Lucca 24 aprile 2002

3° CCIODH IN MESSICO: OBIETTIVI ED ORGANIZZAZIONE

Dal 16 febbraio al 3 marzo del 2002 si è svolta in Messico la 3° Commissione Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani, aggregato di gruppi e singoli cittadini mobilitati per verificare lo stato dei diritti umani in Messico, con particolare attenzione per il conflitto in Chiapas, che nacque nel febbraio del 1998 come reazione alla strage di Acteal, massacro da parte di un gruppo paramilitare di 45 indigeni.

La commissione, formata in quella occasione da circa 200 persone, elaborò un rapporto e alcune raccomandazioni alle autorità messicane denunciando il grave stato di violazione dei diritti umani nella regione.

Questa azione di indagine sui diritti umani fu ripetuta nel novembre del 1999 quando una nuova visita realizzò un altro rapporto che denunciò che nulla era cambiato dalla visita precedente e le violazioni da parte di esercito e paramilitari, nonché la situazione di grave indigenza delle comunità indigene, continuavano ad essere le stesse(1).

La terza commissione, nata nell'autunno del 2001, si è posta nello scenario dei cambiamenti politici avvenuti nel 2000 nello stato messicano e nel Chiapas assumendo l'obiettivo di verificare se i cambiamenti politici in corso fossero accompagnati anche da un cambio reale della situazione dei diritti umani.

Manitese ha partecipato ai lavori per mezzo di cinque membri del gruppo di Lucca.

Il lavoro è stato portato avanti da 104 persone provenienti da 14 paesi diversi riunitesi il 16 febbraio del 2002 a Città del Messico per iniziare le interviste.

I primi due giorni hanno visto la commissione al completo assistere a incontri con gli "assessori" della CCIODH, esperti messicani che accompagnano e consigliano l'indagine sui diritti umani, che hanno riguardato i temi di più stretta attualità (vedi relazione sulla situazione generale in Messico).

A partire da questi primi giorni la commissione s'è data un'organizzazione interna per affrontare impegni e interviste previste.

Da subito si è costituito un gruppo di coordinazione con rappresentanti dei paesi con più partecipanti che aveva il compito di coordinare e visionare il lavoro e proporre all'assemblea decisioni riguardanti l'attività.

Così come la formazione di un gruppo che aveva il compito di seguire i rapporti con la stampa messicana, elaborare i comunicati ed eleggere al proprio interno alcuni portavoce con il compito di rilasciare dichiarazioni ufficiali e presenziare alle conferenze stampa.

Contemporaneamente si sono formati due gruppi importanti per l'attività della commissione.

Il primo si è occupato della redazione dell'informe e di assicurarsi che in poco tempo tutte le interviste fatte fossero selezionate e trascritte. Il secondo invece ha seguito la registrazione audiovisuale con il compito di documentare visivamente tutti gli incontri e le interviste.

I primi cinque giorni di lavoro si sono svolti a Città del Messico affrontando le prime interviste ad enti ufficiali e organizzazioni della società civile(2).

Il giorno 20 febbraio la commissione si è spostata in Chiapas sostando una sera a Puebla presso la "Union Campesina Emiliano Zapata Vive" ascoltando la denuncia di un progetto economico regionale di preparazione al Plan Puebla Panama (Plan Millennium).

Arrivata in Chiapas il giorno 21/2 la commissione si è divisa in nove gruppi, 8 dei quali hanno compiuto visite di 4 o 5 giorni in 8 diverse zone del Chiapas e una si è fermata a San Cristobal per gli incontri con la società civile, spostandosi peraltro anche per le visite alle carceri di Chiapas e Tabasco, e nelle zone di Acteal, Marquez de Comilla. Tappa anche a Tapachula per verificare la situazione delle migliaia di migranti che attraversano la frontiera col Guatemala ogni giorno.

Il giorno 27, dopo essersi riunita per intero a San Cristobal, metà della commissione è tornata a Città del Messico dove si sono svolti gli ultimi incontri con la società civile e entità ufficiali federali.

La commissione negli ultimi giorni ha proseguito l'attività di redazione del rapporto e tratto le prime conclusioni provvisorie sullo stato dei diritti umani in Messico(3).

Obiettivo della commissione è quello di inoltrare la documentazione alle autorità dei paesi partecipanti, autorità messicane, Organizzazione delle Nazioni Unite, Unione Europea, società civile internazionale per informare sullo stato dei diritti umani nel paese ed orientare così le scelte ufficiali di collaborazione con il Messico.


1) I dossier delle prime due commissioni internazionali in Messico sono stati tradotti e pubblicati in Italiano grazie al lavoro del Consolato Ribelle del Messico di Brescia e sono disponibili presso il gruppo manitese di Lucca.

2) Per la lista completa delle molte interviste fatte rimandiamo all'informe della 3° CCIODH che fra qualche settimana dovrebbe essere completato.

3) Vedi i documenti allegati in fondo alla relazione con comunicati stampa e bollettini della CCIODH.




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