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L'altra resistenza in Atenco

Sara Lovera

Internet DDN - 18/7/2002 - Le autorità federali, per quello che trapela dai fatti e dalle dichiarazioni delle ultime ore, sembrano non capire che in San Salvador Atenco la resistenza sorpassa l'idea tradizionale di ciò che è una organizzazione o una rappresentatività. Sono tornati un'altra volta a sbagliarsi purtroppo.

In Atenco il tessuto sociale si basa sulla famiglia, non su quella del concetto conservatore dove il patriarca comanda e basta, ma invece su questa cellula di base non solo di affetto ma pure come unità economica... per questo resistono. E stanno lì, davanti al nostro stupore, formando un fronte con le loro leve affettive e solidali, con loro idee sul lavoro solidale e sulla resistenza, con le donne e con i loro molti bambini.

Perciò in San Salvador Atenco ci sono molti adolescenti attivi. E in questa critica settimana, i loro volti, però anche le loro azioni e le loro parole si sono mostrate pubblicamente.

Rosa Rodríguez, di 80 anni, dice che ha tre figli e una figlia, e due di loro lavorano in campagna. "Li aiuto nonostante la mia età....".

Ameriga del Valle, figlia di uno dei leader, spiega ciò che il decreto di esproprio ha regalato agli atenquensi: la partecipazione di migliaia di donne in posizione chiave.

Loro, le donne, sono diventate fondamentali in tutto ciò che sono state i collegamenti e la comunicazione, sono loro quelle che hanno organizzato il tocco delle campane della chiesa quando succedeva qualcosa...

In maggioranza sono proprietarie, senza titolo di ejidatarie però - dice Ameriga del Valle -, ma questa è la cosa meno importante perché ciò che loro sentono è che sono le padrone originarie della terra. In Atenco, oltre a ciò che si vede - l'attaccamento alla terra -, stanno succedendo altri cambiamenti o stavano già accadendo, solo che la naturale miopia delle autorità le banalizza.

Ameriga del Valle lo afferma: "ci è successo qualcosa d'incredibile, l'autoriconoscimento come persone, di ciascuno di noi, come uomini e come donne".

E ancora oltre a questo, certo o no, sta di fatto che il tessuto sociale non si rompe perché la resistenza sociale è molto più complessa, fatta di catene familiari, di amore, di simboli millenari e di linguaggi loro propri, di una vita del campo anche se con l'impatto della modernità... un autentico sincretismo.

Qualcosa di davvero incomprensibile per il gabinetto di Fox.

[da http://www.rocha-detrasdelanoticia.com/]


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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