La Jornada - 7 luglio 2002

INCONTRO NAZIONALE PER LA PACE IN CHIAPAS

È INDISPENSABILE SODDISFARE I TRE SEGNALI CHIESTI DALL'EZLN

Samuel Ruiz ha consegnato l'archivio storico della CONAI

Elio Henriquez - Corrispondente

San Cristóbal de Las Casas, 6 luglio - Presentando i risultati preliminari dell'Incontro Nazionale per la Pace con Giustizia e Dignità, i partecipanti si sono dichiarati per il compimento dei tre segnali chiesti dall'EZLN il 2 dicembre 2000, quale condizione "indispensabile" per la ripresa del dialogo e del negoziato in Chiapas.

Nello stesso tempo, hanno previsto di lottare per ottenere una sentenza favorevole alle richieste dei popoli indigeni del Messico nei ricorsi costituzionali presentati alla Corte Suprema di Giustizia della Nazione contro le riforme approvate nell'aprile scorso dal Parlamento dell'Unione.

Le conclusioni dei tre tavoli di lavoro ai quali hanno partecipato più di mille persone, sono state presentate questa notte, ma il sacerdote Miguel Concha Malo ha spiegato che non sono definitive e che durante questa domenica saranno affinate.

Ha spiegato che i partecipanti all'incontro "hanno lavorato molto" e che la "ricchezza" delle proposte e delle discussioni sarà riportata nel documento finale che sarà presentato questa domenica a conclusione dell'incontro, dopo un corteo per le strade di San Cristóbal.

Tra i risultati presentati questa notte, si è stabilita la necessità che si realizzi un processo pieno di smilitarizzazione delle comunità, di smantellamento e punizione dei gruppi paramilitari, di creazione delle condizioni per il ritorno dei profughi - con relativo indennizzo -, di liberazione dei prigionieri politici, di ricostruzione del tessuto sociale e rispetto dei diritti umani, in particolare delle donne.

Si è anche convenuto di costruire meccanismi di dialogo per evitare che la logica della guerra continui a ledere le comunità, di lottare per la rimozione dei piani governativi che dividono e disgregano le realtà locali, di rafforzare l'autonomia, in particolare nei municipi pro-zapatisti.

I partecipanti al tavolo uno - circa 300 persone - hanno proposto:

Tutto dovrà essere formalizzato questa domenica.

Ai tre tavoli di lavoro che hanno visto una notevole partecipazione, ci sono stati pronunciamenti contro il Piano Puebla Panama (PPP) e l'Accordo di Libero Commercio delle Americhe - e per la creazione di fronti di resistenza vista la necessità di evitare lo sgombero degli indigeni che vivono nella riserva della biosfera dei Montes Azules, nella Selva Lacandona.

L'ex candidato alla presidenza, il perredista Cuauhtémoc Cárdenas Solórzano, ha osservato la pluralità dell'incontro e si è pronunciato affinché "con una sola voce si solleciti il governo della Repubblica a prendere coscienza della necessità di agire" per risolvere il conflitto armato.

In un'intervista ha manifestato la sua speranza che i risultati della riunione, che raccoglie 875 partecipanti di 325 organizzazioni di 23 stati messicani e 198 osservatori di 13 paesi, contribuiscano ad aprire strade per la ripresa del dialogo in Chiapas, sospeso dal 2 settembre del 1996.

Il poeta Juan Bañuelos ha dichiarato che in questa tappa del processo chiapaneco, la società civile deve essere il nuovo protagonista che spinga verso una soluzione negoziata. Ha sottolineato: "Per la società civile, riveste molta importanza la rivendicazione di autonomia dei popoli indigeni, perché senza questa non potrà esserci democrazia in Messico".

SAMUEL RUIZ CONSEGNA L'ARCHIVIO DELLA CONAI

Durante la sua partecipazione al relativo tavolo di lavoro, Bañuelos ha affermato che l'incontro è a favore di un'etica civica ed una capacità di azione della società civile, giacché il governo attuale "amministra solo una menzogna perversa o istituzionalmente ingenua".

Prima della lettura delle relazioni, il vescovo Samuel Ruiz García, ha consegnato l'archivio storico della disciolta Commissione Nazionale di Intermediazione (CONAI), di cui è stato presidente per un certo periodo del conflitto.

Ha spiegato che l'archivio dell'organizzazione, che contiene novemila documenti, "permette la comprensione del conflitto armato e riscatta e valorizza la ricchezza profonda dei processi di negoziato e di pace che si sono svolti".

Conserverà gli originali finché le parti non concorderanno dove depositarli, ma 10 copie, insieme al cd-rom, saranno consegnate alle parti in conflitto, alla Commissione di Concordia e Pacificazione (Cocopa) ed al governo dello Stato del Chiapas. Altre due copie saranno a disposizione del pubblico negli uffici dell'archivio diocesano di San Cristóbal e presso Servizi per la Pace, a Città del Messico.

Il vescovo ha precisato: "Questo archivio permetterà a tutti di recuperare, in senso etico e di verità, il significato strutturale del conflitto e del tipo di cambiamenti e soluzioni necessarie".


(tradotto dal Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)



logo

Indice delle Notizie dal Messico


home