VISITA AL CARCERE DI SAN CRISTOBAL

22 febbraio del 2002

Testimonianze dei seguenti prigionieri:

Dopo aver terminato i lunghi controlli della polizia della prigione, la Commissione è ricevuta dai prigionieri e dai loro familiari all'interno del carcere.

Testimonianze dei detenuti

Tutti i prigionieri riferiscono simili irregolarità nei loro processi; riferiscono di essere stati incarcerati non per aver commesso crimini ma per motivi politici. Si denuncia che esiste corruzione nel potere giudiziario.

In diverse occasioni i prigionieri ci dicono di essere stati costretti a firmare documenti che non capivano o di cui non conoscevano i contenuti.

Una delle irregolarità più volte denunciata è anche la inesistenza di un traduttore della loro lingua indigene, soprattutto, di estrema gravità, la denuncia de minacce, maltrattamenti e torture nei primi momenti della detenzione, da parte della polizia giudiziaria, con la finalità di ottenere dichiarazioni autoaccusatorie o firmare documenti. In alcuni casi viene a conoscenza della Commissione che persone vincolate al PRI collaborano nell'attuazione di questi crimini in accordo con la polizia giudiziaria o altri copri di sicurezza che operano nello stato.

Dopo aver raccolto le singole testimonianze emerge che nella totalità dei casi l'organo giudiziario che ha emesso le condanne ha operato senza valide prove e con arbitrio.

Situazione delle donne

Le donne sono alloggiate in una parte distinta del carcere. Possono tenere con loro i figli fino all'età dei 2 anni, momento nel quale vanno dai familiari o in un centro pubblico. Si vanno in questo centro possono vedere la madre solo per poco tempo previa pagamento di 200 pesos, di cui raramente dispongono.

Per ciò che concerne poi il regime di visite vigono le stesse regole che per gli uomini anche se lo spazio e la libertà di movimento sono molto più ristrette che nella parte degli uomini.

Situazione penitenziaria

Nel carcere ci sono circa 300 prigionieri, la situazione penitenziaria si caratterizza dall'affollamento delle celle. Queste, pensate per un massimo di 5 persone ne alloggiano, in genere 8, su una superficie di circa 9 metri quadri, una superficie dove già le 5 persone troverebbero forti difficoltà ad alloggiare; alcuni, infatti, dormono a terra. Non esiste un trattamento differenziato rispetto all'età, al periodo di detenzione o alla situazione legale, in tutti i casi gli interni non conoscono un regolamento del carcere. Esiste, all'interno, una piccola bottega ambulante dove è possibile comprare prodotti alimentari o artigianali prodotti anche da loro.

I familiari possono accedere alle visite dei parenti interni al carcere e non ci sono guardie nel recinto che è destinato alle visite.

La corrispondenza è aperta in presenza del destinatario.

Per il loro mantenimento e per i servizi del carcere (praticamente inesistenti) ogni recluso riceve una quantità di 558 Pesos messicani, denominato Socorro de Ley.

I servizi medici sono praticamente inesistenti, capita alcune volte un medico sempre diverso che soltanto emettere ricette senza fare medicamenti e il trasferimento all'ospedale avviene solo in situazioni molto critiche.

L'alimentazione è a carico degli interni che la devono pagare col denaro che ricevono dal Socorro de Ley che spesso, però, non basta loro.

Non esiste la possibilità di avere una libertà vigilata prima del termine della pena.


NOTA: I tre prigionieri intervistati in qualità di membri di Basi d'appoggio all'EZLN il giorno seguente l'intervista sono stati confinati nella cella di castigo. Al giorno 27 febbraio continuava la situazione di confinamento.




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