PAROLE DEL COMANDANTE ZEBEDEO A JUCHITAN
Fratelli
Sorelle, ragazzi e bambini di Oaxaca
Rivolgiamo la nostra parola a tutti gli uomini, le donne, i ragazzi, gli attivisti dello stato di Oaxaca, che sanno lottare con coscienza. In questa nuova storia, tutti noi che abbiamo unito le nostre forze, le nostre mani, i nostri sacrifici, le nostre volontà, noi che abbiamo contribuito senza alcuna condizione alla lotta per chiedere il compimento degli Accordi di San Andrés che contemplano il rispetto ed il riconoscimento, l'esistenza dei diritti e della cultura indigeni, negati da molte decine di anni.
Grazie ai nostri sforzi, alla nostra forza di massa come popolo del Messico, abbiamo fatto sì che ci ascoltassero i governanti sordi e ciechi. Se ora stanno parlando positivamente del riconoscimento costituzionale non è né per buona volontà e neppure per buon cuore, loro sono stati obbligati a cambiare le loro parole, le loro opinioni perché hanno visto che nella società civile c'erano sensibilità, ascolto e cuore, che aveva fatto sua la richiesta nazionale. Con questa festa civile stiamo dimostrando che siamo milioni che non vogliamo più essere trattati con inganni e menzogne.
Questa delegazione ringrazia la società civile oaxaqueña che insieme a noi ha dimostrato la nostra forza. Grazie del vostro buon cuore. Vogliamo continuare ad invitarvi a dare continuità alla lotta, perché anche se abbiamo già parlato in Parlamento, fino ad ora i problemi non sono stati risolti.
Da parte nostra continueremo a lottare perché mancano altri temi da discutere e questi temi sono necessari per noi, i poveri del Messico. Lottare insieme è il nostro proposito.
CCRI-CG-EZLN
Comandante Zebedeo
31 marzo 2001
Juchitán, Oaxaca
(traduzione del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)