La foja coleta - Numero 918

Giovedì, 29 Agosto 2002

Hanno riscattato il cadavere dello zapatista di Chilón

- Carlos Herrera -

Chilón, Chiapas, 28 agosto - Ribelli zapatisti hanno riscattato il corpo dell'indigeno Antonio Mejía, che è morto per arma di fuoco nella comunità di Kan Akil, municipio di Chilón, nel nord del Chiapas. La ricerca del loro compagno morto è iniziata il 25 agosto, data in cui è stato assassinato da una banda che si chiama Los Aguilares. Il suo corpo è stato ritrovato martedì 27 nel pomeriggio in montagna.

Oggi, 28 agosto, dopo aver camminato per più di un'ora, gli zapatisti, che andavano con il volto coperto da passamontagna e paliacate, hanno mostrato alla stampa il posto dove è stato assassinato Antonio Mejía. In terra si sono trovate 14 cartucce calibro R-15 e uno calibro M-16.

Un indigeno ha detto che i proiettili sono stati usati dalla banda Los Aguilares per ammazzare lo zapatista. Questo gruppo paramilitare tiene isolati gli abitanti di questa zona e del municipio autonomo Olga Isabel, però non sono mai stati arrestati.

"Sì ho visto che andavano armati, ne ho molto paura", ha raccontato Ramona Cruz, che in un'intervista ha spiegato che suo zio è stato ammazzato mentre cadeva un forte acquazzone e lei stava sgranando mais nella sua capanna.

Secondo il portavoce degli zapatisti, il corpo di Antonio Mejía è stato ritrovato senza orecchie, "non sappiamo dove le hanno portate gli assassini".

Oggi, mercoledì, all'interno di una capanna c'era la veglia al corpo di Antonio Mejía, in mezzo a pianti, grida e slogan.

"Mio papà non deve niente, noi restiamo uniti, noi restiamo nella resistenza, abbiamo un'organizzazione e restiamo nella lotta, la gente del governo non ci vuole vedere, perciò ci vuole uccidere tutti", ha detto il figlio di Antonio.

La morte dello zapatista, che apparteneva al municipio autonomo Olga Isabel, ha riunito circa 300 ribelli incappucciati e una delegazione di osservatori internazionali, oltre alla stampa, dato che si tratta del terzo morto zapatista in meno di una settimana. Gli altri due omicidi sono avvenuti nella comunità di Amaytik, nel municipio di Ocosingo, il 25 agosto.

Un portavoce del municipio autonomo Olga Isabel, il cui capoluogo si trova pochi chilometri prima di arrivare al municipio di Chilón, ha spiegato che la banda degli Aguilares è formata da circa 15 persone con "armi d'alto calibro, divise ed equipaggiamento" ed hanno minacciato i ribelli, però "non abbiamo paura di loro, non molliamo la lotta".

Il corpo di Antonio Mejía sarà sepolto giovedì 29, nel clima di tensione che caratterizza ormai questa zona. Fino ad ora non si è vista presenza di elementi della polizia né della Procura di Giustizia dello Stato. D'altra parte gli zapatisti hanno detto che non si fidano della giustizia del "mal governo" e perciò non vogliono che questi intervenga.


La foja coleta è una pubblicazione di: EDITORA DE MEDIOS DE COMUNICACIÓN DEL SURESTE S.C.

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EDITOR: Amado Avendaño Figueroa

COLABORADOR: Carlos Herrera

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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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