da La Jornada del 12 febbraio 2002

Abitanti di El Sabino denunciano

un'incursione militare in comunità chiapaneca

ANGELES MARISCAL - CORRISPONDENTE

Tuxtla Gutierrez, Chis., 11 febbraio - Effettivi militari sono penetrati nella comunità El Sabino, ubicata nella zona della frontiera tra il Messico ed il Guatemala, in cerca di armi, ma gli abitanti del luogo sono stati minacciati ed aggrediti.

Lo scorso sabato componenti del 15° Reggimento di Cavalleria Motorizzata, distaccati nel municipio di Frontiera Comalapa, sono arrivati sparando in aria, hanno minacciato quattro lavoratori dei campi che stavano nei loro campi di caffè e li hanno riuniti al resto dei contadini nel centro del luogo.

"Come ai vecchi tempi della guerriglia, i militari sono arrivati sparando in aria e distribuendo minacce contro donne e bambini, che hanno tirato fuori dalle loro case picchiandoli", ha denunciato Morales.

In seguito hanno aperto a colpi di coltello i sacchi di semi e di mais, disperdendo il contenuto da tutte le parti, mentre buttavano per terra i pochi mobili e le casse dove gli abitanti tengono i loro averi.

Secondo la denuncia presentata alla presidenza municipale di Frontiera Comalapa, l'Esercito "è arrivato di sorpresa e ha picchiato malamente Jesús Pérez Vázquez, Uriel Ventura Reyes, Ebidel Ventura Vázquez e Juan Ventura Ramírez; li hanno trascinati dai loro campi di caffè fino al centro del villaggio.

Lì a tutti, uomini, donne e bambini, hanno domandato dove tenevamo le armi. Ci avevano messi in ginocchio, non vedevamo nient'altro che stavano distruggendo le nostre case, il nostro raccolto. Altri verdi controllavano nei dintorni", ha aggiunto Morales Robledo.

Ore dopo, gli effettivi castrensi si sono ritirati "senza dire niente".


(a cura del Comitato Chiapas di Torino)



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