PAROLA DEL COMANDANTE TACHO UNIVERSITÀ AUTONOMA DEL MESSICO (UNAM)
Fratelli e sorelle, giovani studenti uomini e donne, professori e professoresse
Fratelli lavoratori e lavoratrici
L'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale vi saluta fratelli ed oggi vi parla.
Tutti e tutte occupiamo un posto nella storia del nostro Messico, tutti e tutte abbiamo il diritto di esigere di essere tenuti in considerazione, che le leggi del nostro paese garantiscano il godimento dei nostri diritti collettivi ed individuali, questi diritti devono essere garantiti sempre affinché in Messico non continuiamo ad essere esclusi, noi che siamo la maggioranza dei messicani, come fino ad oggi, vogliamo dirvi che insieme possiamo pretendere ed ottenere il riconoscimento reale dei nostri diritti, come popoli originari di queste terre, perché fino ad ora non c'è mai stato riconosciuto il nostro modo di organizzarci, secondo le nostre conoscenze, perché tutti e tutte abbiamo la capacità di organizzarci, di dirigerci, di programmare e guidare la lotta del popolo. Ne abbiamo la capacità e lo abbiamo dimostrato. Per tutto questo e per tutti e tutte le messicane, noi ci uniamo per lottare insieme. È urgente, è indispensabile unirsi per lottare. È nostro obbligo, è nostro dovere affinché tutti insieme possiamo gestire la vita ed il destino di un Messico più giusto e più umano.
Fratello, professore, professoressa, studente e studentessa, lavoratore e lavoratrice, è nostro compito quotidiano unirci uno con l'altro, affinché tutti insieme, compresi i nostri dubbi e tutto, siamo la speranza, il desidero di vivere il sogno di tutti i messicani. Costruire un nuovo paese, insieme con altri fratelli, altre sorelle, insegnanti, studenti, operai, elettricisti, cittadini, autisti, medici, lesbiche, disoccupati, omosessuali, religiosi onesti, artisti, venditori ambulanti, casalinghe, madri sole, bambini e bambine di strada, invalidi, pensionati, ragazzi e ragazze, campesinos, indigeni, stagionali, emigranti, impiegati, piccoli proprietari, piccoli e medi commercianti, poliziotti e poliziotte, soldati e soldatesse, tutti noi che siamo il popolo del Messico: il pilota di aereo, i marinai e quelli dei sottomarini, i lavoratori del campo e della città, abbiamo il dovere di unirci per lottare e costruire con tutto il popolo del Messico, un nuovo modo di fare politica, in cui tutti siano inclusi, ed il popolo ha il potere di fare in modo che quelli che comandano, comandino obbedendo nel rispetto di quello che siamo.
L'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale lancia un appello ad unirci e ne abbiamo la possibilità, le capacità, lo abbiamo già dimostrato, abbiamo la ragione dalla nostra parte, vinceremo. Le nostre giuste richieste sono legittime per tutto il popolo del Messico. Sono richieste irrinunciabili perché significano vita e speranza. Il loro contrario significa morte eterna.
Per questo facciamo un appello affinché siamo uniti contro il mega-progetto degli interessi economici di pochi che scavalcano gli interessi di milioni di messicani.
Fratelli e sorelle non fatevi ingannare, non smettete di lottare, Noi zapatisti, i senza volto e senza nome non ci arrenderemo mai. È il nostro ordine. Quello del nostro concittadino Generale Vicente Guerrero: di vivere per la patria o morire per la libertà!
Grazie.
Per il Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno
Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
Comandante Insurgente Tacho
Aguascalientes "Specchio d'acqua"
Città Universitaria, UNAM
21 marzo 2001
(traduzione del Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo)