PAROLA DEL COMANDANTE ZEBEDEO ALL'UNAM IL 21 MARZO 2001
Ai professori, alle professoresse, agli accademici, agli studenti, alle studentesse dell'UNAM
Questa delegazione dell'EZLN è venuta per dirvi la nostra parola e lasciarla nei vostri cuori.
Sul cammino della ricerca dell'uguaglianza, abbiamo da dire molte cose. Non è solo cosa da zapatisti, è di tutti gli uomini e le donne coscienti di lottare per tutti. La lotta dei poveri non si calpesta e non potete esimervi dagli impegni, perché è vita e speranza.
L'anelito è dentro il nostro sforzo e il nostro lavoro. In questa lotta per il progresso siamo i materiali, siamo gli utensili fondamentali in campo popolare. Siamo molti, abbiamo dalla nostra la ragione, assetati di giustizia. Non è reato né peccato perché il dolore che soffriamo quotidianamente è diventato furia.
Noi non ci riposeremo, né ci stancheremo di ripetere l'appello di rafforzare la nostra convinzione di continuare a lottare insieme fino a vedere la giustizia che ci meritiamo tutti.
Il riconoscimento costituzionale dei diritti e della cultura indigeni non si è compiuto. C'è un turpe razzista che impedisce la sua approvazione.
Il ritiro delle postazioni militari da La Garrucha, Río Euseba e Guadalupe Tepeyac non è avvenuto. Abbiamo bisogno del vostro appoggio per continuare ad esigerlo.
I prigionieri politici continuano ad essere detenuti nelle carceri di Chiapas, Tabasco e Querétaro.
Continua ad essere necessario farci ascoltare per ottenere la loro libertà.
Grazie per la comprensione.
Grazie per la capacità di saper ascoltare.
Libertà!
Democrazia
Giustizia!
Per il CCRI-CG-EZLN
Comandante Zebedeo
Dall'UNAM, 21 marzo 2001
(traduzione del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)