Zedillo ad Harvard

Politico e non di povertà, il conflitto in Chiapas

Messico, D.F. - In mezzo alle grida e protetto da elementi di sicurezza è dovuto uscire l'ex presidente, Ernesto Zedillo, da una spiacevole conferenza celebrata mercoledì nell'Università di Harvard.

Durante le domande dei partecipanti una voce ha gridato: bugia!, causando sorpresa nell'ex mandatario messicano diventato funzionario della Banca Mondiale, mentre stava parlando della situazione di Chiapas e sosteneva enfaticamente che aveva sempre cercato la pace in quella zona.

- Io ho sempre cercato la pace in Chiapas -, ha ribadito energicamente l'ex presidente, ma le grida degli studenti di Harvard non si sono fatte aspettare e sono aumentate quando ha affermato che il conflitto in quello stato del sudest messicano è politico non dovuto alla povertà.

Nel Forum della John F. Kennedy School of Government della Università di Harvard, Zedillo ha parlato pure dei global-fobici e come d'abitudine si è lanciato contro quelli che protestano negli eventi in cui si riuniscono i capi dello stato per discutere affari di interesse sociale, economico o politico.

- Sono una miscela rara, sono fanatici della estrema destra o sinistra, sindacalisti o ambientalisti, studenti o produttori. José Bove, per esempio, è il principale difensore delle pratiche protezioniste del suo paese e non il gran difensore dei poveri che afferma. Perciò - ha detto Zedillo - guardo ai global-fobici con sospetto.

Per l'ex presidente del Messico, con 40 milioni di poveri, l'interdependenza con le altre nazioni risolverà i problemi di sviluppo dei paesi poveri, perché meno povertà è uguale a meno immigrazione e in fondo, a meno fanatici e meno terroristi.

Nel suo discorso, l'ex mandatario priista ha difeso il libero commercio, la liberalizzazione dei mercati agricoli e manifatturieri, soprattutto, ed ha evitato la stampa: non ha parlato con i giornalisti perché non lo desiderava, questo è almeno quanto ha comunicato ai rappresentanti dei mezzi di comunicazione.

Prima di entrare all'incontro, Zedillo era stato ricevuto come un eroe della democrazia, come l'uomo che ha cambiato la storia del Messico, che ha reso più forti che mai le relazioni con Stati Uniti.

Però Zedillo ha finito per essere zittito mentre parlava del Chiapas e della situazione nazionale nella conferenza in Harvard, dove era stato invitato a parlare di sicurezza, giustizia sociale e di inclusione economica.

[ripreso dalla rivista Proceso del 14/03/02 - www.fzln.org.mx]


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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