La Jornada - Sabato 26 gennaio 2002

Civili hanno comprato più di 100 ettari in Tequisistlán

Le immobiliari acquistano in modo illegale terreni vicini a San Salvador Atenco

Ejidatari di Nexquipayac costruiscono barricate a causa delle minacce del governo statale

JAVIER SALINAS CESAREO E RENE RAMON ALVARADO - CORRISPONDENTI

Tezoyuca, Mex., 25 gennaio - Più di 100 ettari del ejido Tequisistlán, appartenenti al municipio di Tezoyuca e confinanti con i terreni di San Salvador Atenco espropriati dal governo federale per la costruzione del nuovo aeroporto, sono stati venduti in modo "anarchico e irregolare" da ejidatari di quella zona.

Denunciandolo, Maximiliano Fidel Peralta Delgadillo, sindaco di Tezoyuca - municipio confinante per più di tre chilometri con Atenco -, ha aggiunto che dietro ad alcune associazioni civili che hanno comprato i terreni potrebbero esserci delle immobiliari che vorrebbero costruire dei complessi abitativi nell'area.

Ha segnalato che di fronte alla vendita illegale delle terre, il municipio ha deciso di non concedere più permessi per costruire nell'area o per suddividere i terreni.

Ha spiegato che dei 350 ettari che fanno parte dell'ejido di Tequisistlán, 100 ettari confinanti con l'ejido di Santa Isabel Ixtapa di San Salvador Atenco, zona espropriata per la costruzione del terminal aereo, sono stati venduti da ejidatari.

"Da prima che si venisse a conoscenza del luogo della costruzione del nuovo aeroporto, i terreni di Tequisistlán sono sempre stati noti per essere vicini alla zona del progetto aeroportuale".

Ha denunciato che i terreni sono stati comprati da alcune associazioni civili provenienti in primo luogo dai municipi di Ecatepec, Cuautitlán, Tultitlán, Chimalhuacán e Chalco, dietro alle quali si sono individuate delle immobiliari, di cui non ha fatto il nome. Si crede che quelle organizzazioni utilizzeranno i terreni per rivenderli a prezzo più alto e costruire complessi abitativi. Alcuni ettari sono già stati occupati in modo irregolare.

Ha annunciato che durante un coordinamento fra i commissari ejidali sono stati collocati striscioni, cartelli e alcuni murales nell'ejido di Tequisistlán per informare la popolazione affinché non si lasci ingannare e si astenga dal vendere o dall'acquistare i terreni in zona ejidale.

La prossima settimana il municipio di Tezoyuca darà risposta alla richiesta della Suprema Corte di Giustizia della Nazione per spiegare, come i municipi vicini, che non è in grado né nelle condizioni di ospitare un'opera di tale grandezza, oltre ai danni che questa causerà.

Contadini nella viceprocura

Intanto, una commissione di contadini di San Salvador Atenco che si oppongono alla vendita delle loro terre per la costruzione del nuovo aeroporto si è recato alla viceprocura di Giustizia, con sede in Texcoco, in appoggio ad alcuni compagni che si erano presentati per testimoniare di fronte al Ministero Pubblico (MP) sulle aggressioni sofferte lo scorso 14 gennaio da parte di un gruppo di "picchiatori" capeggiato dalla moglie del sindaco e presidente del DIF municipale di Atenco, María Pastené.

Senza la presenza dei loro leader, i lavoratori dei campi hanno presentato al MP tre dei loro compagni testimoni dell'aggressione e le lesioni che ha sofferto la famiglia Brugada Ponce.

La commissione di contadini è arrivata alla viceprocura accompagnata da una presenza "straordinaria" di poliziotti giudiziari. Ha richiesto la cessazione delle persecuzioni di polizia e che si applichi la legge contro i "picchiatori" ed i familiari del sindaco che "cercano di destabilizzare il movimento".

Prima, alcuni capi della polizia della procura mexiquense si erano riuniti a porte chiuse con i giudiziari della zona.

Nel pomeriggio, i contadini sono tornati un'altra volta alla viceprocura per far pressione affinché i padroni della ditta Carrocerías Altamirano paghi un indennizzo alla famiglia Rami Romero, dato che nella mattina la bambina Alizet, di due anni, è morta dopo esser stata investita da un camion della ditta che è ubicata in San Salvador Atenco.

La bambina e sua madre, Maribel Romero, andavano in bicicletta dal capoluogo municipale al villaggio di Acuexcomac e sono state investite entrambi.

I contadini hanno espresso la loro solidarietà con la famiglia.

In Nexquipayac, gli ejidatari hanno collocato delle barricate alle tre entrate del villaggio.

In un'assemblea si era deciso di chiudere gli accessi in risposta alle minacce del governo statale di arrestare i dirigenti e per dimostrare al governatore Arturo Montiel che nessuno degli ejidi ha negoziato la vendita delle terre, come invece il governante ha dichiarato più volte.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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