LA JORNADA - Martedì 5 agosto 2003

Narro: È una buona opportunità per riprendere il dialogo sulla legge indigena

Deputati andranno all'inaugurazione delle giunte di buon governo dell'EZLN

Martínez Veloz: Il Governo deve riconoscere con umiltà che non ha fatto abbastanza

MATILDE PEREZ e ENRIQUE MENDEZ

Annunciando che tre deputati andranno a Oventic come osservatori della formazione delle giunte di buon governo, i deputati José Narro Céspedes, presidente in turno della Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa) e Jaime Martínez Veloz hanno parlato dell'incapacità del governo di Vicente Fox di riallacciare un dialogo con l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN). Adesso questa è una nuova opportunità perché il Congresso riprenda la tematica della pacificazione in Chiapas.

Martínez Veloz ha aggiunto che dal Congresso deve partire con una "offensiva di pacificazione e una convocazione per gli zapatisti affinché, in San Lázaro, difendano l'iniziativa" di diritti e cultura indigeni che 160 parlamentari hanno di nuovo presentato.

Narro Céspedes ha detto che i rappresentanti della Cocopa - che si riunisce domani per definire il numero dei parlamentari che andranno in tutto - sperano di incontrare il subcomandante Marcos e il comando dell'EZLN, durante l'incontro in Oventic dei giorni 8, 9 e 10 di agosto.

Ha ribadito che il governo federale non ha dimostrato volontà politica di voler rispettare gli Accordi di San Andrés e questa è una nuova opportunità per ricostruire il dialogo, perché le parti si avvicinino nuovamente. "Si richiede una nuova volontà del Potere Legislativo e dell'Esecutivo affinché il tema dei diritti e della cultura indigeni entri nella agenda parlamentare".

"L'idea è di aiutare, nel quadro della coadiuvanza, a generare condizioni perché nuovamente ci possa essere dialogo tra le parti. Speriamo che in questo mese la Cocopa riesca nuovamente ad essere all'altezza di ciò che richiedono i popoli indigeni, ascolti le preoccupazioni dell'EZLN sul risorgimento dei gruppi paramilitari ed eviti che in Chiapas ci sia un bagno di sangue".

Ha assicurato che è nell'interesse dei parlamentari che la Cocopa metta in funzione il mandato che le diede il Congresso dell'Unione e che le concedono gli Accordi di San Miguel e di San Andrés, così come la Legge per il Dialogo e la Concertazione in Chiapas.

"Speriamo che i panisti, di fronte al fallimento elettorale, ci ripensino e assumano atteggiamenti più coerenti e legati alle necessità e alle richieste dei popoli indigeni, che riconoscano che è necessario discutere questo tema e che si aprano gli spazi per cercare di far approvare gli Accordi di San Andrés".

L'incontro organizzato dall'EZLN genera condizioni perché di nuovo il tema indigeno, che è rimasto inconcluso, venga ripreso in considerazione dal governo federale e si spera che anche il governo del Chiapas e il congresso locale rispondano sugli Accordi di San Andrés "in ciò che è di loro competenza".

Martínez Veloz ha detto che ha ricevuto un invito diretto dal comando zapatista per Oventic e che ha già risposto affermativamente e per scritto. La presenza di parlamentari sarà "un appoggio fondamentale" alla costruzione di ponti e per la ripresa del dialogo, del cui fallimento - ha detto - sono responsabili tanto il Potere Esecutivo quanto quello Legislativo.

"Solo diciamo agli zapatisti che ci sono 160 deputati che tornano a presentare l'iniziativa di diritti e cultura indigeni e che, pertanto, non facciano di tutta l'erba un fascio".

- Tre anni e 15 minuti dopo l'inizio di questo sexenio, è ancora possibile che Fox risolva il conflitto in Chiapas?

- Spero che il Presidente abbia dei buoni consiglieri e che la Segreteria di Governo capisca che non è con volantini e spot che si governa e che accetti con umiltà che ciò che ha fatto non è sufficiente per districare il dialogo con l'EZLN.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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