La Jornada 31 luglio 2002

Soldati e poliziotti irrompono nell'accampamento dei desplazados

Tzotziles e choles denunciano l'assedio militare

HERMANN BELLINGHAUSEN - inviato

San Cristóbal de Las Casas, 30 luglio - L'accampamento di desplazados di San Marcos, ha denunciato oggi l'inusitata intimidazione militare contro la comunità situata sulle rive del torrente Sabanilla dell'omonimo municipio. Nello stesso tempo, il consiglio autonomo di San Juan de La Libertad ha protestato per l'incursione militare del 29 luglio a San Antonio El Brillante.

Le basi di appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) desplazadas di Jesús Carranza (a San Marcos, municipio di Sabanilla) informano che domenica 28 luglio "si sono presentati 50 elementi dell'Esercito Messicano, guidati da sette elementi della Pubblica Sicurezza dello Stato, distaccati a Los Moyos. È la seconda volta che questi ultimi (la prima è stata il 22 aprile scorso) vengono ad intimidire gli abitanti di questo villaggio" (fondato nel 1996 durante l'offensiva paramilitare nella zona nord del Chiapas).

Gli effettivi dell'Esercito e della Pubblica Sicurezza si sono appostati a 50 metri dalle case "e sono stati lì ad osservare l'abitato per 30 minuti. Noi lo sentiamo come una minaccia da parte del governo federale di Vicente Fox Quesada, coordinato con il governo dello Stato".

IL TIMORE DI UN ALTRO ACTEAL

I desplazados, tzotziles e choles, riferiscono: "Questa domenica dolorosa e minacciosa, eravamo riuniti nella cappella a pregare, ma per paura di essere aggrediti siamo tornati correnti alle nostre case". Temono "che succeda come ad Acteal". Sottoscrivono i rappresentanti Gregorio Pérez López, Alfonso Pérez Gutiérrez, Emiliano Alvarez Martínez e Aído López Pérez.

Anche oggi, la residenza municipale autonoma di San Juan de La Libertad, ha comunicato di aver ricevuto diversi rapporti dalle comunità di tutto il municipio, contro l'Esercito, la Pubblica Sicurezza e la Polizia Giudiziaria "che entrano nei villaggi indigeni senza l'autorizzazione di nessuno e minacciano bambini e vecchi con le loro brutte maniere".

Il caso più recente risale al 28, quando un veicolo con cinque soldati armati è entrato nella comunità di San Antonio El Brillante alle 06:10 del mattino, "minacciosi, con brutte maniere e con il pretesto di fare acquisti". Le autorità autonome protestano "energicamente per le brutte maniere del governo federale e delle forze armate del Messico che, a pochi metri delle comunità tentano di provocare senza motivo alcuno".

Aggiungono: "Rendiamo pubblica questa denuncia delle comunità di San Andrés La Laguna, San Antonio El Brillante e El Palmar, affinché non ritornino con le loro provocazioni, perché noi non abbiamo niente in sospeso con loro".

Sottoscrivono gli agenti municipali di queste comunità e del consiglio di San Juan de La Libertad, della regione de Los Altos.


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



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