LA JORNADA 28 MARZO 2002

Autorità di Palenque potrebbero approfittare della Settimana Santa per aggredire gli indios

Continua la campagna di ostilità contro gli zapatisti nel nord della Selva Lacandona

Hermann Bellinghausen

Municipio Autonomo el Trabajo, Chis., 27 marzo - Le autorità di questa località situata nel nord della Selva Lacandona hanno denunciato che venerdì 8 marzo "un gruppo di priisti di Roberto Barrios ha rapito un membro di questo stesso partito che poi non si più visto. Sospettiamo sia stato ucciso". E aggiungono: "sappiamo che uno di loro, Cristobal Mendez Perez, è stato a Palenque per sollecitare l'intervento della Polizia Giudiziaria per catturare i responsabili della sparizione".

Davanti a questi fatti, le autorità del Municipio Autonomo El Trabajo affermano: "prendiamo le distanze dalla sparizione di questa persona. Noi zapatisti siamo gente che lavora per la costruzione dell'autonomia indigena e in questo processo è molto importante il rispetto dei diritti umani. Chiariamo che in questo problema non abbiamo nulla a che fare.

Riteniamo responsabili la presidenza municipale di Palenque, la Procura Generale della Giustizia dello stato, il governo del Chiapas e il governo federale di qualsiasi danno che possa occorrere alla comunità o alle basi d'appoggio che vi abitano".

Roberto Barrios, dove si trova l'Aguascalientes V, dell'EZLN, ha sofferto la crescente ostilità dei priisti della stessa comunità, con l'appoggio sempre esplicito del municipio di Palenque. In questi giorni festivi, mentre i turisti e le feste assordano le notti di baldoria, le basi d'appoggio zapatiste temono un'aggressione "legale" e ingiusta.

Le comunità in resistenza delle terre basse di Tila soffrono una situazione quasi identica, un aggiustamento di conti tra membri di Paz y Justicia è utilizzato come pretesto per minacciare ed eventualmente reprimere gli zapatisti.

Non tanto diverso l'episodio accaduto da alcune settimane a Salto de Agua, dove di un furto "tra di loro" (i priisti) ad un camioncino Telecom con denaro di Progresa, sono stati accisati cinque indigeni, per il fatto di essere zapatisti. Dopo averli torturati a Palenque, tenuti in arresto senza prove a Tuxtla Gutierrez, il governo chiapaneco è stato costretto a liberarli, riconoscendo che gli accusati erano innocenti.

Dall'altro lato, in relazione ai piani di ampliamento dell'autostrada di frontiera che costeggia la Selva Lacandona tra Palenque e Benemerito de Las Americas, La Jornada ha potuto confermare che i commissari ejidali di León Brindis, Francisco León e altre comunità ai piedi di questa via hanno recentemente ricevuto la stessa lettera della Segreteria di Comunicazione e Trasporti.

In questa lettera si esige che liberino una fascia di venti metri da entrambi i lati lungo la striscia d'asfalto. Non devono esserci negozi, né case né cortili.

Di fatto, la disposizione in alcuni casi equivale a una espropriazione dei terreni. Un avviso all'incrocio di Palenque segnala che non rispettare i venti metri è un reato.

Sebbene il governo dello stato neghi che esista il progetto di ampliare l'autostrada, i contadini che vivono in prossimità danno per scontato che la misura di liberare questi venti metri sia proprio per questo motivo.

Si tratterebbe della prima maquilladora di un eventuale corridoio industriale. Nella regione opera già nella comunità di Benemerito. Poiché il prodotto lavorato è la vaniglia, la fanno passare per agroindustria. Queste terre tra il fiume Usumacinta e la selva Lacandona sono luoghi chiave per il piano Puebla-Panama.


Indigeni zapatisti, aggrediti in Chiapas

Denunciano aumento della violenza dell'Orcao

JUAN BALBOA, ELIO HENRIQUEZ E ANGELES MARISCAL

Autorità del municipio autonomo Francisco Gomez hanno accusato l'Organizzazione Regionale di Coltivatori di caffè di Ocosingo (ORCAO) per la crescita di aggressioni contro simpatizzanti dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).

Pedro Gutierrez e Jacobo Hernandez, dirigenti del municipio, in un comunicato hanno denunciato che la mattina del 24, militanti dell'Orcao hanno aggredito con machete e asce simpatizzanti zapatisti della comunità Javier Lopez, attacco nel quale è rimasta gravemente ferita una donna.

Hanno dichiarato che dopo una prima aggressione, il gruppo ha minacciato di chiamare altri membri dell'Orcao per aggredire e minacciare gli zapatisti delle comunità e di zone vicine. Questo non si è ancora verificato, ma "ci sono informazioni che nei prossimi giorni torneranno ad attaccare".


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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