ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE

MESSICO

Signore, signora, giovanotto, signorina, bambino, bambina:

Se lei sta leggendo.. Pardon. Devo ricominciare.

Riceva i nostri saluti. Le scrivo a nome degli uomini, donne, bambini ed anziani dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

Bene. Se sta leggendo queste righe, questo si deve a due ragioni che hanno a che vedere l'una con l'altra, cioè, sono in mutua relazione, cioè, vanno e vengono, poiché chi dice una delle due cose, si ritrova con l'altra e viceversa. È come la gamba di un tavolo, che è la gamba di un tavolo perché c'è un tavolo che ha le gambe, perché se non le avesse il tavolo cadrebbe e non sarebbe altro che una tavola di legno in terra (o nel fango, perché qui, fango e suolo sono reciproci, se mi segue). O anche come il remo di una zattera, che è remo perché c'è una zattera a remi (sì, lo so che ci sono zattere senza remi, ma adesso sto parlando di una zattera a remi, quindi, smettiamola con i giochi retorici). Ehi! Mi è venuto un esempio mooolto illuminante! È come un destinatario che ha un mittente, perché se non c'è un mittente, il destinatario ci resta molto male perché, come il colonnello di García Márquez, non ha nessuno che gli scriva. E se il mittente non ha un destinatario, la sua tristezza non è certo minore perché, a chi scrivere?

Bene, credo che ci stiamo capendo. Quindi, si dimentichi delle gambe, dei tavoli, dei remi e delle zattere e si concentri sul mittente e sul destinatario. Bene. Non c'è problema perché le incognite sono svelate: Lei è il destinatario e noi siamo i mittenti. Le uniche incognite ancora presenti sono le due ragioni che spiegherebbero perché sta leggendo queste righe. Bene, le ho dimenticate. Ma ora mi ricordo. Mmh.. Mmh. Ah sì! Ecco:

C'è che, come sicuramente saprà (altrimenti non starebbe leggendo questa lettera), noi zapatisti abbiamo deciso di mandare una delegazione nella capitale messicana. L'obiettivo del viaggio è dialogare con i parlamentari al fine di ottenere il riconoscimento costituzionale dei diritti e della cultura indigeni. Bene, sembra che siamo come tavoli senza gambe, come barche senza remi, come destinatari senza mittenti (e viceversa), come cavalieri senza cavallo, come ------------ senza ------------------ (compili a sua scelta. Questa è una lettera interattiva.com). Insomma, abbiamo bisogno del suo aiuto economico per realizzare questo viaggio che, è chiaro, non ha altra meta che la pace con giustizia e dignità. E qui stanno le due ragioni: le abbiamo scritto perché abbiamo fiducia e perché sappiamo che capirà ciò che molto confusamente le abbiamo detto (spero).

Non si preoccupi, lei puoi aiutarci con qualsiasi cosa. Accettiamo tutte le monete del mondo e della galassia (sempre che arrivino da gente onesta come lei) e non speculiamo sul tipo di cambio.

Che cosa? Tanto rumore solo per questo? Forse, ma, per esempio, non sappiamo nemmeno se le arriverà questa lettera perché non abbiamo neppure i francobolli. E pensi solo che tristezza se lei fosse un destinatario senza mittente.. Vero? Bene, ci siamo capiti.

Saluti e, siccome non l'ha ancora detto nessuno: Destinatari di tutto il Mondo, Unitevi! (o era "mittenti"?)

Dalle montagne del Sudest Messicano

Subcomandante Insurgente Marcos

Messico, gennaio-febbraio 2001

Ah?! Mi stavo dimenticando. Il conto corrente bancario è:

Bancomer. Plaza 437

numero: -5001060-5

a nome della signora Maria del Rosario Ibarra

San Cristóbal de Las Casas

Chiapas, México


(traduzione del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo e del Comitato Chiapas di Torino)

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