà di espressione e quella di associazione. Ma dovranno attenersi strettamente alla Costituzione ed a quanto stabilito nella legge per il dialogo, ha avvertito il titolare della Segreteria di Governo (SG), Santiago Creel Miranda.

Parlando per il secondo giorno consecutivo del conflitto in Chiapas, Creel Miranda ha ribadito che la legge per il dialogo stabilisce molto chiaramente che "mentre ci sia questo contatto (tra il governo e l'EZLN) e ci sia disponibilità tra le parti, attraverso la Cocopa, come intermediario, la situazione deve continuare come è stata finora e naturalmente rimane valida pure la Legge d'Amnistia, che definisce i termini e le condizioni per affrontare la problematica in Chiapas, indipendentemente dal resto della legislazione".

- Non si scarta l'uso dell'Esercito?

- Per il momento è chiaro che stiamo rispettando le garanzie che ha ciascuno di associarsi, di avere libertà di espressione e la libertà di manifestazione. Se ci fosse qualche infrazione della Costituzione o delle leggi in materia, allora agiremo di conseguenza, però speriamo che questo non succeda...


Aumentano la militarizzazione e lo spionaggio

Tuxtla Gutierrez, Chis., 5 agosto - Organizzazioni non governative presenti nella zona indigena del Chiapas hanno denunciato un incremento considerevole di effettivi dell'Esercito, l'installazione di nuovi posti di blocco e lavorio di spionaggio nelle regioni da dove partiranno i partecipanti all'incontro organizzato dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).

Il Centro di Investigazioni Economiche e Politiche d'Azione Comunitaria ha avvertito che si prevede una maggior militarizzazione e violenza dei gruppi paramilitari per minare il rafforzamento dei municipi autonomi e dei nuovi Caracoles o delle nuove Giunte del buon governo.

Nella denuncia scrive che dopo i dieci comunicati emessi dal subcomandante Marcos nella sua qualità di portavoce di 30 municipi autonomi e del comando del gruppo insurgente, "immediatamente la reazione dell'Esercito è stata di nervosismo e c'è stato movimento di truppe, così come un'installazione di altri posti di blocco nei crocevia stradali".

Aggiunge che "i membri dello spionaggio militare visitano le comunità zapatiste offrendo caramelle ai bambini per ottenere informazioni su ciò che prepara l'EZLN. E si mascherano pure da venditori ambulanti per introdursi nelle zone meno accessibili, gironzolano attorno agli uffici di enlace civil e di diverse organizzazioni non governative".

Come parte del lavoro di spionaggio sui gruppi che parteciperanno all'incontro, quelli dello spionaggio militare - meglio noti come spie, in messicano "orecchie" - "lavorano pure come autisti nei taxi per muoversi in mezzo a tutta la rete d'informazione delle radio di comunicazione in San Cristóbal, Comitán e Ocosingo, in cerca di informazioni su ciò che prepara il EZLN e sull'arrivo della solidarietà nazionale e internazionale".

ANGELES MARISCAL - CORRISPONDENTE


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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