LA JORNADA - 1° LUGLIO 2002

Rifiutano appoggi finché non si adempia agli accordi di San Andrés

LE ETNIE DEL CHIAPAS NEL FORO DI

CONSULTA SUI DIRITTI LINGUISTICI

ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTE

San Cristóbal de Las Casas, Chis., 30 giugno - Rappresentanti di 11 etnie del Chiapas che hanno partecipato al quinto foro di consulta sui diritti linguistici dei popoli indigeni, organizzato dal Parlamento dell'Unione per elaborare una legge federale nella materia, hanno manifestato la loro opposizione ad una legislazione sul tema finché non si adempia agli accordi di San Andrés.

"Questo foro è fuori dal contesto politico e non rispetta i tempi che la Suprema Corte di Giustizia della Nazione richiede per emettere il giudizio corrispondente rispetto alle controversie costituzionali che sono state presentate contro la riforma su diritti e cultura indigeni, hanno dichiarato nelle loro conclusioni i circa 400 partecipanti alla riunione".

Sono d'accordo a "non legittimare nessuna delle iniziative di legge presente in questo foro, ma a costruirne una a partire dei fondamenti degli accordi di San Andrés, del Trattato 169 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro e della Dichiarazione Universale dei Diritti Linguistici".

I partecipanti al foro hanno insistito sul fatto che non sono contro ad una legislazione sui diritti linguistici dei messicani, però "in questo momento la proposta di fare una legge su questa materia serve solamente a legittimare la controriforma" indigena approvata nell'aprile dell'anno scorso dal Parlamento dell'Unione, "emanata sulla base degli interessi della classe più conservatrice" del potere attuale.

Alla riunione, iniziata sabato, erano presenti deputati federali di PRI, PAN e PRD, oltre a scrittori, linguisti, rappresentanti di comunità, di organizzazioni e di municipalità.

Nelle conclusioni, rese note alla chiusura dell'incontro questo pomeriggio, hanno ribadito che "non è possibile discutere in modo isolato un tema che fa parte degli accordi di San Andrés, firmati il 16 febbraio del 1996 dal governo federale e dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale".

Pertanto, hanno sottolineato, "non solo non siamo d'accordo a sviluppare e promuovere qualsiasi legislazione in materia indigena, ma neanche la permetteremo finché non si adempia davvero agli accordi di San Andrés".


(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)



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