LA JORNADA - 18/1/02

Un ferito e un arrestato

Questo il saldo di una nuova disputa per terre comunali

Si scontrano basi d'appoggio zapatiste e produttori di caffè di Ocosingo

HERMANN BELLINGHAUSEN - INVIATO

Municipio Autonomo Francisco Gomez, Chis., 17 gennaio - Un nuovo conflitto tra basi d'appoggio dell'EZLN e membri dell'Organizzazione Regionale dei Produttori di caffè di Ocosingo (Orcao), è scoppiato la notte del 15 gennaio nel Nuevo Poblado Javier López, di questo municipio autonomo. Il saldo è stato di un ferito e un fermato degli autonomi, liberato dalle autorità di Ocosingo la mattina del 16.

Come risultato di un conflitto per la proprietà delle terre comunali, dato che i 12, nuovi di zecca, membri dell'Orcao adesso vogliono la proprietà individuale, il municipio autonomo ha fermato a sua volta tre dell'Orcao, accusati di aver attaccato con machete e bastoni i rappresentanti della comunità, a maggioranza zapatista.

Secondo la denuncia del consiglio municipale di Francisco Gómez, tra i 50 ed i 70 membri dell'Orcao, con alla testa il loro dirigente, José Pérez Gómez, si sono presentati la notte di martedì 15 nella comunità, ubicata dove c'era fino al 1994 la finca Chamizal e dove attualmente c'è un villaggio che i contadini tzeltales hanno battezzato Nuevo Poblado Javier López.

Gli orcaísti (identificati come del PRD) si sono buttati contro gli zapatisti "con machete, bastoni, pietre e catene", secondo gli abitanti del Nuevo Poblado.

"Questo fatto lamentabile è stato capeggiato dal loro dirigente José (Pérez Gómez). Lui ha mosso la sua gente per questa provocazione. La causa di questo problema è la terra, questo è quello che sta facendo confrontare le basi d'appoggio con quelli dell'Orcao", hanno commentato le autorità autonome dopo i fatti, in un documento firmato da Jacobo Hernández Méndez e Gerardo Pérez Aguilar, in nome del consiglio municipale Francisco Gómez.

Questo conflitto si aggiunge a quelli esistenti tra entrambe le organizzazioni, per motivi similari, nei municipi autonomi Ernesto Che Guevara, Primero de Enero e Olga Isabel. In tutti i casi si tratta di comunità vicine alla città di Ocosingo, e condividono come sottofondo l'intenzione dell'Orcao di privatizzare le proprietà, per un'eventuale concessione di progetti produttivi da parte del governo.

Secondo le autorità autonome, il cui portavoce ha oggi parlato brevemente con La Jornada nella comunità Francisco Gómez (La Garrucha), il giorno dei fatti si sono presentati in Javier López due sacerdoti della parrocchia di Ocosingo e un membro del Centro dei Diritti Umani Fray Pedro Lorenzo de La Nada, con l'intenzione di mediare tra le parti.

Contemporaneamente è arrivata una camionetta della Sicurezza Pubblica, che è rimasta ai confini della comunità, senza intervenire. Stamattina i poliziotti si sono ritirati.

Questa notte, la situazione è rimasta tesa nella comunità Javier López, a pochi chilometri da Toniná e dall'acquartieramento della 39° Zona Militare dell'Esercito federale. Decine di donne, uomini e bambini sono in all'erta, in guardia. Tutti uniti, facendo i turni per dormire. Con il tramonto che avvolge la grande valle di Ocosingo alle loro spalle, si dicono disposti a continuare a difendere la loro terra.


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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