Comandante Omar
Tavolo: Zapatismo e giovani

EZLN: 20 y 10, el fuego y la palabra

Oggi 5 dicembre 2003, nell'ambito della campagna EZLN: 20 y 10, el fuego y la palabra, si svolgono tavole rotonde dal tema: I giovani e lo zapatismo

Il Comando Generale dell'EZLN ha inviato il seguente messaggio:

Il sistema zapatista di televisione intergalattica presenta il Comandante Omar, con l'intervento dell'EZLN al tavolo: Zapatismo e i giovani.

Buena sera, buongiorno e buona notte, dovunque voi siate e qualsiasi ora sia.

Vi parlerà il Comandante Omar sulla questione dei giovani.

Da molti anni ormai ci siamo resi conto che è necessario lottare per il futuro del nostro paese, perché fino ad ora non c'è stato rispetto e non abbiamo avuto diritti. Soffriamo tuttora di queste mancanze. Non si rispettano le nostre culture, i nostri modi di vestire, non ci vengono date le terre, soffriamo di molte carenze e nello stesso tempo ci inducono al vizio e ci obbligano a cercare denaro da altre parti o negli Stati Uniti. Tutto questo non ci aiuta ad andare avanti, al contrario, troviamo la morte, la droga e l'alcolismo, la prostituzione e tutto questo ci porta lontano dal nostro amato paese, dalla nostra patria, la nostra madre terra resta lontana. Non fatevi ingannare, andate avanti e lottate ma per il vostro paese, per la patria che vi ha visto nascere, che ha tutto quello di cui avere bisogno e non è necessario andarsene, non c'è bisogno che rotoliate come pietre da un posto all'altro se quello che abbiamo qui ci dà da mangiare, da vivere, ci dà allegria. Il fatto è che non ci appartiene, ce l'hanno tolto, ce l'hanno rubato. Ma noi zapatisti diciamo che da quando è cominciata la lotta sono iniziati a nascere i municipi autonomi. Qui i giovani zapatisti mettono in pratica le loro culture, il loro modo di essere, la loro capacità di fornire una buona istruzione o sanità, tutto quello di cui ha bisogno il nostro popolo.

Dobbiamo farlo perché siamo parte dell'eredità che ci hanno lasciato i nostri vecchi che ci hanno portato in questa terra ed in questo modo dobbiamo difendere, lottare per lasciare una storia per i figli che verranno dopo di noi e se non lo faremo, continueranno a togliercela. I governi non vogliono che lottiamo per progredire ma ormai abbiamo imparato la strada, ne abbiamo l'esempio per continuare a lottare: non fatevi ingannare, voi giovani non dovete andarvene, non abbandonate la vostra madre terra dove c'è tutto quello di cui c'è bisogno e dove viviamo da sempre. Per questo hanno lottato i nostri antenati, i vecchi, ha lottato Emiliano Zapata e gli eroi di questo paese, e dobbiamo continuare a difenderla perché è qui dove possiamo restare sempre, perché è nostra, perché siamo i veri padroni di queste terre.

Giovani: uniamo i nostri sforzi per andare avanti. Vedrete, non è vero quello che alcuni dicono: se diventi un ribelle o ti unisci a qualche organizzazione, ti uccideranno, ti perseguiteranno. E' vero, perché a qualcuno non piace questo, ma è l'unica cosa da fare. Lo vedete, noi zapatisti siamo in tutti i Caracoles per festeggiare il nostro anniversario. Compiamo 20 anni, 10 anni in guerra e 10 anni in clandestinità, ma siamo qui, non sono riusciti a sconfiggerci e continueremo, ma è necessario e se si deve morire che ne valga la pena: non si può morire solo per droga, per alcolismo o per non riuscire a trovare posto in cui vivere. A noi tocca morire perché altri vivano meglio, per i figli che verranno dopo di noi. Vi dico queste cose con tutto il cuore e spero che le sfruttiate e che le possiate ascoltare dovunque siate, inoltre ci congratuliamo da parte dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale con tutti i Comitati Clandestini che continuano in questa opera di cercare una strada per il futuro del nostro paese.

Un saluto dal Comando Generale.

Siamo qui e continueremo.

Dalle montagne del sudest messicano, Comando Generale dell'Esercito Zapatista

Molte grazie


(traduzione del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)

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