Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno

Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale


ALLA CITTÀ DI TEHUACAN

AI DIFFERENTI POPOLI INDIGENI

ALLE ORGANIZZAZIONI POLITICHE E SOCIALI

AGLI STUDENTI E AGLI INSEGNANTI

AI RELIGIOSI E ALLE RELIGIOSE

AI CONTADINI E AI CITTADINI

AI PICCOLI PROPRIETARI E COMMERCIANTI

UOMINI, DONNE, BAMBINI E BAMBINE, GIOVANI E ANZIANI

SALUTI A TUTTI


Fratelli e sorelle, parlo a nome di questa delegazione dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, che ha iniziato la sua marcia diretta al Distretto Federale, con l'obiettivo di dialogare con il Parlamento per raggiungere il riconoscimento costituzionale dei diritti e della cultura indigena, secondo la proposta di legge elaborata dalla COCOPA, in quanto è l'unica che contiene gli Accordi di San Andres Larrainzar, firmati tra l'EZLN e il governo federale.

Dato che come indigeni siamo i primi abitanti di queste terre, siamo popoli e abbiamo la nostra propria forma di vivere, di eleggere le nostre autorità, di organizzarci economicamente, abbiamo la nostra lingua, la nostra cultura e abbiamo le capacità per amministrarci come popoli. Per questo meritiamo di essere riconosciuti dalla nostra Costituzione, la più grande legge del Messico.

Non vogliamo che seguitino a imporre sulla nostra un'altra cultura politica ed economica, che è solo servita per umiliare, sfruttare, lasciare in miseria e nell'abbandono molti milioni di messicani e messicane, indigeni e non indigeni. Noi, popoli indigeni del paese, siamo orgogliosi di essere messicani, non intendiamo dividere il paese, non stiamo pensando neppure di creare uno stato nello stato. Quello che chiediamo è un posto nel paese, un posto dove ci sia libertà di esercitare la nostra libera determinazione come popoli indigeni, che noi siamo.

Fratelli e sorelle è importante che i signori deputati e senatori approvino questa legge indigena, perché è una delle tre condizioni che chiediamo al governo di Vicente Fox per poter iniziare un dialogo serio, rispettoso e veritiero, ma il Signor Fox non ci ha dato questi tre segnali minimi per iniziare il dialogo. Al signor Fox interessa solo parlare ai mezzi di comunicazione per far credere al popolo del Messico che si vuole la pace, quando il suo esercito continua ad occupare le comunità indigene come Tepeyac, mentre i suoi abitanti continuano l'esilio a causa dell'occupazione militare. Il signor Fox dice che sta facendo tutto il possibile per la pace, quando a Rio Euseba e a La Garrucha i soldati non se ne vanno, anche se non c'è nessuna ragione per continuare a stare lì. Il signor Fox dice che vuole la pace, quando i nostri compagni zapatisti continuano ad essere detenuti nelle varie carceri del paese. Il signor Fox finora non ha dato risposta con serietà alle nostre tre richieste, che ci permettono di iniziare il dialogo per ottenere la pace vera con giustizia e dignità.

Perciò questa delegazione, che è stata incaricata dai nostri popoli zapatisti, fa un appello a tutti i presenti, a tutti i popoli indigeni di tutto il paese e alla società civile nazionale ed internazionale, affinché continuino a moltiplicare gli sforzi ed a partecipare a questa grande mobilitazione nazionale. Perché questa domanda riguarda la legislazione nazionale, perché questa domanda é di tutti i popoli indigeni di tutto il paese e di tutti i messicani.

Democrazia, Libertà e Giustizia

Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno

Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Comandante Bulmaro


(traduzione del Comitato Chiapas di Torino)

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