LA JORNADA - 18/1/02

Human Rights Watch ammette progressi di questo governo

Messico incapace di obbligare i militari al regime di legge

Dice che non ci sono garanzie per elezioni sindacali libere

JIM CASON E DAVID BROOKS - CORRISPONDENTI

Washington, 17 gennaio - Human Rights Watch ha elogiato i "grandi cambiamenti" nell'atteggiamento del governo di Messico rispetto ai diritti umani, però ha detto che sono necessari altri "progressi significativi" per risolvere gli abusi da parte dei militari e anche per assicurare che la supervisione delle pratiche delle polizie siano adeguate.

Nella relazione annuale sui diritti umani a livello mondiale - presentata mercoledì dall'organizzazione - il tono è stato differente da quello degli anni precedenti, più positivo e perfino di elogio per alcune delle iniziative del governo del presidente Vicente Fox in questo campo, particolarmente in ambito internazionale.

Rispondendo su questo contrasto, Kenneth Roth, direttore esecutivo, ha affermato: "ovviamente ci sono stati grandi cambiamenti nei termini dell'atteggiamento del Messico verso i diritti umani a livello internazionale".

In una conferenza stampa in questa capitale, Roth ha messo in risalto la decisione del governo di Fox di estendere l'invito permanente a tutti i rappresentanti delle organizzazioni dei diritti umani internazionali a visitare il Messico; l'autorizzazione all'estradizione in Spagna dell'ex ufficiale dell'Armata argentina Ricardo Miguel Caballo e la sollecitudine a ratificazione da parte del Potere Legislativo il Trattato della Corte Penale Internazionale, tra il resto.

"Buone persone"

Ha pure sottolineato la nomina di "buone persone" in alti posti del governo, includendo Jorge G. Castañeda, Adolfo Aguilar Zinser e Mariclaire Acosta.

"Internamente il problema più grande, dalla nostra prospettiva, è stato l'incapacità di obbligare i militari a seguire il regime di legge", ha spiegato Roth in risposta a La Jornada.

Nel capitolo che riguarda il Messico, la relazione descrive casi di abuso dei diritti umani contro civili da parte di militari, includendo la morte di un giovane di 14 anni in Lindavista, Guerrero, nel gennaio del 2001, e le accuse in Baja California e Tamaulipas contro "soldati coinvolti in operazioni antinarco che hanno commesso abusi contro civili".

Roth ha enfatizzato i "buoni passi" in avanti fatti dal governo messicano nominando un giudice indipendente per investigare le accuse contro i militari sulle violazioni dei diritti umani. "Il problema strutturale è quello che i componenti delle forze armate erano fuori dal sistema giudiziario e questo potrebbe essere un passo in avanti per rimediare al problema".

Il direttore esecutivo di Human Rights Watch ha informato che durante le riunioni in Messico nel mese scorso aveva ricevuto promesse da parte del procuratore generale e del Presidente, sul fatto che il nuovo giudice sarebbe completamente indipendente. "Staremo controllando ciò da vicino e si speriamo che sia vero".

La relazione rinnova la critica per l'incarceramento del generale José Francisco Gallardo ed afferma che benché i due attivisti ambientalisti - Teodoro Cabrera García e Rodolfo Montiel Flores - siano stati finalmente liberati, l'inchiesta, sul fatto se siano stati torturati o no, è sotto la responsabilità dell'ufficio del giudice militare, che ha un "dossier davvero povero" sulle investigazioni sugli abusi da parte di membri delle forze armate.

Inoltre la relazione di Human Rights Watch ha segnalato che "la supervisione giudiziaria delle pratiche di polizia è stata gravemente inadeguata". "I giudici si sono serviti di precedenti legali che invalidavano le garanzie sui diritti umani accettando l'uso di prove ottenute mediante violazioni dei diritti umani".Intorno al caso di Digna Ochoa, il documento dichiara che il governo di Ernesto Zedillo "non aveva realizzato un'inchiesta esaustiva" sugli attacchi precedenti contro l'avvocato e che il governo di Vicente Fox ha promesso di "adottare tutte le misure necessarie per condurre i responsabili di fronte alla giustizia".L'organizzazione ha pure criticato l'attuale amministrazione perché non garantisce elezioni sindacali libere e imparziali. In questo contesto fa il nome, come esempio, delle elezioni sindacali nella fabbrica Duro Bag Manufatturing Corp., in Rio Bravo. Inoltre, la relazione parla del problema dei contratti collettivi negoziati da parte di sindacati pro-imprenditoriali.

"Abbiamo fatto molto lavoro sui diritti lavorativi", ha spiegato Roth nella breve intervista con La Jornada. "Il TLC non è stato un meccanismo utile per affrontare gli abusi sui diritti lavorativi da nessun lato della frontiera: è una lezione che stiamo apprendendo mentre si inizia a parlare di un'Area di Libero Commercio delle Americhe o di una nuova ronda mondiale di commercio".


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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