La Jornada - Domenica 3 agosto 2003

Ogni iniziativa fuori dalla legge lascia degli interrogativi
Il vescovo di Tuxtla critica le proposte di Marcos sul buon governo

Il vescovo di Tuxtla Gutiérrez, José Luis Chávez Botello, ha segnalato che "ogni proposta che si faccia fuori della legge lascia dei gravi interrogativi", per cui ha sollecitato tutti coloro che sono coinvolti col conflitto indigeno del Chiapas a "dare dimostrazione di sincerità per il bene della società".

Sull'iniziativa del subcomandante Marcos di ristrutturare i municipi autonomi e al loro posto creare giunte di buon governo, il prelato ha sottolineato che sono necessari "altri segni di credibilità", come la ripresa del dialogo e la costruzione di consensi.

Ha affermato che è "importante saper cedere per avanzare uniti", anche se ha aggiunto che questo non implica claudicare negli ideali che si pretende raggiungere.

Riguardo alle attribuzioni annunciate per le giunte di buon governo, che fungeranno da mediatrici nei conflitti interni dei municipi autonomi, così come per controllare il rispetto delle leggi, il prelato ha risposto che si deve essere realisti, dato che prima di tutto "abbiamo bisogno di una formazione di solidarietà e di apertura che permettano di risolvere i nostri conflitti".

Perciò, "si richiede che tutte le proposte si facciano dentro un quadro di legalità, perché la società lo potrebbe interpretare in altro modo" e serve della "buona volontà per vedere non solo ciò che si è fallito, ma anche quanto di buono abbiamo".

Nonostante tutto ha riconosciuto che esiste un compito pendente in quanto alla protezione dei diritti indigeni nella legislazione. Ci manca molto da fare in quanto alle leggi e anche in ciò che riguarda la legislazione indigena, però è un inizio".

LAURA POY SOLANO


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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