Municipio Autonomo Ernesto Che Guevara

12 aprile 2002

Alla stampa nazionale e internazionale

All'opinione pubblica

FRATELLI E SORELLE:

Vogliamo denunciare ciò che sta succedendo nella comunità di Nuevo San Martin da sabato 6 aprile, perché vediamo che c'è un problema tra gli stessi membri del PRD che fanno parte di questa comunità.

Questo problema viene strumentalizzato dal governo contro di noi perché non emerga che hanno avuto problemi tra di loro, ma sembri che i problemi siano tra noi e loro, accusandoci di aver sgomberato 25 famiglie.

Raccontiamo la storia della comunità:

Il 3 gennaio 2001, 5 famiglie della comunità Nueva Esperanza sono arrivate sui terreni di Santa Cruz e José Buen Rostro, terre recuperate dal Municipio Autonomo Che Guevara. In seguito cercarono 20 famiglie di Abasolo affinché andassero a vivere lì, 5 di Abasolo se ne sono andate e ne sono arrivate altre 5 da Tenejapa.

Nessuna di queste famiglie erano basi d'appoggio zapatiste e sono stati Martin Diaz Lopez, dirigente PRD in questo popolato, Carlos Diaz Lopez e Virgilio Diaz ad invitarle e sono loro che hanno relazione con il vecchio padrone di queste terre, che li ha autorizzati ad entrare sulle terre in cambio del suo guadagno con la legna: in questo modo si è formata la comunità di San Martin.

Da un anno e quattro mesi che stanno qui, non hanno mai cercato il consenso del Municipio Autonomo per occupare le terre e non hanno rispettato le autorità autonome. Sebbene non ci abbiano mai riconosciuto, quando hanno preso possesso delle terre ed hanno occupato due terreni, quello di Santa Cruz e quello di José Buen Rostro, noi come autorità abbiamo segnalato loro che non potevano occupare quei due terreni e che lasciassero l'uno o l'altro per quelli della comunità Galilea. Sette mesi fa glielo abbiamo detto e ci avevano risposto che ci dicevano qualcosa in tre giorni. Ma fino ad ora non ci hanno risposto e noi non abbiamo più parlato loro perché sono persone senza rispetto, che manovrano e ingannano la gente.

Noi come Municipio Autonomo cerchiamo solo di trovare la soluzione migliore perché tutti possano lavorare la terra, abbiamo scritto alle loro autorità per parlare con loro, perché non ci piace che vendano la legna perché hanno già venduto 1.300 alberi e il nostro municipio non permette il disboscamento e nemmeno il sacrificio della natura, perché è parte della nostra vita e perché la possano usare i nostri figli e i loro.

Quando abbiamo saputo della vendita della legna, siamo andati a segnalare loro che non andava bene e di smettere di farlo.

Il problema è che loro hanno voluto negoziare il terreno con il governo, almeno pensiamo che fin dall'inizio avevano questa idea di negoziare la terra e di saccheggiare la legna, ma hanno cominciato ad avere dei problemi perché il governo ha chiesto loro che 40 famiglie si mettessero insieme per poter negoziare e preparare il progetto e il contratto.

Quelli di San Martin hanno allora chiesto l'appoggio del dirigente del PRD di Altamirano Gabriel Montoya, perché mandasse loro più gente così da poter arrivare ai 40. Quelli di San Martin non sono riusciti ad arrivare alle 40 famiglie richieste, allora hanno deciso solo di misurare i terreni e di dividerseli e da qui sono cominciati i problemi e le discussioni perché Martin Diaz Lopez ha cominciato a spargere menzogne ed a mettere paura alla gente perché abbandonasse le case e per poterle poi distruggere.

Lunedì 8 se ne sono andate 4 famiglie e dopo altre 12.

Mercoledì 10 sono tornati a distruggere le loro case, gli stessi di San Martin che sono rimasti hanno detto che non sono state bruciate case, ma solo alcuni resti di legna della distruzione che avevano fatto gli stessi padroni.

Come sempre, hanno fatto le cose senza il nostro consenso, senza rispettarci. Sono gli stessi che ci accusano falsamente visto che invece è proprio Martin Diaz colui che amministrava il denaro della vendita della legna e lo riscuoteva dalle persone che andavano ad abitare nella comunità e quindi per lui era facile mettere paura, usando noi.

Ci incolpano per nascondere la situazione reale perché si sta disintegrando la comunità.

Come autorità sappiamo qual è il problema e lo stiamo seguendo: non è vero che li abbiamo sgomberati, né che abbiamo bruciato le case e neppure li stiamo obbligando a far parte del Municipio Autonomo.

Denunciamo con la verità, perché conosciamo i problemi e sappiamo la storia di ciascuna comunità del Municipio Autonomo. Non siamo come quelli che non conoscono la storia e che scrivono senza verità per il loro giornale.

Attentamente

Consiglio Autonomo del Municipio Ernesto Che Guevara

(timbro)

ENLACE CIVIL, A. C. - 20 de Noviembre 36 - Barrio de Mexicanos - C.P. 29240 - San Cristóbal de Las Casas - Chiapas
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(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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